Osservatorio balcani e caucaso – Azerbaijan: il silenzio degli innocenti (13 mag 2015)

Ad un mese dai Giochi olimpici europei che si terranno nella capitale azera Baku, decine di donne e uomini, attivisti e oppositori al governo, sono in carcere e messi a tacere. A preoccupare però è anche il silenzio da parte della comunità internazionale su questa questione

Il 24 giugno 2014 durante una sessione a Strasburgo dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE), un giovane attivista, Rasul Jafarov, presentò una lista dettagliata dei prigionieri politici in Azerbaijan.

L’elenco era stato compilato da un gruppo di lavoro apposito costituito da attivisti per i diritti umani e che comprendeva lo stesso Jafarov, Leyla Yunus e Intigam Aliyev.

Il prossimo 24 giugno sarà trascorso un anno da quando quest’elenco è stato consegnato alla comunità internazionale. Ma, più che optare per un cambio di politica, e liberare tutti i prigionieri politici, il governo dell’Azerbaijan non ha fatto altro che allungare quella stessa lista, includendone anche gli autori ed altri giornalisti e attivisti di rilievo.

Quest’anno, il 24 giugno, segnerà anche l’arrivo in Azerbaijan di atleti da 50 paesi diversi, che competeranno in gare di nuoto, basket, beach soccer, pallavolo e molti altri sport nella prima edizione dei Giochi olimpici europei, che si terranno proprio a Baku, la capitale del paese, dove sono incarcerati molti dei prigionieri politici.

Rasul Jafarov, che presentò la lista dei prigionieri un anno fa presso il Consiglio d’Europa, avrà scontato per allora due mesi della condanna a sei anni e mezzo di carcere comminatagli il 16 aprile del 2015 dalla Corte di Baku per crimini gravi, nonostante vi fossero prove manifeste che dimostravano la sua innocenza. Continua

Vanityfair.it – Ricordati di noi Nessuno ha mai chiesto scusa, la Turchia dice che è tutta una favola. (12 mag 2015)

Che cos’è essere armeni? Maral e Gaiané Kevorkian se lo chiedono da quando hanno memoria. Essere armeni sono i loro nomi diversi da quelli degli altri in classe; la lingua misteriosa e morbida – «la lingua dell’amore» – con cui mamma Shake le cullava da piccole; i pomeriggi senza fine e senza altri bambini con cui giocare alla «Casa Armena» di Milano; la messa cantata di due ore ogni domenica; il pane sottile che si arrotola e una domanda fatta una sera sotto le coperte, nella casa al lago: madre, dov’è l’Armenia? E Shake che prende un libro, dice: guardate bambine, prima era questa – e fa un gesto largo sulla mappa – e poi un cerchio piccolo, «ma adesso è così». Continua

Udinetoday – Udine – Armenia: firmato l’accordo con la National University of Architecture and Construction (12 mag 2015)

Udine – Armenia: firmato l’accordo con la National University of Architecture and Construction
„Un accordo di collaborazione scientifica, didattica e culturale fra Università di Udine e National University of Architecture and Construction of Armenia di Yerevan. È stato sottoscritto oggi a palazzo Florio dai rettori delle Università di Udine e della National University of Architecture and Construction of Armenia di Yerevan, Alberto Felice De Toni e Gagik Galstyan, con il direttore del Dipartimento di ingegneria e architettura (Dica) dell’ateneo friulano, Gaetano Russo. L’accordo, il primo dell’ateneo friulano con l’Armenia, prevede, in particolare, l’avvio di scambi bilaterali di docenti, ricercatori, studenti, laureandi e laureati per soggiorni di studio e per attività di ricerca. L’intesa è di durata triennale con possibilità di tacito rinnovo per ulteriori tre anni. Continua

Askanews – Turchia, autorità pubblicano primo Corano in armeno (11 mag 2015)

Ankara, 11 mag. (askanews) – La più alta autorità religiosa della Turchia ha annunciato la pubblicazione di migliaia di copie del Corano in lingua armena, alcune settimane dopo la viva polemica che ha scosso il Paese nel centenario del “genocidio” del 1915.

Il direttore dell’ufficio delle pubblicazioni religiose dell’autorità, Yuksel Salman, ha spiegato all’Afp che l’iniziativa non ha nessun rapporto con le controverse commemorazioni, il 24 aprile scorso, dei massacri degli armeni perpetrati dall’Impero ottomano nel 1915. Salman ha al contrario assicurato che rispondeva ad una “forte domanda” della minuscola comunità armena della Turchia che conta ufficialmente circa 60.000 cittadini turchi e almeno altrettanti armeni residenti. “Oltre che ai nostri cittadini armeni, non potevamo restare indifferenti all’interesse manifestato dalla diaspora armena a conoscere il Corano”, ha aggiunto. “Abbiamo preso questa decisione per proporre una informazione di prima mano sull’islam”.

