REGGIO EMILIA – 26 settembre 2015 – “Il Massacro negli armeni” nella sinagoga di Reggio Emilia

 

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MILANO – 20 settembre 2015 – Festa Nazionale dell’indipendenza

HAY DUN
CASA ARMENA
Domenica 20 settembre 2015 h. 18.00

In occasione della Festa Nazionale dell’Indipendenza
Ricevimento Consolare e Apertura stagione culturale di Casa Armena – Hay Dun
oltre il Console onorario Pietro Kuciukian interviene la scrittrice Antonia Arslan
intermezzo musicale della pianista Ani Martirosyan
segue brindisi

LIDO DI VENEZIA – 18 settembre 2015 – La Scoperta dell’Arca di Noe’

VENERDI 18 SETTEMBRE – ORE 21
PRESSO IL TENDONE DELLA PARROCCHIA SME LIDO
ARARAT – LA MONTAGNA MISTERIOSA

Locandina

MILANO – 13 settembre 2015 – Voci dello Spirito

Voci dello Spirito

Il Suono nelle comunità religiose di Milano
Tradizione cristiano armena

Coro della Chiesa Armena dei Santi Quaranta Martiri accompagnato al pianoforte da Ani Martirosyan

Syuzanna Hakobyan,
Ani Balian, mezzosoprano

NUR Project

Rosy Anoush Svazlian, voce
Andrea Manzoni, pianoforte

La tradizione del canto liturgico armeno è antica quanto la Chiesa Armena stessa, fondata all’inizio del IV secolo. Essa si basa sul sistema modale degli ochtoechoi e su inconfondibili melodie-tipo. Nel corso dei secoli la cultura armena, nella sua peculiarità, si è avvicinata all’Occidente facendo da ponte con l’Oriente. A cento anni dal genocidio del 1915, questo concerto ci guiderà dalla tradizione all’innovazione e all’impulso creativo nato nella diaspora.

In memoria del genocidio armeno del 1915

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ROMA – 05 settembre 2015 – L’Orchestra Filarmonica della Scala per l’Armenia

Comunicato stampa
L’Orchestra Filarmonica della Scala per l’Armenia
Filarmonica della Scala
Daniel Harding direttore
Alessandro Taverna pianoforte
1915 – 2015 Centennial of the Armenian Genocide
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In occasione del centenario del Genocidio armeno, sabato 5 settembre l’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Daniel Harding sarà ospite dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma (Sala Sinopoli – ore 21.00) con un concerto speciale.
Un evento straordinario che rientra in un progetto di più ampio respiro dal titolo “With you Armenia” partito da Gerusalemme lo scorso marzo dove ha riscosso notevole successo. Oltre Roma, l’iniziativa include altre tappe molto importanti tra cui la Carnagie Hall di New York con Evgeny Kissin e Krzysztof Penderecki, a Londra con la Royal Philharmonic Orchestra e Pinchas Zukerman, a Bruxelles l’Orchestra Nazionale Belga e ultima prestigiosa tappa a Vienna al Musikverein. Finalità del progetto è proprio quella di sensibilizzare sul tema del genocidio armeno attraverso musicisti di fama mondiale, le cui parole attirano l’attenzione di milioni di persone e dei mass media.
Portavoce di questo gesto di sensibilizzazione per l’Italia è l’Orchestra Filarmonica della Scala con il pianoforte solista di Alessandro Taverna e sotto la direzione uno dei più interessanti giovani direttori del panorama internazionale, Daniel Harding. L’evento, al quale presenzierà il Ministro della Cultura della Repubblica d’Armenia Sig.ra Hasmik Poghosyan, è organizzato con la collaborazione di Emilia Romagna Festival e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Harding dirigerà il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra di Ludwig Van Beethoven nell’esecuzione di Alessandro Taverna giovane e già affermato pianista veneto, indicato dalla critica musicale internazionale “il successore naturale del suo grande connazionale Arturo Benedetti Michelangeli”. Eseguito con Beethoven al pianoforte il 5 aprile 1803 a Vienna (direttore J. von Seyfried), il Concerto n.3 in do minore op. 37 viene pubblicato l’anno dopo, incontrando un successo che ne ha fatto per tutto l’Ottocento il concerto pianistico beethoveniano più eseguito.
Completano il programma la Sinfonia n. 8 di Antonín Dvořák considerata, assieme alla Sinfonia n. 7 in Re minore e alla più nota Sinfonia n. 9 in Mi minore, il picco degli scritti sinfonici del compositore boemo e tra le sinfonie meglio riuscite del XIX secolo; e “Waltz” di Aram Khachaturian, compositore russo di origine armena, conosciuto dal grande pubblico soprattutto per la “Danza delle spade”, ma autore anche di vari brani classici utilizzati talvolta nelle colonne sonore di alcuni film per la loro comunicativa immediata e passionale. Accordi fragorosi al limite della dissonanza e tocchi più lievi si susseguono in questo pezzo, primo di cinque movimenti della Masquerade Suite composta da Khachaturian per alcune musiche di scena.

