++Clamoroso a Corbetta (come al Cibali..), l’Amministrazione Ballarini vota documento pro Azerbaigian (e Turchia) contro l’Armenia. Insorge Grittini (Lega) (Ticinonotizie 02.12.20)

CORBETTA – “Lunedì sera in Consiglio Comunale a Corbetta, la maggioranza e il sindaco Ballarini si sono schierati con l’Azerbaigian, alleato della Turchia e compiacente coi jihadisti arrivati in quei territori dalla Siria. Noi della #Lega sappiamo da che parte stare: viva l’Armenia e il popolo armeno. Giù le mani dal Nagorno-Karabakh”.

Con questo post su Facebook il consigliere comunale d’opposizione della Lega, Riccardo Grittini, ha reso nota l’ennesima (a nostro avviso) scelta balzana avvenuta nel comune di Corbetta, retto dal sindaco Marco Ballarini.

La vicenda cui fa cenno Grittini, e su cui poi torneremo, è sicuramente controversa e frutto di tensioni in atto da secoli. Ma leggere nero su bianco il documento proposto dal consigliere Elisa Baghin, nella sua veste di responsabile delle politiche comunitarie (una sorta di ‘ministro degli Esteri’, in pratica…), sinceramente fa sobbalzare.

Corbetta, come giustamente dice Grittini, è il primo Comune dell’area metropolitana che a noi risulti abbia sostenuto APERTAMENTE l’Azerbaigian nella recente guerra in Nagorno Karabakh contro il popolo armeno. La mozione recita come titolo ‘rispetto per la sovranità e l’integrità territoriale della Repubblica dell’Azerbaigian’.

 

Repubblica sostenuta apertamente dalla Turchia del presidente Erdogan e da frange dell’islamismo radicale, prima della tregua firmata a novembre con la mediazione della Russia (il conflitto è cominciato il 27 settembre scorso). Repubblica che ha preso di mira simboli cristiani, chiese, monumenti e fedeli, riaprendo la ferita sanguinaria del genocidio armeno ad inizio del Novecento, che la Turchia (e quindi larga parte del mondo islamico mediorientale) ha SEMPRE NEGATO.

La cosa più incredibile, e a tratti farscesa, è che la maggioranza di Marco Ballarini sia sostenuta da un partito che si chiama RIVOLUZIONE CRISTIANA, la quale nulla ha avuto da ridire nell’assistere a un voto in cui si prende APERTAMENTE PARTE di una fazione islamica vicina al radicalismo, nel momento in cui Erdogan e la Turchia stanno attuando una politica di espansionismo neo ottomano sotto gli occhi (spesso chiusi, o strabici) dell’Europa e del mondo.

Che questo sia accaduto a Corbetta, dove da 4 anni governa una sorta di centrodestra (senza Lega e senza Fdi) che in un momento così delicato, dal punto di vista geopolitico, si schiera apertamente con un governo islamico opposto a una minoranza che subisce sulla propria pelle la violenza anti cristiana (e non certo, e purtroppo, solo da oggi).

E’ incredibile. O forse no. Perché a Corbetta (in questi anni) è accaduto questo. E non solo. Al momento, si è schierato con la Lega e il duro intervento pronunciato da Grittini in Consiglio comuale il movimento Una voce nel Silenzio, che supporta da anni le popolazioni cristiane oggetto di violenza e sopraffazione in ragione della propria fede religiosa.

Fabrizio Provera

Vai al sito