TREVISO – dal 5 aprile al 10 maggio – Rassegna: “Garun – La Primavera” – 110 anniversario Genocidio Armeno
Dal 5 aprile al 10 maggio il capoluogo della Marca ospiterà una mostra, uno spettacolo teatrale e un concerto d’eccezione in occasione del 110imo anniversario del genocidio del popolo armeno. La presentazione della rassegna a Ca’ Sugana

La presentazione dell’evento a Ca’ Sugana
Dal 5 aprile al 10 maggio 2025, Treviso ospiterà la rassegna culturale “Garun – La Primavera” per commemorare il 110imo anniversario del genocidio armeno con tre eventi unici: una mostra d’arte, uno spettacolo teatrale e un concerto. Il progetto è di Gayane Sahakyan, organizzato da nusica.org con il contributo e il patrocinio del Comune di Treviso e di Fondazione Mazzotti, con il supporto di Jane Demirchian, Ziper, Antikyan Gallery, Casa Armenia e Attori per Caso.

Mostra
Dal 5 aprile al 4 maggio Casa Robegan ospiterà la mostra “Primavera di Luce” che celebra la luce come simbolo di rinascita attraverso le opere di artisti come Henry Elibekyan, Francesco Stefanini, Francesco De Florio e Max Solinas. L’inaugurazione alle ore 18 vedrà tra i presenti un ospite speciali come Baykar Sivazliyan, presidente dell’Unione degli Armeni d’Italia. “Diventa un raggio di luce, la luce nell’oscurità. In tal caso potresti perfino diventare un faro per qualcuno” le parole di Alessandro Poliarni attorno alle quali sono stati scelti gli artisti italiani Francesco Stefanini, Francesco De Florio e Max Solinas, e il pittore armeno Henry Elibekyan. Saranno le loro opere, attraverso il linguaggio dell’arte, a indicare il cammino che porta verso la luce e la rinascita. Così come la primavera della luce è una rinascita, un’espansione, un’apertura, così è stato per il popolo armeno dopo il genocidio del 1915. Per la generazione sopravvissuta al genocidio, è stato fondamentale preservare il proprio patrimonio culturale, la lingua madre, il diritto di esistere, trasformare il dolore in energia vitale, per far fiorire una nuova esistenza. Una nuova primavera. 110 anni dopo, a Treviso, si può parlare del passato attraverso l’arte, senza confini, pregiudizi, lingue o nazionalità. Per gli artisti, la partecipazione all’esposizione diventa un’occasione di ricerca ed espressione di sé come “particella” separata, ma allo stesso tempo congiunta nel risveglio della rinascita. Grazie alla collaborazione con la casa editrice Leonida Edizioni e l’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia, durante il periodo di apertura della mostra saranno disponibili tre volumi del grande poeta armeno Yeghishe Charents, pubblicati per la prima volta in italiano dalla casa editrice in occasione del 125esimo anniversario dalla sua nascita. La mostra sarà aperta al pubblico dal venerdì alla domenica, il venerdì dalle 15 alle 19. sabato e domenica dalle 10 alle 18. Chiusura straordinaria: 20 aprile. Aperture straordinarie: 21 aprile (ore 10-18) e 1 maggio (10-18). Ogni giovedì, su prenotazione, si potranno incontrare gli artisti.
Teatro
Il 24 aprile, ore 20.30, all’auditorium di Santa Caterina di Treviso, andrà invece in scena Le Allodole nel Deserto, a cura di Associazione Attori per Caso, per la regia di Patrizia Marcato. Tratto dal romanzo La Masseria delle Allodole di Antonia Arslan, lo spettacolo mette in luce, attraverso le esperienze delle donne armene, la resilienza, il sacrificio e la forza dello spirito umano. L’associazione Culturale Attori per Caso, in occasione del centodecimo anniversario del genocidio armeno, ha deciso di affrontare il tema del primo eccidio del Novecento, attraverso una rivisitazione al femminile di uno dei romanzi più intensi degli ultimi anni, La Masseria delle Allodole, pubblicato dalla padovana Antonia Arslan nel 2004, diventato un film grazie ai fratelli Taviani nel 2007. Arslan è stata professoressa di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova, ha scritto saggi sulla narrativa popolare e sulle scrittrici italiane dopo l’Unità e ha tradotto II canto del pane e Mari di grano del poeta armeno Daniel Varuja. Teatro, danza, immagini, canto e musica dal vivo si alternano nella narrazione, mentre la musica originale suonata durante lo spettacolo è firmata dal compositore Avedis Nazarian, esperto di didattica musicale e docente che ha partecipato e si è fatto promotore di simposi sulla musica contemporanea armena, in Armenia e in Francia. Ingresso gratuito, prenotazioni all’indirizzo mail: staff@nusica.org o al numero di telefono +39 3274610693
Concerto
In chiusura, il 10 maggio ore 21 all’auditorium di Santa Caterina a Treviso, si terrà il concerto di musica armena del Lusine Grigoryan Trio, capitanato dalla pianista Lusine Grigoryan e completato da Norayr Gapoyan, duduk, e Vladimir Papikyan, santur e voce. L’ensemble eseguirà gli arrangiamenti di Levon Eskenian sulla musica di Gurdjieff, Komitas, Sayat Nova e Ashugh Jivani fondendo tradizioni popolari armene con interpretazioni classiche. Sia Gapoyan che Papikyan sono membri del Gurdjieff Ensemble, celebrato per le loro suggestive performance di opere musicali armene e ispirate a Gurdjieff, filosofo, scrittore, mistico, musicista e maestro di danze armeno. Lusine Grigoryan, una delle pianiste più importanti dell’Armenia, con una serie di album registrati dalla ECM Records, si è esibita sui palcoscenici di tutta Europa, America, Medio Oriente e Australia. Come solista ha suonato in prestigiosi festival e sale da concerto quali l’Holland Festival di Amsterdam, il Bozar in Belgio, la sala Gulbenkian in Portogallo, il Nostalgia Festival in Polonia e il Canberra International Music Festival in Australia. Prima del concerto, degustazione di vini armeni offerti da Casa Armenia, luogo d’incontro per la cultura, il cibo, i vini e i distillati armeni in Italia. Biglietti: 14 euro intero online, 15 euro comprato in loco. Ridotto Under 18, persone con disabilità e Over 70 a 10 euro.