Venezia celebra la Giornata del Ricordo del Genocidio Armeno (Ilnuovoterraglio 16.04.24)

Venezia si erge come simbolo di memoria e impegno culturale nel ricordare il Genocidio Armeno, offrendo un omaggio commovente e significativo alle vittime e alla storia di questo tragico evento.

VENEZIA. Venezia, città di meraviglie e di storia millenaria, si è trasformata in un palcoscenico di commemorazione e impegno culturale in occasione della Giornata del Ricordo del Genocidio Armeno, celebrata il 24 aprile di ogni anno. Quest’anno, la terza edizione dell’evento è stata organizzata con cura dal Comune di Venezia e dall’Università Ca’ Foscari, in collaborazione con l’associazione Unione Armeni d’Italia, l’associazione civica Lido Pellestrina e l’associazione Voci di Carta.

L’atmosfera struggente e nostalgica, accompagnata dalle note di un flauto, ha trasportato i partecipanti in un viaggio attraverso le terre e le tradizioni del popolo armeno, ricordando le tribolazioni e le negazioni affrontate nel corso della storia. La cerimonia di apertura, tenutasi all’auditorium di Santa Margherita, ha visto la partecipazione di giovani studenti veneziani, ai quali è stato narrato il patimento di un popolo quasi annientato nel lontano 1915.

Davanti a una platea di giovani studenti della città è stato raccontato il patimento di un popolo quasi azzerato in un lontano 1915, mai percepito come così vicino, per l’odierna situazione di tensione internazionale. E’ stato il primo genocidio del XX secolo, il Grande male, ancor oggi non da tutti riconosciuto come tale.

“Il contributo di Venezia nel ricordare quanto accaduto 109 anni fa è grande proprio perché contribuisce a rompere il ‘silenzio’ che da allora ha sempre avvolto la triste storia armena”, ha detto Baycar Sivazliyan, Presidente dell’Unione armeni d’ Italia. “Fa onore a Venezia, seconda patria per molti armeni, ricordare e trasmettere a voi giovani la nostra storia. L’accoglienza di questa città ha contribuito notevolmente al seguente riconoscimento del Genocidio armeno. Io stesso, nato a Istanbul, ho conosciuto gli eventi del passato solo quando sono approdato a studiare in un collegio qui, in città. E solo dopo, la mia famiglia ha raccontato i patimenti affrontati”.

Un popolo sfortunato l’ha definito Aldo Ferrari, docente di Lingua e letteratura armena a Ca’ Foscari: “Un paese che a fine ‘800 stava per conoscere uno sviluppo economico e culturale simile a quello dei paesi europei, che l’avrebbe condotto all’indipendenza ma, invece di approdare a un “risorgimento”, ha presto conosciuto le stragi e poi il genocidio. E spiace oggi vedere che per il diritto internazionale non tutte le tragedie sono uguali”.

Tra gli appuntamenti, da oggi al 10 maggio, si segnala l’oramai classica visita guidata alla conoscenza dell’isola di San Lazzaro degli Armeni, previa iscrizione a: servizio.produzioni.culturali@comune.venezia.it. Fino ad esaurimento posti. E poi c’è la grande novità di quest’anno: il padiglione dell’Armenia della 60. Esposizione Internazionale d’Arte, ai Magazzini del sale. Prevista per sabato 20 aprile una visita guidata. Anche per questo evento, iscrizioni fino ad esaurimento posti e fino al 17 aprile: armen.yes@gmail.com. Domenica 21 aprile, invece, sono disponibili 30 posti per la visita guidata a Santa Croce degli Armeni. Info e prenotazioni: servizio.produzioni.culturali@comune.venezia.it

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