Meteore rossoverdi – Hovhannisyan, dall’Armenia e ritorno (calciofere.it 15.04.19)

Parte oggi un nuovo spazio della memoria, dedicato a quei giocatori passati fugacemente alla Ternana. Chi sono, cosa hanno fatto e che ne è stato di loro dopo Terni. Tocca al centrocampista caucasico

Inauguriamo oggi uno spazio dedicato alle ‘Meteore’ rossoverdi, ovvero quei giocatori passati così rapidamente dalla Ternana che quasi non ce se ne ricorda l’esistenza. Schizzi di calcio in rossoverde, cancellati dal tempo e dagli eventi, ma che ogni tanto riaffiorano in superficie. Primo ospite di questo spazio Ara Hovhannisyan.

L’ITALIA. Classe 1986, resciuto nel Banants Erevan, uno dei maggiori club armeni, in Italia, Hovhannisyan ci arriva tramite un procuratore di Todi, che lo piazza prima alle giovanili del Livorno e poi, dopo qualche mese trascorso in una realtà dilettantistica umbra, alla Ternana. In rossoverde, l’allora diciannovenne centrocampista, gioca la stagione 2006-07: la Ternana è in serie C1. Hovhanesyan non ha vita facile, in una squadra impelagata nelle secche della zona playout. Nè Maurizio Raggi, nè Massimo D’Urso, che siedono inizialmente sulla panchina rossoverde, gli danno spazio.

ROSSOVERDE Passano le giornate ed il suo turno non arriva mai. Deve attendere la penultima giornata, nello scontro diretto contro il Martina di Fabio Brini, giocato in terra pugliese: Hovhannisyan viene mandato in campo da Raimondo Marino, nel frattempo salito al timone rossoverde al 42′ del secondo tempo, rimpiazzando Domenico Ciarcià. Resterà la sua unica presenza a Terni.

L’anno dopo approda al Gubbio in C2, seguendo Marino, che però dopo tre giornate viene esonerato e sostituito da Marco Alessandrini: coi Lupi Hovhanessyan gioca in tutto 7 spezzoni fino a gennaio 2008, quando passa all’Andria Bat, dove con altre 3 presenze chiude l’esperienza italiana. Ad oggi è il solo calciatore armeno ad aver giocato nei nostri campionati professionistici.

TERNANA MEMAS. Hovhannisyan è stato suo malgrado protagonista fra  l’anno scorso e quest’anno di due contest umoristici – ma non troppo – creati dalla pagina Ternana Memas: la Bidone Cup e la Chi l’ha visto Cup, dedicata quest’ultima proprio ai giocatori che a Terni hanno avuto fugaci e trasparenti apparizioni. Per lui, dopo aver vinto controGabriel Enzo Ferrari,  sconfitta a suon di like contro il giovane Monteleone.  Nella prima invece, dopo aver vinto il ‘girone’ con Fasciocco, Cento e Imburgia, uscì nel turno ad eliminazione diretta, battuto da Pierluigi Borghetti.

DOPO L’ITALIA. Finita l’esperienza nel nostro Paese e trasformatosi – già ai tempi del Gubbio – in difensore,  Hovhannisyan  tornerà in patria, dove giocherà prima con l’Ulisses di Erevan, poi con l’Ararat Erevan, per un breve passaggio al King Deluxe di Abovyan (club che non riuscì nemmeno a concludere la stagione, stroncato dai debiti dopo appena 10 giornate),  ed infine con l’Alashkert, club del quale diverrà capitano e col quale chiuderà la carriera nel 2014 dopo aver vinto anche tre scudetti. Nel 2013, fra l’altro, accoglierà all’Alashkert un ex compagno delle giovanili del Livorno, Alessandro Marchetti.

PS: Se googlate, digitando ‘Ara Hovhannisyan’ vi esce fuori un cantante armeno. No, non è lui che ha cambiato mestiere ed effettuato un trapianto di capelli. E’ solo un omonimo

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