Nella Terra del Terrore – il nuovo libro della LB Edizioni sul genocidio Armeno (Pugliain.net 15.04.16)

Un racconto inchiesta, un giornalismo d’altri tempi attento a cogliere non soltanto gli aspetti della cronaca nuda e cruda, ma anche le diverse sfumature sociologiche, fenomenologiche e storiche. Un libro che ha quasi un secolo di vita (è stato pubblicato in Francia nel 1917) ma che conserva intatta la sua straordinaria attualità in un momento, come quello attuale, dove i conflitti, anche a due passi da casa nostra, non sono meno pericolosi e crudeli, anche se per fortuna meno cruenti. E se oggi è difficile immaginare un genocidio della portata di quello subito dagli Armeni, non siamo certamente immuni dai pericoli della sopraffazione dell’uomo sull’uomo.locandina-barby

Un libro firmato dal grande giornalista Henry Barby, sul genocidio degli Armeni (riconosciuto ufficialmente in Italia con una risoluzione del Parlamento del 16 novembre del 200o), stampato in Italia nel 1934 per i tipi di “Mediolanum” con il titolo “Il martirio di un popolo”, un racconto-inchiesta sul Genocidio degli Armeni scritto dal giornalista francese Henry Barby. Il testo, riedito oggi da LB Edizioni con il Patrocinio della Repubblica di Armenia in Italia e curato dal dott. Carlo Coppola, verrà presentato sabato 16 aprile alle ore 18.00 presso “Casa Niccolò Piccinni” di Bari (p.zza Mercantile). All’incontro, moderato da Luigi Bramato (LB Edizioni), interverranno in qualità di relatori: Kegham J. Boloyan (Università del Salento), Rupen Timurian, Carlo Coppola e Cosma Cafueri (Centro Studi H. Nazariantz).

Si tratta dell’ultimo lavoro della casa editrice LB Edizioni dedicato al Genocidio degli Armeni. Un lavoro su un genocidio, di fatto, dimenticato e di cui restano poche tracce nella storia, e forse ancor meno nella letteratura.

A Luigi Bramato abbiamo chiesto per quale motivo rieditare un libro del genere?

“Perchè ho sempre nutrito – dice Bramato – un profondo rispetto per i “vinti” della Storia. E perchè trovo che lo scritto di Henry Barby, cronista francese, sia un modello straordinario e lucidissimo di inchiesta giornalistica. Il passato, al solito, non smette di sorprendermi e affascinarmi. Più del presente… ne parleremo insieme sabato pomeriggio a Casa Piccinni, a Bari”.

“Ne 1915 – spiega il curatore Carlo Coppola – l’Impero Ottomano cercò di eliminare dalla faccia della terra il popolo armeno, un popolo fiero e primo ad adottare il Cristianesimo come religione nazionale. Il Genocidio perpetrato dai Turchi, con il supporto della Germania del Kaiser, fu descritto da Henry Barby che fu uno dei primi giornalisti europei a visitare le regioni martoriate. Oggi un nuovo Genocidio è preparato dalla Turchia di Erdogan, il quale ha annunciato di voler completare il lavoro iniziato nel 1915. Le modalità, le trappole, i tranelli sono sempre gli stessi. Questo libro, riedito dalla LB Edizioni, svela quei fatti con la medesima forza della verità con cui accaddero”.

Nella immagine civili armeni in marcia verso il campo di prigionia di Mezireh, sorvegliati da soldati turchi armati

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“Nella terra del terrore” Il martirio dell’Armenia (Affariitaliani 15.04.16)

Il 24 aprile si ricorda Medz Yeghern (il Grande Male), nome con cui gli armeni chiamano lo sterminio subito, per mano dei turchi, all’inizio del secolo scorso, che coinvolse centinaia di migliaia di persone e che è stato riconosciuto dagli storici come il primo grande genocidio del Novecento. Quest’anno sarà celebrato il 101^ anniversario.

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Nel 1934 veniva stampato in Italia “Il martirio di un popolo”, il racconto-inchiesta sul Genocidio degli Armeni scritto dal giornalista francese Henry Barby e pubblicato per la prima volta in Francia nel 1917. Il testo, riedito oggi da LB Edizioni con il Patrocinio della Repubblica di Armenia in Italia e curato da Carlo Coppola, verrà presentato sabato 16 aprile alle ore 18.00 presso “Casa Niccolò Piccinni” di Bari (piazza Mercantile). All’incontro, moderato da Luigi Bramato (LB Edizioni), interverranno in qualità di relatori: Kegham J. Boloyan (Università del Salento), Rupen Timurian, Carlo Coppola e Cosma Cafueri (Centro Studi H. Nazariantz).

“Ne 1915 - dichiara Carlo Coppola - l'Impero Ottomano cercò di eliminare dalla faccia della terra il popolo armeno, un popolo fiero e primo ad adottare il Cristianesimo come religione nazionale. Il Genocidio perpetrato dai Turchi, con il supporto della Germania del Kaiser, fu descritto da Henry Barby che fu uno dei primi giornalisti europei a visitare le regioni martoriate. Oggi un nuovo Genocidio è preparato dalla Turchia di Erdogan, il quale ha annunciato di voler completare il lavoro iniziato nel 1915. Le modalità, le trappole, i tranelli sono sempre gli stessi. Questo libro, riedito dalla LB Edizioni, svela quei fatti con la medesima forza della verità con cui accaddero”.

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