Ungheresi, complici o …?

Comunicato Stampa e Lettera di protesta del Consiglio per la comunità armena di Roma

UNGHERESI, COMPLICI  O …?

L’estradizione del criminale azero Safarov, graziato appena ritornato in patria ed “eroe nazionale”. L’Armenia annuncia la rottura elle relazioni diplomatiche con l’Ungheria

La notizia della concessione dell’estradizione all’assassino azero Ramil Safarov sconcerta la comunità armena in Italia.

Il criminale, che nel 2004 uccise a colpi d’ascia il sottotenente armeno Gurgen Margaryan colpendolo mentre dormiva (sedici colpi solo al volto), è ritornato in Azerbaigian libero ed accolto come un eroe nazionale.

Il disgusto per l’epilogo giudiziario di tale vicenda è enorme. Ed il sospetto che dietro di essa vi sia stato un accordo economico sottobanco tra Ungheria ed Azerbaigian accresce la vergogna sulle istituzioni ungheresi.

Il “Consiglio per la comunità armena di Roma” ha inviato la allegata nota di protesta alle rappresentanze diplomatiche di Ungheria in Italia; analoghe iniziative (e manifestazioni di piazza) si sono svolte in numerose nazioni.

I FATTI

Il 19 febbraio 2004 l’azero Ramil Safarov uccide a colpi d’ascia il sottotenente armeno ventiseienne Gurgen Margaryan colpendolo mentre dorme. Entrambi stanno frequentando a Budapest un corso di lingua inglese nell’ambito del programma NATO “Partnershipi for peace” (sic!). La colpa di Margaryan è quella di essere armeno e pertanto odiato dall’azero, come ripetutamente lo stesso presidente dell’Azerbaigian Aliyev ha proclamato (da ultimo in un suo discorso il 28.02.12: “Gli armeni di ogni parte del mondo sono i nostri nemici principali”).

Safarov, reo confesso, viene condannato in primo grado all’ergastolo dal tribunale ungherese, pena confermata da successivo appello. Perizie giurate confermano che l’imputato è sano di mente.

In patria, nel frattempo, viene insignito del titolo di “eroe nazionale”: governo e giornali ne esaltano l’impresa.

L’ESTRADIZIONE

Nel mese di giugno il presidente azero Aliyev si reca in Ungheria e sono in molti a ritenere che nel corso dei colloqui con le autorità di Budapest si sia parlato anche della detenzione del militare azero.

Verso metà agosto i giornali finanziari riportano la notizia di un possibile acquisto di bond ungheresi (per un valore tra i due e i tre miliardi di dollari) da parte dell’Azerbaigian e della Turchia.

Il 31 agosto Safarov viene estradato.

Di fronte alle proteste della repubblica armena e della comunità armena della Diaspora, l’Ungheria assume che i patti con l’Azerbaigian prevedevano il proseguimento della detenzione a Baku.

Safarov, non appena giunto in patria, viene immediatamante “perdonato” dal dittatore Aliyev ed accolto come un eroe: alla base della scaletta dell’aereo riceva addirittura un mazzo di fiori di benvenuto…

Appare davvero difficile pensare che le autorità ungheresi non riuscissero ad immaginare gli sviluppi della vicenda a meno di non passare per …

Il presidente statunitense Obama si è detto amareggiato per l’accaduto ed ha inviato una nota al governo azero deprecando l’immediata liberazione di Safarov.

Il presidente della repubblica di Armenia ha annunciato l’interruzione delle relazioni diplomatiche con l’Ungheria.

ALLEGATI

Mail di protesta del “Consiglio della comunita’ armena di Roma”

La notizia dell’estradizione dall’Ungheria all’Azerbaigian dell’assassino azero Ramil Safarov, rientrato in patria da eroe nazionale e già in libertà, suscita profondo sdegno ed amarezza.

Mai ci saremmo aspettati dal governo di una nazione civile e democratica qual è l’Ungheria che venisse calpestato il diritto e che le istituzioni svendessero in tal modo la propria dignità.

Il rilascio di Safarov, già condannato all’ergastolo in primo grado (ed un appello da lui proposto ha confermato la pena) per aver ucciso a colpi d’ascia, mentre dormiva, il sottotenente armeno Gurgen Margaryan (che frequentava a Budapest un corso di inglese nell’ambito di un programma Nato “Partnership per la pace”), è un insulto al diritto; un’offesa alla memoria di un ragazzo di ventisei anni che null’altra colpa aveva se non quella di essere armeno e perciò odiato dagli azeri

La timida difesa del governo ungherese secondo il quale aveva ricevuto rassicurazioni dall’Azerbaigian che la detenzione sarebbe continuata anche lì suona come un’ulteriore beffa e copre di ridicolo la repubblica di Ungheria al punto che addirittura il presidente degli Stati Uniti, Barak Obama, ha sentito il dovere di esprimere il suo disappunto per quanto accaduto.

L’Ungheria non poteva certo fingere di non sapere che Safarov, dopo il suo terribile gesto, era stato osannato in patria come un “eroe nazionale” e che addirittura gli era stato conferito un riconoscimento per il crimine compiuto: questo è l’Azerbaigian con il quale l’Ungheria è scesa a biechi patti, svendendosi per qualche titolo di stato.

Vergogna!

