Terra Santa, le Chiese di Gerusalemme si incontrano per gli auguri di Pasqua (Vaticaninsider 13.04.18)

La Pasqua riunisce tutte le Chiese di Gerusalemme. I leader delle diverse confessioni cristiane, come tradizione, si sono incontrati nei giorni scorsi per scambiarsi reciprocamente gli auguri e condividere un momento di fraternità. Le visite – riferisce il sito della Custodia di Terra Santa – si sono svolte in due appuntamenti diversi: nella settimana che ha seguito la Pasqua cattolica e in quella che ha seguito la Pasqua ortodossa.

ll 10 aprile, nella sede del Patriarcato greco-ortodosso, si sono ritrovati i capi delle Chiese cristiane di Gerusalemme: oltre all’amministratore apostolico del Patriarcato Latino, Pierbattista Pizzaballa, anche i membri delle comunità copta, siriaca, etiope, protestante, evangelica.

I frati francescani della Custodia di Terra Santa, per ragioni di Status quo, hanno la possibilità, insieme a greco-ortodossi e armeni, di recarsi a far visita singolarmente ad ogni patriarcato. Dopo aver ricevuto il 3 marzo alcuni rappresentanti delle Chiese di Gerusalemme, sono stati loro stessi a muoversi in processione dal convento di San Salvatore per porgere gli auguri di Pasqua. Sempre il 10 aprile i francescani si sono recati dai greco-ortodossi al mattino e dai copti e siriaci nel pomeriggio. L’11 aprile, invece, è stata la volta degli armeni e degli etiopi. Gli incontri, dopo i discorsi pubblici, sono stati caratterizzati da momenti di scambio e di dialogo spontaneo per aggiornarsi delle ultime novità, accompagnati da caffè e cioccolatini.

In assenza di padre Francesco Patton, in visita canonica a Cipro, ha pronunciato i diversi discorsi il vicario della Custodia, fr. Dobromir Jasztal, il quale ha parlato del messaggio della Pasqua e ha messo in luce alcune delle collaborazioni comuni avviate nell’ultimo anno. Ad esempio quella con i greco-ortodossi per i lavori di restauro al Santo Sepolcro: «Nonostante le difficili circostanze della presenza cristiana in questa Terra, il potere della Resurrezione ci riunisce», ha detto Jasztal.

Che, visitando successivamente il Patriarcato Siriaco, ha rivolto un pensiero ai «nostri fratelli e sorelle che soffrono in Siria e in altri Paesi». Mentre al Patriarcato armeno, dove l’accoglienza ai francescani è stata calorosa, ha espresso la gratitudine per le relazioni di vera fraternità che si vivono nei Luoghi Santi. Da parte sua, il patriarca armeno Nourhan Manougian, ricordando l’800esimo anniversario della presenza dei francescani in Terra Santa, recentemente celebrato, ha sottolineato quanto importante sia stato il contributo dato in questi secoli per la comunità locale. Grande cordialità e fratellanza, infine, anche nell’incontro tra i francescani e il patriarca etiope Aba Embakob, l’ultimo nell’agenda del dopo Pasqua.

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