Guerra in Ucraina, la croce del Cristo di Leopoli portato in un bunker (Corriere 06.03.22)

La statua di Gesù Cristo salvatore è stata rimossa dalla cattedrale armena di Leopoli e portata in un rifugio, per proteggerla dai bombardamenti. L’ultima volta successe durante la Seconda Guerra mondiale

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La statua di Gesù Cristo il Salvatore è stata rimossa dalla cattedrale armena di Leopoli e portata in un bunker, per proteggerla dai bombardamenti russi, ha scritto su Twitter Tim Le Berre, che si occupa di conservazione nei musei militari per l’esercito francese. «L’ultima volta fu portata fuori durante la Seconda Guerra mondiale», ha spiegato Le Berre, che è specializzato in protezione dei patrimoni artistici in zone di conflitto armato, e ha postato la foto scattata dal fotografo freelance portoghese André Luís Alves, un’immagine drammatica e molto condivisa sui social network, dove qualcuno l’ha paragonata alla Deposizione di Caravaggio. «Stiamo avvolgendo le sculture con teli ignifughi, lana di vetro, un alluminio speciale, e poi li mettiamo nei sacchi», ha confermato Lilia Onyschenko, direttrice del dipartimento per la protezione del patrimonio storico di Leopoli. «Questo non salva le statue se sono colpite direttamente, ma se ci fosse una potente onda d’urto non si romperanno in mille pezzi. Non sempre però è possibile smantellare questi monumenti, perché alcuni sono molto grandi».

«Abbiamo deciso di mettere il crocifisso in sicurezza perché così è stato deciso di fare in tutta la città, ogni oggetto storico deve essere protetto così come le persone. E ora il Cristo si trova in luogo sicuro», ha spiegato padre Jakub della Cattedrale armena di Leopoli all’inviata del Corriere, Marta Serafini. Intanto una folla di fedeli è accorsa alla chiesa per pregare per le vittime e per i militari al fronte, mentre molti curiosi sono accorsi alla Cattedrale alla notizia che il crocifisso era stato rimosso. «Mio padre è a Kiev, sto dicendo una preghiera per lui. Ma anche per tutti noi», ha detto Marayana, una fedele.

La cattedrale armena di Leopoli è considerata una delle «più antiche e lussuose chiese dell’Europa occidentale», ha spiegato al sito armeno Aravot lo scienziato politico Gagik Hambaryan, che ha a sua volta condiviso l’immagine su Facebook. La statua del Cristo è venerata non solo dai credenti della chiesa armena apostolica, ha aggiunto, ma anche dagli altri cristiani. Il Cristo, spiega EuroMaidan Press, è parte di un’iconostasi medievale, la parete divisoria decorata che separa la navata delle chiese di rito orientale cattoliche e ortodosse dal presbiterio dove viene celebrata l’eucarestia, che è sopravvissuta alla Seconda Guerra mondiale.

Oltre alla rimozione del Cristo, la città di Leopoli sta ricoprendo le vetrate dei templi e degli edifici residenziali con schermi protettivi, spiega la Pravda ucraina. Tutte le sculture sono inoltre state avvolte in materiali ignifughi e protettivi, comprese le fontane di piazza Rynok, davanti al municipio, che sono parte del patrimonio dell’Unesco. Tutti i musei cittadini hanno smantellato le proprie mostre, trasferendo le opere nei rifugi antibomba. Alle operazioni hanno partecipato restauratori ucraini e polacchi, che stanno raccogliendo fondi per acquistare i materiali necessari.

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Ucraina, Leopoli mette in salvo l’arte: al sicuro il Cristo Salvatore. Portata in un bunker l’opera della Cattedrale armena (Il Fatto quotidiano)


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“Come nella seconda guerra mondiale”. Che fine fa il Crocifisso (IlGiornale)