Pure le Ong politicamente corrette danno una mano a strozzare lʼArmenia (Tempi 04.01.23)

La tattica è cambiata. L’Azerbaigian, spalleggiato dalla Turchia, non intende più, almeno per ora, sgozzare come un capretto l’Armenia partendo dal Nagorno-Karabakh. Preferisce strozzarla, impiccarla come un cane, evitando il sangue che fa sempre un brutto effetto. La strategia resta invariata: genocidio, non proprio ammazzandoci tutti come provarono a fare i turchi nel 1915, ma liquidando la nostra sovranità, succhiando l’anima della nostra identità unica di cristiani caucasici. La tecnica è quella dello stop and go, all’interno del disegno di instaurare un nuovo impero ottomano, nel cui ambito l’Armenia sia una riserva indiana, e gli armeni una curiosità folkloristica in via di sparizione. Si illudono però di riuscire in questo disegno, dovranno passarci tutti a filo di drone, non ci arrenderemo, non partiremo con un fagotto in una nuova diaspora.

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