Siria: ambasciatore armeno, atto gravissimo abbattimento jet russo (Focus.it 25.11.15)

Palermo, 25 nov. (AdnKronos) – “L’abbattimento del jet russo è un atto inaccettabile e gravissimo. Si sentono gli echi di una guerra fredda che, per fortuna, non esiste più”. Lo ha detto l’ambasciatore armeno in Italia, Sua Eccellenza, Sargis Ghazaryan, a margine della sua visita a Palazzo dei Normanni a Palermo, commentando l’abbattimento dell’Su-24 russo ai confini con la Siria. “Sarei cauto a esprimere giudizi definitivi – spiega l’ambasciatore – c’è una inchiesta in corso, ma se fosse vero quanto dice la Russia, sarebbe davvero un atto gravissimo. La Turchia negli ultimi anni non è stata del tutto trasparente sui propri interessi in Siria e in tutti i territori dove opera Daesh. Sarebbe, invece, utile per la sicurezza globale una netta presa di posizione del Governo turco”.

E ricorda che a tutt’oggi “non esiste un bilaterale tra l’Armenia e la Turchia. A cento anni dal genocidio armeno, la Turchia è ancora ostile. Dopo cento anni di negazionismo, paradossalmente i parenti dei responsabili sono ancora nel processo naufragante di negazionismo di Stato. La Turchia, come dicevo, è ancora ostile nei confronti della Repubblica armena. Non ci sono rapporti diplomatici, anche se noi, che siamo i discendenti dei sopravvissuti nel 2008 lanciammo un’iniziativa tesa a normalizzare i rapporti con la Turchia, supportata da Usa e Russia. Sono stati due anni di negoziato duri che hanno prodotto due protocolli sulla normalizzazione dei rapporti tra i due Stati. Ma all’indomani di quei protocolli, l’allora primo ministro Erdogan, oggi Presidente, non ratificò la firma. E’ una politica fallimentare”. Continua