Un ospite speciale della classe 1943 a Sommacampagna (Larena 06.05.18)

Un ospite speciale, venuto dall’Armenia, siederà alla tavola della classe 1943 di Sommacampagna che martedì festeggerà i 75 anni di vita, iniziando alle 17.30 con un concerto di campane tenuto da alcuni «amici della classe». Seguirà la messa celebrata, nella parrocchiale del paese, da monsignor Boghos Levon Zekiyan, arcivescovo armeno di Istanbul, anch’egli nato nel 1943 e amico di famiglia di Luisa Albrigo Benedetti tra gli organizzatori della giornata. La festa si chiuderà alla tenuta Canova di Sacro Cuore di Lazise alle 19, con la visita delle cantine Masi e la cena. Ospite d’onore sarà appunto Zekiyan nominato nel 2014 da Papa Francesco amministratore apostolico dell’Arcieparchia di Istanbul degli armeni. È anche presidente della Conferenza episcopale di Turchia. Nato a Istanbul il 21 ottobre 1943, a 12 anni è entrato nel seminario minore della congregazione armena mechitarista a Venezia. Dal 1993 incardinato nel Patriarcato di Venezia, ha curato spiritualmente la piccola diaspora armena e la fraternità dei Santi Nicola e Sergio sempre nella città lagunare impegnandosi in campo ecumenico, soprattutto nei rapporti con la chiesa armeno-apostolica. Impegnato sui temi del dialogo tra le religioni e sulle categorie fondamentali della convivenza sociale, quali il rispetto per l’uomo, la democrazia, la libertà e la laicità, ha insegnato all’Università Ca’ Foscari di Venezia dal 1980 fino al 2011, occupandosi della cultura armena in tutti i suoi aspetti dalla storia alla letteratura, dalla filologia alla teologia e spiritualità. È accademico delle scienze della Repubblica di Armenia e consultore della congregazione per le chiese orientali. Monsignor Levon è già stato in precedenza a Verona: l’anno scorso ha partecipato a un incontro alla Società letteraria ed è stato presente al Festival biblico in Gran Guardia nel 2016. Nel maggio 2015 era, infine, alla messa pontificale a San Zeno. A Sommacampagna, martedì, sarà accolto anche dal sindaco Graziella Manzato e dal parroco don Tarcisio Soldà.

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