Turchia. E’ legge l’immunità all’Esercito (Nena, 25.06.16)

Il parlamento ha passato la proposta che salva militari e membri dei servizi segreti dai processi per abusi contro i civili. Tutto coperto dalla volatile etichetta del “controterrorismo”

Roma, 25 giugno 2016, Nena News – L’immunità ai soldati è legge: la proposta presentata all’inizio di giugno dal Ministero della Difesa è stata approvata ieri dal parlamento turco. Garantisce ai militari impegnati “in operazioni di controterrorismo” una copertura legale nel caso di abusi e crimini commessi durante le azioni sul campo.

L’espressione “controterrorismo” può avere significati ampi, che la politica può arricchire a seconda delle esigenze. Di certo dentro ci finisce la campagna militare in corso a sud est, contro il Pkk, ma soprattutto contro la popolazione civile.Sebbene pochi giorni fa il premier Yildirim parlasse di operazione conclusa, così non è: gli scontri terrestri continuano, come aumentano i villaggi sotto coprifuoco e i raid aerei contro presunte postazioni kurde.

Ora i soldati che commetterranno abusi – le comunità kurde ne hanno pronta una lunga lista: edifici residenziali assediati, utilizzo di armi chimiche, omicidi di civili (oltre 600 quelli accertati), raid indiscriminati in aree residenziali – non subiranno conseguenze. I poteri dell’esercito, così come quelli dei servizi segreti, si ampliano a dismisura. E con loro quelli del presidente Erdogan che sulle forze armate mantiene il controllo: secondo la nuova normativa, spetterà al governo – in particolare il primo ministro – dare il permesso per giudicare soldati sospettati di abusi. Ma anche civili impegnati in attività di controterrorismo, come i funzionari dei servizi segreti.

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