Il “Consiglio per la comunità armena di Roma” invita codesta Rappresentanza diplomatica a trasmettere alle istituzioni centrali ungheresi il fermo disappunto per quanto accaduto ed invita le stesse, come estremo ancorché ormai inutile gesto riparatore, a biasimare il presidente azero Aliyev per la grazia immediatamente concessa al criminale e al tempo stesso a formulare la più profonde scuse all’Armenia, al popolo armeno ed alla famiglia Margaryan.

La presente nota viene diffusa, per opportuna conoscenza, a mezzo comunicato stampa.

 

Distinti saluti

Consiglio per la comunità armena di Roma

www.comunitaarmena.it

Agenzia di stampa Panarmenian 31.08.12 (interruzione relazioni diplomatiche tra Armenia e Ungheria)

PanARMENIAN.Net – Armenian President Serzh Sargsyan convened an extraordinary meeting of diplomatic representatives of the countries and international organizations accredited to Yerevan following the extradition by Hungary and further pardon by the Azerbaijani leader of Armenian officer Gurgen Margaryan’s killer Ramil Safarov.

Addressing the meeting participants, President Sargsyan described Hungary’s act as unforgivable and declared that Yerevan severs diplomatic relations with Budapest.

“We have been closely following all the developments around that criminal. This issue has been discussed during each and every meeting with the President, Speaker of the Parliament, Foreign Minister and Ambassador of Hungary, and we have been assured on numerous occasions that such a transfer or a return of a criminal to Azerbaijan was excluded. We have received that same response to our requests during our contacts just a few days ago with the representatives of the Hungarian Foreign Ministry and Parliament. But as a result of perfidious developments the murderer has turned up in Baku and got released,” President Sargsyan said.

“With their joint actions the authorities of Hungary and Azerbaijan have opened the door for the recurrence of such crimes. With this decision they convey a clear message to the butchers. The slaughterers hereafter are well aware of impunity they can enjoy for the murder driven by ethnic or religious hatred,” he said.

“I officially announce that as of today we suspend diplomatic relations and all official contacts with Hungary.We expect a precise and unambiguous response by all our partners with regard to this incident.Anyone who tolerates this, will tomorrow be held responsible to history,” the President concluded.

 

Agenzia di stampa Panarmenian 31.08.12 (dubbi giuridici sulla grazia a Safarov)

PanARMENIAN.Net – Azerbaijani President Ilham Aliyev did not possess any legal right to pardon the Armenian officer’s murderer Ramil Safarov, an Azeri expert says.

According to professor Khanlar Alikperov, whose comments appeared on Contact.az website, in compliance with the article 82.3 of Azerbaijan’s criminal code, life sentence can be replaced by a 25-year prison term only.

“Thus, President Aliyev did not have the right to pardon a person who had been sentenced to life. The best what he could do for the convict is to cut the service term to 25 years,” Alikperov says.

 

Il MONDO 23.08.12

Ungheria/ Ipotesi che Azerbaigian acquisti 2-3 mld euro in bond

Lo afferma la stampa magiara

Roma, 23 ago. L’Azerbaigian starebbe pensando di acquistare titoli di stato dell’Ungheria per 2-3 miliardi di euro. Lo scrive il settimanale Figyelo, ripreso dal giornale
economico online Portfolio.hu.
Il giornale non spiega in quale valuta saranno denominati i bond, ma ipotizza che siano in manat, la valuta azera.
La transazione potrebbe avvenire prima che l’Ungheria chiuda un accordo con Fondo monetario internazionale (Fmi) e con l’Unione europea per un prestito da 15 miliardi di euro. Un’eventualità questa, che potrebbe rafforzare la posizione magiara nei negoziati per il prestito. Già a inizio agosto la stampa magiara aveva parlato della
possibilità di un investimento sui titoli ungheresi da parte dell’Azerbaigian o della Turchia.

 

Euronews 01.09.2012

Armenia sospende le relazioni diplomatiche con Ungheria 

Lo storico odio tra Azerbaijan e Armenia coinvolge anche l’Ungheria. A Yeravan, capitale dell’Armenia, si protesta all’esterno del consolato ungherese. La scelta di Budapest di permettere il rimpatrio di un ex ufficiale dell’Azerbaijan, condannato per l’omicidio di un militare armeno, ha provocato la sospensione delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi.

La storia risale al 2004, quando il luogotenete azero, Ramil Safarov, uccise Gurgen Markaryan durante un’esercitazione Nato in Ungheria. Condannato all’ergastolo dalla giustizia magiara nel 2006, pochi giorni fa è rientrato in patria, dove è stato graziato e accolto come un eroe.

Immediata la reazione dell’Armenia: il governo si è riunito d’urgenza per decretare la sospensione di ogni relazione con Budapest. La crisi diplomatica preoccupa anche gli Stati Uniti con il portavoce di Barak Obama che parla di inganno da parte di Baku, perché l’accordo con l’Ungheria prevedeva che l’ufficiale continuasse a scontare la sua pena.

Armenia e Azerbaijan sono in contrasto da decenni e, dopo il crollo dell’Unione Sovietica, si sono contesi il controllo del Nagorno Karabakh con una guerra che ha fatto 30mila morti.

http://it.euronews.com/2012/09/01/armenia-sospende-le-relazioni-diplomatiche-con-ungheria/