Roza, l’armena di Palermo allo stadio per la sua nazionale (Repubblica. palermo 18.11.19)

Il suo campione non sarà in campo, ma il suo tifo sarà ancora più forte per sostenere la squadra in «una partita tutta da giocare». Roza Safaryan, 25 anni, è una dei pochi cittadini armeni che vivono a Palermo, sono appena una ventina in tutta la provincia, e domani sarà allo stadio Barbera con addosso la maglia rossa e la bandiera del suo Paese.

«So che Mkhitaryan non giocherà a causa di un infortunio – dice Safaryan – è davvero una grande tristezza, e sarà di certo più dura resistere in campo per il nostro team, ma anche gli altri giocatori sono bravi, sono forti, sarà una partita molto interessante da seguire».

La maglia e la bandiera le ha comprate già ad agosto quando è tornata in vacanza in Armenia.
«Appena ho saputo della partita della nazionale a Palermo – dice la ragazza – ho subito comprato la maglia e la bandiera, mi sono sentita una privilegiata al pensiero che io, a differenza della mia famiglia e di tanti altri amici, sarei potuta essere allo stadio a vedere giocare la mia squadra in una partita così importante. La mia famiglia non vede l’ora di vedermi in tv, penso sarò l’unica a sventolare la bandiera dell’Armenia».
Roza Safaryan è a Palermo da un anno per studiare Commercio internazionale all’università. Il suo obiettivo è conseguire il diploma di laurea magistrale in un corso di laurea, quello di Relazioni internazionali, completamente in lingua inglese che lei parla correntemente. «All’inizio è stato difficile – racconta – nessuno parlava inglese in città e anche avere una semplice informazione era un’impresa. Adesso le cose vanno molto meglio. Ho scelto Palermo perché in occasione dell’Erasmus in Bulgaria ho conosciuto degli studenti palermitani molto simpatici con cui sono rimasta in contatto. Così quando ho deciso di continuare i miei studi in Europa, non ho avuto dubbi, e ho scelto questa bellissima città».

Allo stadio “Barbera” è stata già una volta, per Palermo-Ascoli, ma questa volta l’occasione è davvero più importante. «Come la prima volta – dice la ragazza – andrò allo stadio con i miei amici palermitani. Loro tiferanno per l’Italia e io per l’Armenia. Loro sono super tifosi del Palermo e vanno sempre allo stadio, ma sono certa che saranno degli ottimi compagni di partita anche se io tifo per la squadra avversaria».

Anche se Mkhitaryan non ci sarà, perché da 40 giorni è fermo a causa di un infortunio, per lei sarà in ogni caso un “esempio” per gli altri giocatori della nazionale armena in campo.
«Lui è il più famoso giocatore armeno – dice con entusiasmo Safaryan – grazie a lui l’Armenia è stata conosciuta in tutta l’Europa, questo significa tantissimo per noi armeni. La sua carriera calcistica significa molto di più per il nostro Paese, è un percorso diverso da quello degli altri grandi calciatori perché per noi si porta dietro questo significato. È seguitissimo, così ogni persona che arriva a lui attraverso il calcio, arriva anche a scoprire il nostro Paese. È un grande orgoglio».

Roza Safaryan sarà al “Barbera” anche per tutti i tifosi armeni che non potranno esserci. «Non so quanti alla fine potranno arrivare dal mio Paese – dice la tifosa – Ci sono grosse difficoltà economiche e sono davvero fortunata a essere già a Palermo e a potere vedere la partita. Farò il tifo anche per tutti quelli che non potranno essere allo stadio, e sono certa che anche da parte di miei amici palermitani ci sarà grande solidarietà».
Nello studentato dell’Ersu dove vive ha cercato di coinvolgere altri studenti stranieri. «Ho cercato di portare dalla mia parte tutti quelli che non sono italiani – racconta sorridendo Safaryan – E alcuni hanno comprato i biglietti per venire con me alla partita. Comunque vada sarà un’esperienza indimenticabile. Sono pronta. Il mio cuore è per l’Armenia».

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