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ASSISI – fino al 27 ottobre 2015 – Mostra fotografica di Garen Kokciyan: “Gli Armeni e L’Armenia” – Basilica S.Francesco.

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PUGLIA – Nell’ ambito del Festival di musica d’arte “Orfeo Futuro” sezione dedicata all’armenia (Dal 17 luglio al 21 Novembre 2015)

Orfeo Futuro racchiude anche diversi progetti speciali, tra cui diversi focus sui musicisti pugliesi del passato più o meno recente, scambi, collaborazioni, gemellaggi e l’inedita produzione Embrace the Universe pensata dal pianista Emanuele Arciuli con prime assolute di compositori americani per
ricordare l’11 settembre nel Teatro Petruzzelli, e non solo. Un ciclo di nove concerti è dedicato alla memoria del Genocidio del popolo armeno, il cui centenario è ricordato quest’anno in tutto il mondo con il simbolo del fiore a cinque petali, come i cinque continenti che accolsero i profughi.

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LECCE – 7/26 agosto – “Una estate d’oro” mostra personale di Pasquale Urso dedicata al poeta armeno Daniel Varujan.

L’artista Pasquale Urso presenta le interpretazioni grafiche e pittoriche ispirate alle poesie del poeta armeno Daniel Varujan, nel centenario dell’eccidio degli armeni in Turchia.
La mostra, patrocinata dal Comune di Lecce, si terrà presso l’Ex conservatorio di S. Anna a Lecce dal 7 al 26 agosto 2015. Orari 10-13 e 19-22.
Il 7 agosto alle ore 20 si terrà l’inaugurazione, con la lettura di alcune poesie di Varujan a cura di Piero Rapanà e con il commento musicale del gruppo musicale Khaossia (V. Urso e L. Congedo).

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RECOARO – 16 agosto 15 – Ricordare padre Komitas e il genocidio degli armeni

Un concerto “In memoria di Padre Komitas”. Un evento realizzato in occasione del centenario del genocidio armeno (1915-2015).

Domenica 16 agosto, alle 14.30 al rifugio di Campogrosso a Recoaro, si esibiranno Giuseppe Dal Bianco con il duduk armeno, uno strumento a fiato della tradizione, Giuseppe Laudanna alle tastiere e Mauro Lazzaretti voce recitante.

Il 24 aprile 2015 in Armenia e nel mondo si è celebrato il centenario del genocidio degli Armeni, Metz Yeghern che significa “Il grande male” che ha portato alla morte circa un milione e mezzo di persone. Nella notte fra il 23 e il 24 aprile del 1915 vennero arrestati centinaia di intellettuali, in seguito deportati e uccisi. Tra questi Padre Komitas, una figura nota agli armeni di tutto il mondo, una sorta d’icona. Komitas non venne ucciso, ma da sopravvissuto dovette assistere alle peggiori atrocità verso il suo popolo e all’uccisione di molte persone per le quali nutriva grande affetto. Nel 1919, a causa di tali sofferenze Komitas accusò una malattia mentale che lo portò alla morte nel 1935: fu cantore, direttore di cori, compositore, etnomusicologo, paleografo musicale e riformatore della liturgia musicale.L.CRI.