La comunità armena: “vergogna e dolore” per le critiche del Vicario patriarcale alla risoluzione tedesca sul Genocidio (Agenzia Fides 14.06.16)

Istanbul (Agenzia Fides) – Esponenti della comunità armena apostolica della Turchia hanno espresso una netta presa di distanze nei confronti della lettera inviata dal Patriarcato al Presidente turco Recep Tayyip Erdogan in merito al voto espresso dal Parlamento tedesco, che lo scorso 2 giugno ha riconosciuto come “Genocidio” le stragi sistematiche di armeni perpetrate in Anatolia nel 1915.
Dopo la violenta reazione di Erdogan (con velate minacce di espulsione degli armeni residenti in Turchia) alla risoluzione approvata dal Bundestag, l’Arcivescovo armeno apostolico Aram Atesyan – Vicario patriarcale che esercita le funzioni del Patriarca, colpito da una grave patologia invalidante – aveva inviato una lettera al Presidente turco in cui esprimeva il “rammarico suo e degli armeni” per la risoluzione votata dal Parlamento tedesco, definendola come un tentativo di strumentalizzare le tragedie del popolo armeno per interessi di “politica internazionale”.
A distanza di alcuni giorni, sul settimanale bilingue armeno-turco Agos, publicato e diffuso in Turchia, è stata pubblicata una lunga lettera, firmata a nome della “Comunità armena della Turchia”, dove si esprime “vergogna, rabbia e dolore” per gli argomenti e i toni usati nella lettera dell’Arcivescovo Atesyan a Erdogan. Lei – si legge nella lettera, il cui testo è pervenuto all’Agenzia Fides – definisce l’annientamento sistematico e quasi totalmente realizzato di un popolo per volere dello Stato stesso, come ‘eventi che si sono verificati durante le tragiche ore della prima guerra mondiale’. Questo rappresenta un affronto per gli antenati, per le vittime e per i sopravvissuti, agli occhi della società a cui appartenete voi stessi”.
Nel 2008 il Patriarca armeno di Istanbul, Mesrob II, è stato colpito dal Morbo di Alzheimer in una forma che lo ha rapidamente ridotto allo stato vegetativo. Secondo le leggi turche, la carica di Patriarca è a vita, e un nuovo Patriarca armeno non può essere eletto finchè il suo predecessore è ancora vivo. Dal 2008, per l’amministrazione ordinaria del Patriarcato, l’Arcivescovo Aram Atesyan esercita le funzioni patriarcali in qualità di Vicario patriarcale (GV) (Agenzia Fides 14/6/2016).

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Turchia, il patriarcato costretto a scusarsi con Erdogan per il genocidio: gli armeni protestano (Il Messaggero 14.06.16)