Il ruolo strategico dell’Azerbaigian nell’economia della Russia (Energiaoltre 27.04.24)

L’incontro tra i presidenti dell’Azerbaigian e della Russia al Cremlino, lo scorso 22 aprile, ha spostato l’attenzione dai caldi temi geopolitici – come il Nagorno-Karabakh, l’Ucraina o l’Iran – al 50° anniversario del progetto di costruzione della ferrovia Baikal-Amur Mainline (BAM). Questo progetto, avviato nel 1974 e guidato dal presidente azero Heydar Aliyev, ha segnato una prima versione del “perno verso est” della Russia.

Nonostante l’importanza dell’anniversario della BAM, il momento dell’incontro sembrava un po’ prematuro, con la celebrazione principale prevista per luglio. Tuttavia, l’evento ha fornito un’occasione per le discussioni sulla rinascita delle ferrovie nell’agenda russo-azera.

IL RUOLO DELL’AZERBAIGIAN TRA EUROPA E RUSSIA

L’importanza strategica dell’Azerbaigian – scrive il collettivo RFE/RL su Oilprice – è aumentata in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, posizionando il Paese favorevolmente sia nel contesto europeo che in quello russo. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, poco più di due anni fa, ha innescato una reazione a catena con conseguenze geopolitiche nel Caucaso, e l’Azerbaigian, in virtù delle sue risorse naturali e della posizione strategica, è uscito vincitore in quasi tutte.

Il conflitto in Ucraina ha reso l’Azerbaigian più importante per l’Europa – che ha bisogno sia delle risorse energetiche del Paese caucasico, sia della sua posizione sulle rotte di transito Est-Ovest, per aggirare la sua precedente dipendenza dalla Russia – così come per la Russia, che ha un urgente bisogno della posizione di Baku sulle rotte di transito Nord-Sud, che le consentono di aggirare le sanzioni occidentali.

LE CONSEGUENZE DELLA GUERRA IN UCRAINA

La guerra in Ucraina ha messo a dura prova la capacità di Mosca di sostenere l’accordo di cessate il fuoco nel Nagorno-Karabakh, portando alla fine al pieno controllo della regione da parte dell’Azerbaigian, nel settembre 2023. Questo cambiamento geopolitico ha spinto l’Armenia a rivalutare la propria dipendenza dalle garanzie di sicurezza russe, gravitando verso legami più stretti con l’Occidente.

La visita di Aliyev a Mosca è avvenuta nel contesto di un declino dell’influenza russa nel Caucaso, evidenziato dal ritiro anticipato delle forze di pace russe dal Karabakh e dagli accordi bilaterali tra Armenia e Azerbaigian senza la mediazione russa. Mentre si alludeva vagamente alla sicurezza regionale, l’attenzione restava sulla cooperazione economica, riflettendo il desiderio di autonomia dell’Azerbaigian nella gestione dei propri affari.

IL CORRIDOIO INTERNAZIONALE DI TRANSITO NORD-SUD

Il Corridoio Internazionale di Transito Nord-Sud (International North-South Transit Corridor – INSTC) è emerso come un progetto fondamentale per la Russia, con l’obiettivo di stabilire nuove rotte logistiche e ridurre la dipendenza dal dominio occidentale. Il ruolo dell’Azerbaigian nel corridoio è fondamentale, poiché collega la Russia all’Iran e al Golfo Persico. Nonostante le precedenti battute d’arresto, i recenti accordi tra Russia e Iran segnalano dei progressi verso il completamento dei collegamenti ferroviari cruciali.

Mentre Mosca sottolinea l’importanza strategica dell’INSTC, Baku resta relativamente riservata nelle dichiarazioni pubbliche, concentrandosi invece sul potenziamento della propria infrastruttura ferroviaria per accogliere l’aumento del trasporto merci. Questo spostamento verso progetti di trasporto regionali comporta una ritirata strategica per la Russia nel Caucaso, consentendo la creazione di un nuovo equilibrio strategico tra le potenze regionali.

AZERBAIGIAN, RUSSIA E UCRAINA

Le manovre diplomatiche dell’Azerbaigian vanno oltre le sue relazioni con la Russia, come dimostrato dall’incontro di Aliyev con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, affermando il sostegno all’integrità territoriale dell’Ucraina. Il crescente peso dell’Azerbaigian dopo la guerra in Ucraina gli consente di bilanciare le relazioni con vari partner, inclusa la Russia, perseguendo al contempo i propri interessi e sfruttando le opportunità di cooperazione economica.

Nonostante gli interessi condivisi e la crescente cooperazione economica tra Azerbaigian e Russia, lo storico andamento altalenante nelle loro relazioni e le differenze nel sentimento antioccidentale e nella nostalgia filo-sovietica pongono delle sfide all’amicizia a lungo termine. Tuttavia, l’approccio pragmatico di Baku alla diplomazia e il posizionamento strategico negli affari regionali sottolineano il ruolo dell’Azerbaigian come attore chiave nello spazio post-sovietico.

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