IMBERSAGO – fino al 17 marzo 2016 – Al via il percorso di conoscenza sul genocidio del popolo armeno del 1915.

CENTENARIO DEL GENOCIDIO DEL POPOLO ARMENO: MERCOLEDI’ 24 FEBBRAIO, ALLE ORE 21, SERATA PUBBLICA ALLA MEDIATECA COMUNALE DI IMBERSAGO CON LA PROIEZIONE DEL FILM DEI FRATELLI TAVIANI “LA MASSERIA DELLE ALLODOLE“. LA CITTADINANZA E’ INVITATA A PARTECIPARE

Al via il percorso di conoscenza sul genocidio del popolo armeno del 1915, promosso dall’Istituto scolastico comprensivo di Robbiate e dai Comuni di Robbiate, Imbersago, Paderno d’Adda e Verderio. La prima serata dei vari appuntamenti in programma si terrà mercoledì 24 febbraio, alle ore 21, alla Mediateca comunale di Imbersago (via Cavour, 6), con la proiezione del film dei fratelli Taviani “La masseria delle allodole, tratto dall’omonimo romanzo di Antonia Arslan. Introduce Ambrogio Valtolina.

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IVREA – 16 marzo 2016 – Armenia tra memoria e speranza

Armenia tra memoria e speranza

ore 15,00 – Lucia Mongiano, dirigente scolastica Liceo Classico e Internazionale Carlo Botta

ore 15,15 – Maurizio Redegoso Kharitian, violista

Padre Komitas: genio musicale e testimone del genocidio armeno

ore 15,35 – Guido Maria Guida, direttore Accademia Stefano Tempia

La musica come recupero della memoria e dialogo interculturale

ore 16,00 – Marco Maggi, docente di Storia e Filosofia, Liceo Carlo Botta

Armenia. Brevi cenni di una storia millenaria

ore 16,20 – Maurizio Redegoso Kharitian alla viola sulle immagini di Elio Ciol

ore 17,00 – Valeria Kochyian, docente conversatrice di lingua russa, Liceo Carlo Botta

Memorie familiari della diaspora armena

ore 17,20 – Giulio Castagnoli, compositore

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ROMA – 15 marzo 2016 – Dal Genocidio degli Armeni alle Persecuzioni di Oggi

Conferenza

Dal Genocidio degli Armeni alle Persecuzioni di Oggi

Centouno anni fa il genocidio degli armeni. Il 24 aprile 1915, infatti, iniziava il Metz Yeghern (Il Grande Male in lingua armena). I difficili conti con la memoria della Turchia di oggi e della comunità internazionale intera, la cui leadership è incapace di garantire i diritti fondamentali delle minoranze Cristiane che continuano attualmente a soffrire le persecuzioni per mano di estremisti violenti come ISI e altre fazioni.

Locandina

ROMA – 11 marzo 2016 – Il diritto alla Memoria l’autodeterminazione del popolo armeno…

CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
Via S. Francesco di Sales 5
11 marzo 2016 ore 17.00

IL DIRITTO ALLA MEMORIA
L’AUTODETERMINAZIONE DEL POPOLO ARMENO
TRA LOTTA E COSCIENZA NAZIONALE
relatori:
– dott. Emanuele Aliprandi direttore della rivista Akhtamar on line (Consiglio per la comunità armena di Roma)
– prof. Enrico Ferri professore di Filosofia del Diritto e di Storia dei Paesi islamici nell’Università Niccolò Cusano Roma
– arch. Garagin Gregorian (Karechin Cricorian) responsabile cultura Consiglio per la Comunità Armena di Roma

Riflessioni sul libro di Monte Melkonian “Right to struggle”

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La memoria del popolo armeno vista attraverso la lente di ingrandimento di alcuni passaggi storici: l’elaborazione interiore del lutto per il “Grande Male”, la (ri)scoperta di un diritto alla memoria, il processo di globalizzazione internazionale della questione, il negazionismo,  il progetto dello scontro come tentativo alternativo a un dialogo impossibile fino alla strenua difesa del territorio armeno.

