Comunicato stampa NUOVE MINACCE DALL’AZERBAIGIAN CHE VIOLA L’INTEGRITA’ TERRITORIALE DELL’ARMENIA.

Comunicato stampa

NUOVE MINACCE DALL’AZERBAIGIAN CHE VIOLA L’INTEGRITA’ TERRITORIALE DELL’ARMENIA.

PREOCCUPAZIONE PER I RISCHI DI UNA NUOVA GUERRA NEL CAUCASO

Il “Consiglio per la comunità armena di Roma” esprime profonda preoccupazione per la nuova, ennesima, provocazione azera lungo il confine con la repubblica di Armenia.

Tra mercoledì e giovedì alcune centinaia di soldati delle forze armate dell’Azerbaigian sono penetrate nel territorio armeno violando il confine internazionale e procedendo a lavori di ingegneria per modificarlo artificiosamente.

Lo scorso 20 aprile il Presidente dittatore Aliyev aveva dichiarato che “L’Azerbaijan tornerà a Zangezur, che l’Armenia lo voglia o no” aggiungendo “se vuole, risolveremo questo problema più facilmente, se non vuole, lo risolveremo con la forza”.

Lo stesso non ha esitato a confessare che la guerra di 44 giorni era stata deliberatamente voluta dall’Azerbaigian: “Proprio come prima e durante la guerra, ho detto che devono liberarsi dalle nostre terre, altrimenti li espelleremo con la forza. E così è successo. Lo stesso sarà il destino del corridoio Zangezur” aveva chiosato il Presidente Azero che ora per nulla preoccupato delle conseguenze di tali azioni, prosegue nella sua azione destabilizzante e minaccia l’Armenia rivendicando un presunto diritto sulle “terre storiche” nonostante l’Azerbaigian esista come nazione solo dal 1918.

Duplice è l’obiettivo del regime di Aliyev: da un lato sfruttare l’andamento del confine così come stabilito in epoca sovietica assumendo il controllo di posizioni in altura più favorevoli; dall’altro occupare pascoli e bacini idrici a servizio dei villaggi armeni di confine causando un danno all’economia rurale di tali zone.

Il dittatore Aliyev inoltre trattiene come ostaggi circa 200 militari e civili armeni catturati dopo la firma dell’accordo di tregua del 9 novembre successivo alla guerra scatenata contro la repubblica di Artsakh.

Ancora una volta l’Azerbaigian non si smentisce e così come nel recente passato, prima di ogni suo atto aggressivo nei confronti della vicina Armenia, ricorre alla propaganda, attraverso la sua rappresentanza diplomatica in Italia, inviando ai vari organi di stampa lettere e interviste false costruite ad hoc nel tentativo di “sverginare” la già compromessa reputazione del paese.

Il “Consiglio per la comunità armena di Roma” nel denunciare questa nuova azione destabilizzante contro un Paese membro del Consiglio d’Europa, guarda con favore alle iniziative diplomatiche volte a risolvere rapidamente la situazione (da ultimo le parole del presidente francese Macron) e invita, in primis gli organi di comunicazione a prestare attenzione a non diventare cassa di risonanza di notizie e informazioni errate di un paese che figura agli ultimi posti nella graduatoria della libertà di stampa e in secondo luogo le istituzioni italiane a condannare questa politica di aggressione turco-azera che rischia di innescare una nuova pericolosa crisi nel Caucaso meridionale.

Italia se ci sei batti un colpo.

Consiglio per la comunità armena di Roma

www.comunitaarmena.it