Nazioni (dis)Unite nella vergogna. Poi non lamentiamoci se nel mondo ci sono le guerre (Korazym 19.03.22)

Il regime dell’Azerbajgian ha organizzato lo scorso 18 marzo un evento a Sushi, città armena della Repubblica di Artsakh occupata dall’esercito azero, per celebrare il trentesimo anniversario dell’adesione del Paese alle Nazioni Unite, ricorrenza che peraltro ricadeva il 2 marzo. A tale iniziativa ha partecipato anche una delegazione della sede delle Nazioni Unite a Baku e il vessillo dell’ONU è sventolato a fianco di quello azero.

L’adesione dei funzionari locali delle Nazioni Unite è molto grave; perché Shushi è città martire, divenuta il simbolo della conquista azera al termine di una guerra che l’Azerbajgian ha scatenato in piena pandemia, nonostante le raccomandazioni del Segretario Generale ad evitare l’inasprimento dei conflitti in epoca di Covid-19. A decine furono i cadaveri dei soldati raccolti nei pressi delle antiche mura dopo la tregua del 9 novembre.
La delegazione ONU che ha partecipato all’evento ha di fatto consacrato la guerra di conquista del dittatore Aliyev, ha dimenticato l’orrore di 44 giorni di battaglie e di bombardamenti, ha dimenticato le migliaia di vittime civili e militari che l’avventura bellica di Aliyev ha provocato.
Proprio mentre assistiamo sgomenti a quanto sta accadendo in Ucraina, ecco che le Nazioni Unite celebrano le conquiste del dittatore azero. E per arrivare all’evento, la pattuglia di eroici delegati si è fatta portare in aereo fino a Varanda (Fuzuli) con un velivolo che la compagnia aerea aveva ribattezzato con il nome azero di Stepanakert: come dire che le conquiste di Aliyev non si fermeranno alla rocca di Shushi.
Dove era l’ONU quando i 150.000 Armeni dell’Artsakh/Nagorno-Karabakh) imploravano aiuto e assistenza contro le bombe del dittatore azero? Perché il Consiglio di sicurezza dell’ONU non adottò alcuna risoluzione per fermare la guerra di Aliyev e i mercenari tagliagole jihadisti da lui assoldati?
La partecipazione di questi funzionari delle Nazioni Unite (ancorché rappresentanti locali dell’istituzione) rappresenta una delle pagine più vergognose della storia dell’ONU, oppure è il frutto di una scelta non ponderata che di fatto ha, ancora una volta, dato ragione al prepotente di turno.

Poi non lamentiamoci se nel mondo ci sono le guerre.

Questo articolo è stato pubblicato oggi su Karabakh.it [QUI].

Il Coordinatore residente delle Nazioni Unite convocato al Ministero degli Esteri armeno per l’evento di Shushi

Il Coordinatore residente ad interim delle Nazioni Unite in Armenia Lila Pieters Yahia è stata convocata oggi al Ministero degli Affari Esteri armeno ed è stato informato che la Repubblica di Armenia condanna fermamente il coinvolgimento dell’Ufficio delle Nazioni Unite in Azerbajgian nell’evento del 18 marzo a Shushi e gli è stato consegnato un nota di protesta. Il Ministero degli Affari Esteri ha chiesto alle Nazioni Unite di adottare misure per ripristinare la posizione neutrale delle Nazioni Unite nel contesto del conflitto del Nagorno-Karabakh.