Srebrenica: per non dimenticare prima bisogna conoscere (Wakeupnews 11.07.15)

Quando si parla del genocidio avvenuto a Srebrenica esattamente venti anni fa sarebbe bello poter dire la frase, un po’ retorica, che si utilizza quasi sempre quando si celebra un anniversario di un evento tragico: “Per non dimenticare”. Ma per dimenticare, prima, bisognerebbe conoscere. Dimenticare quello che è successo a Srebrenica è quindi impossibile perché quasi nessuno sa cosa accadde.

Il secondo dramma che si unisce al primo è proprio il fatto che la generazione degli attuali giovani adulti nati pochi anni prima del massacro di Srebrenica non sanno nulla di quei 8.372 musulmani bosniaci trucidati dalle truppe serbo-bosniache di Ratko Mladic. Non è colpa di nessuno in particolare, a scuola si arriva a malapena a parlare della guerra fredda, pensare di trattare quanto accaduto a Srebrenica è quindi impossibile. Ma considerando che si parla tanto, per motivi diversi, della scuola e dell’Europa, sarebbe stato bello se Renzi e il ministro Giannini avessero inserito nel ddl Buona Scuola un articolo per introdurre l’insegnamento della storia d’Europa. Ecco, insegnare ai bambini le radici del loro continente e, quindi, anche cosa è successo a Srebrenica, sarebbe veramente un grosso passo avanti per la tanto proclamata integrazione europea. Continua