Molto più di un profumatore d’ambiente: la Carta d’Armenia (Greenme.it 16.02.17)

Amanti degli incensi e delle atmosfere un po’ mistiche, quella di cui vi parlo oggi è una validissima ed ecologica alternativa al più comune bastoncino, che spesso brucia sprigionando non si sa bene cosa.
Parliamo della Carta d’Armenia o Papier d’Arménie: una carta aromatica officinale dalle numerose proprietà e dalle origini antiche, apprezzata per i suoi fumi balsamici.
Questa carta cosiddetta medicinale nasce nel XIX° secolo grazie al medico francese Auguste Ponsot, che dopo un viaggio in Armenia rimase così colpito dal profumo con cui gli abitanti purificavano le loro abitazioni, ottenuto bruciando una resina balsamica naturale: il Benzoino, che tentò di riproporlo in Europa e vi riuscì, dopo numerosi tentativi, con l’aiuto del farmacista Henri Rivier.

Quest’ultimo solubilizzò tale resina nell’ alcool e produsse una tintura di Benzoino nella quale intinse della cellulosa.

La preziosità della Carta d’Armenia viene soprattutto dalla presenza del Benzoino, dalle proprietà tonificanti, balsamiche e antiossidanti, molto utile contro il raffreddore perchè ottimo espettorante e fluidificante del catarro, in caso di mal di gola, influenza, sinusite, tosse e bronchite.
I suoi fumi balsamici rilassano e distendono in caso di ansia, allontanando cattivi pensieri e negatività.

Ma vediamo come si realizza una Carta d’Armenia.
La resina di Benzoino è ricavata dal Sitrax benzoin: un albero che cresce nelle foreste del Sud-Est asiatico, in particolare nelle zone a clima tropicale come Laos, Vietnam, Cambogia, Cina, Tailandia.

Quando raggiunge un diametro di circa 15 cm, alcune tacche vengono realizzate nella corteccia grigia in modo che la resina possa fluire e sei mesi più tardi essere raccolta.

Il rituale di produzione è lungo e tutto manuale: la resina viene disciolta in alcool per due mesi. Poi vengono aggiunte delle essenze. La miscela risultante viene usata per impregnare uno speciale tipo di carta assorbente. Dopo l’ ammollo è il momento dell’essiccazione e dopo sei mesi i fogli vengono tagliati e assemblati in un blocchetto.

La carta aromatica è un prodotto ecologico, privo di sostanze inquinanti, la cui carta è certificata dal FSC, un’organizzazione internazionale indipendente, che agisce per la gestione responsabile delle foreste in tutto il mondo.

Oggi può essere utilizzata per sfruttarne le proprietà balsamiche e purificanti, per eliminare gli odori persistenti in casa come fumo di sigarette, fritture o animali, oppure come ottimo profumatore per i cassetti dell’armadio.

In passato era un rimedio efficace per la sanificazione di ambienti a rischio come ospedali o luoghi affollati come collegi, tende da campo…

Come si usa?

Si preleva una cartina, si piega a fisarmonica, si accende un lembo e vi si soffia subito sopra per spegnerlo e per dare vita al fumo, quindi si tratta di una combustione senza fiamma.

Si lascia su di un piattino facendo in modo che sprigioni la sua essenza e profumi l’ambiente.

Esiste anche la versione italiana e si chiama Carta Aromatica d’Eritrea.

E’ stata creata nel 1927 dal Dott.Vittoriano Casanova, farmacista di Piacenza, che dopo un viaggio in Eritrea e in Somalia venne a conoscenza dell’uso di resine ed essenze naturali per profumare e purificare i palazzi.
Dopo oltre tre anni di ricerca realizzò La Carta Aromatica d’ Eritrea che da allora viene realizzata con la stessa formulazione: muschi e resine di origine Africana ed Asiatica, che vengono polverizzate a mano nel mortaio e lasciate per settimane in infusione in alcool puro, poi unite a un mix di oltre 30 oli essenziali
Con questa miscela viene imbevuta la carta composta da cellulosa pura e dopo l’asciugatura viene tagliata per realizzare i classici libretti.

E allora, soprattutto in questo periodo di malanni… Buon respiro a tutti!

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