Una prima serie di 4.000 copie del Corano è stata stampata nei due principali dialetti occidentali e orientali armeni. La Turchia nega categoricamente che l’Impero ottomano abbia organizzato il massacro sistematico della sua popolazione armena durante la Prima guerra mondiale. (con fonte Afp)

Themammothreflex.com – Journey To Armenia, il racconto fotografico di Silvia Camporesi (11 mag 2015)

Riportare in un libro le emozioni che scaturiscono da un viaggio nel Caucaso è, da tempi remoti, un’ardua sfida, che il più delle volte viene persa miseramente dall’autore di turno che sceglie di cimentarsi nella suddetta insormontabile impresa. A provarci stavolta è l’attenta Silvia Camporesi, che si propone come immortalatrice dell’Armenia, uno dei paesi più seducenti e intriganti non solo del Vicino Oriente, ma anche del mondo intero. “Journey To Armenia” (edizioni Gente di Fotografia) è una missione, un’intenzione, un tentativo di ripercorrere le orme del monumentale poeta russo Osip Mandel’stam, autore di uno dei più acuti resoconti della terra caucasica in “Viaggio in Armenia” (1933). Continua

Biennale arte, Leoni d’oro ad Adrian Piper e padiglione Armenia – Raccolta (09 mag 2015)

Biennale arte, Leoni d’oro ad Adrian Piper e padiglione Armenia

Biennale 2015. Ecco il Padiglione Armeno vincitore del Leone d’Oro

Biennale Venezia 2015: i volti, le ombre e le radici in ‘Armenity’

Biennale arte, Leoni d’oro ad Adrian Piper e padiglione Armenia

Varesenews.it – I colori dell’Armenia secondo Elio Ciol (08 mag 2015)

E’ stata prorogata fino al 14 giugno, al Museo delle Culture di Lugano-Castagnola, la mostra “Gli adoratori della Croce” del fotografo paesaggista italiano Elio Ciol il quale nel 2005, a settantasei anni, ha visitato l’Armenia. L’esposizione si trova all’ultimo piano, sopra a due mostre dedicate alla Danza Balinese ed al Teatro Cinese, posizione questa indicativa della grande particolarità dell’approccio e del soggetto indagato dall’artista e filosofo friulano, nato e da sempre residente nella cittadina di Casarsa della Delizia, in provincia di Pordenone. Continua

Termometro Politico – Le complicate relazioni tra Armenia e Turchia (07 mag 2015)

La risoluzione che riconosce il genocidio degli armeni, avvenuto nel 1915-1917, recentemente approvata dal Parlamento Europeo, ha aumentato le tensioni mai sopite tra la Turchia e l’Armenia.
Armenia: tra Turchia e Russia
Sebbene l’Armenia fosse sotto la dominazione turca già dal Cinquecento, la popolazione aveva autogoverno e libertà di professare la religione cristiana. È nella fase di decadenza dell’Impero Ottomano, quando le potenze europee iniziarono a esercitarvi contro una maggiore pressione per ampliare i propri confini, che la convivenza tra diverse etnie e gruppi religiosi divenne insostenibile.
L’Impero Ottomano dei Giovani Turchi, nonostante le iniziali richieste di rinnovamento, stava gettando le basi per la realizzazione di uno Stato nazionale turco, non più multietnico e tollerante verso le diverse confessioni religiose, e un “anti-armenismo” attecchì conseguentemente nel tessuto sociale turco. Continua

Askanews – Turchia, Turchia richiama ambasciatore in Lussemburgo per genocidio armeno (07 mag 2015)

Ankara, 7 mag. (askanews) – La Turchia ha richiamato per consultazioni il suo ambasciatore in Lussemburgo dopo che il parlamento del Granducato ha votato il riconoscimento del genocidio degli armeni a opera degli ottomani durante la Prima guerra mondiale. Ad aprile Ankara ha ritirato i suoi ambasciatori in Vaticano e in Austria. “Condanniamo e respingiamo con forza la iniqua risoluzione del parlamento del Lussemburgo, che distorce la verità storica e la legge” si legge in una nota del ministero degli Esteri, che aggiunge di aver richiamato l’ambasciatore in Lussemburgo Levent Sahinkaya.(fonte Afp)

Agenzia Fides – ASIA/TURCHIA – Iniziata la demolizione di Kamp Armen, l’ex orfanotrofio armeno di Istanbul (07 mag 2015)

Istanbul (Agenzia Fides) – Nell’anno in cui si commemora il centenario del Genocidio armeno, le autorità turche hanno messo mano alla demolizione di Kamp Armen, l’orfanotrofio armeno che era stato espropriato dopo il colpo di Stato militare del 1980. Fonti armene consultate dall’Agenzia Fides riferiscono che le ruspe hanno cominciato a demolire l’edificio situato nel distretto metropolitano di Tuzla, nonostante l’intervento tentato da alcuni rappresentanti politici di partiti d’opposizione per fermare l’abbattimento.
L’orfanotrofio era stato costruito nel 1962 su iniziativa della comunità armena protestante. Negli anni della sua attività l’istituzione ha aiutato 1500 bambini e bambine a crescere in un ambiente plasmato dalla spiritualità e dalla cultura proprie del cristianesimo armeno. Tra i suoi allievi c’è stato anche Hrant Dink, il giornalista turco di origine armena, fondatore della rivista bilingue Agos, ucciso nel 2007 dopo essere stato più volte minacciato di morte per le sue prese di posizione sul Genocidio armeno. Lo Stato turco aveva espropriato l’orfanotrofio nel 1987, e sono cadute nel vuoto tutte le azioni legali tentate dalla comunità armena protestante per riacquisire il controllo dell’edificio. (GV)