Inter-Roma, una storia di armeni: Mkhitaryan sulle orme di Djorkaeff (Gazzetta.it 05.12.19)

In questa foto scattata negli anni Novanta, nel più classico degli incontri generazionali, i due più grandi calciatori armeni di tutti i tempi. La pubblicò su Twitter Youri Djorkaeff nel maggio 2017 per congratularsi con Henrik Mkhitaryan, fresco vincitore dell’Europa League con la maglia del Manchester United: “Quella volta mi hai detto che anche tu un giorno avresti vinto la Coppa…”. Ma Djorkaeff armeno lo è soltanto alla lontana, per via della nonna paterna (il nonno era invece originario della Calmucchia, a Sud della Russia, l’unica regione europea a maggioranza religiosa buddista); mentre “Miki” da quest’anno sta tenendo alta la bandiera del suo Paese anche da noi, primo giocatore armeno della storia a giocare e segnare in serie A.

Dici Inter-Roma e pensi per forza a Djorkaeff, che il 5 gennaio 1997 segnò sotto la Nord il gol più bello della storia di questa classica, almeno per parte nerazzurra (i romanisti magari eccepiranno, opponendogli il cucchiaio di Totti a Julio Cesar del 26 ottobre 2005…). Quel meraviglioso gesto tecnico e atletico diventò l’immagine scelta dall’Inter per la campagna abbonamenti della stagione successiva. Con un giorno d’anticipo sulla Tosca che sabato sera inaugurerà la stagione teatrale dell’omonimo teatro, domani sera Mkhitaryan vivrà l’emozione della sua “prima” alla Scala del calcio da giocatore di serie A, anche se ha già conosciuto San Siro due anni fa, segnando – sotto la Sud – la rete del vantaggio dell’Arsenal contro il Milan in Europa League. Le interviste del post-partita di Verona hanno rivelato un ragazzo misurato e intelligente, tanto da parlare un italiano quasi perfetto, affinato negli anni grazie alla passione per la nostra musica, in particolare per le canzoni di Albano e Romina.

LO “SCORPIONE”

L’intelligenza, calcistica e umana, non è mai mancata neanche a Djorkaeff, che oggi è impegnato in numerosi progetti umanitari per conto della Fifa e fa parte della super-squadra di 48 ambasciatori per Euro 2020. Mkhitaryan non potrà fargli compagnia: la sua Armenia è stata respinta con perdite nel recente girone di qualificazione, con la batosta finale del 9-1 incassato a Palermo da un’Italia a forti tinte giallorosso-nerazzurre. Un’umiliazione sportiva a cui “Miki” ha assistito da spettatore, fermo ai box per l’infortunio muscolare alla gamba destra da cui è rientrato proprio domenica scorsa, meditando la rivincita sportiva da prendersi in campionato. L’armeno non è nuovo a colpi spettacolari, come lo “scorpione” segnato nel 2016 al Sunderland con la maglia dei Red Devils, su assist di Ibrahimovic (un altro che, a quanto pare, sta per tornare in città). Il biglietto da visita ideale per il primo Inter-Roma della sua vita, sognando un gol in sforbiciata volante da copertina…

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