Non un percorso didascalico sulla storia del genocidio armeno, ma il tentativo di capire come si sia sviluppata e rafforzata la memoria armena attraverso le generazioni.

>Locandina

Locandina casa memoria 11.02.16

ROMA – 06 marzo 2016 – “La Memoria del Bene: i Giusti dalla Shoah al Genocidio dei Tutsi in Rwanda”

In occasione della Giornata Europea dei Giusti, l’associazione Bene Rwanda Onlus e Gariwo la Foresta dei Giusti, organizzano l’evento “La Memoria del Bene: i Giusti dalla Shoah al Genocidio dei Tutsi in Rwanda” per ricordare gli uomini che si sono opposti al male nei momenti più bui dell’umanità, illuminando chiunque di noi di aver il coraggio di scegliere il bene salvando vite umani a rischio della propria .
Programma

ore 17.00 Introduzione, i Giusti e giusti della Shoah: Anna Foa, Prof.ssa di Storia Moderna Università Sapienza di Roma

ore 17.30 I giusti nel genocidio dei Tutsi del Rwanda: Yolande Mukagasana, sopravvissuta al genocidio, scrittrice, attivista per l’assistenza ai sopravvissuti

ore 18.00 Promuovere una legge per i Giusti: Milena Santerini , docente Università Cattolica di Milano, Deputata.

ore 18.30 Dai desaparecidos in argentina ai desaparecidos di oggi nel mediterraneo: Enrico Calamai

ore 19.00 Il Giardino dei Giusti a Roma: dott.ssa Cristina Maltese, Presidente del XII Municipio e Ziva Fischer Modiano Rappresentante dell’ADEIWIZO Associazione Donne Ebree d’Italia

Modera Françoise Kankindi, Presidente Bene Rwanda onlus

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ROMA – 04 marzo 2016 – Incontro sul Genocidio Armeno

Lieco Amaldi

A cent’anni dal primo genocidio del XX secolo

visione del film

“La Masseria delle Allodole”

segue

incontro con gli esponenti del Consiglio per la comunità armena di Roma.

VERONA – 03 marzo 2016 – Pomeriggio Caucaso

Giovedì 3 marzo 2016

ore 14.30 – Polo Zanotto, aula 2.4

prof. Aldo Ferrari (Ca’ Foscari, Venezia)

Quando il Caucaso incontrò la Russia

 


ore 17.30 – Libreria “Libre” (Via Scrimiari, 51b)

la prof.ssa Antonia Arslan e il prof. Aldo Ferrari presentano

Sogni di pietra di Akram Aylisli

Studenti, Dottorandi e Docenti sono invitati a partecipare

I Docenti di Letteratura Russa La Direttrice del Dipartimento

Prof. Stefano Aloe Prof.ssa Roberta Facchinetti

Dott. Daniele Artoni

Locandina

 

ROMA – 01 marzo 2016 – IX Edizione del riconoscimento giornalistico “Hrant Dink” ad Anna Mazzone e Franca Giansoldati

Il Consiglio per la comunità armena di Roma è lieto di annunciare che

il «Riconoscimento giornalistico italiano Hrant Dink per la libertà di informazione»,

giunto alla sua nona edizione, sarà conferito alle giornaliste

Anna Mazzone (Panorama, radio rai, freelance) e Franca Giansoldati (Il Messaggero)

La cerimonia di consegna del Riconoscimento è prevista per il

1 marzo 2016, alle ore 17.00,

presso

Biblioteca Rispoli – piazza Grazioli, 4.

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Il riconoscimento ha lo scopo di valorizzare l’opera dei giornalisti che non esitano a parlare di questioni “spinose” qual è per esempio quella del genocidio armeno. Un premio alla libertà di informazione, ma contestualmente, un premio al coraggio ed alla onestà intellettuale, Lo stesso coraggio che ha indotto valorosi uomini, come Hrant Dink, a non tacere.

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FIRENZE – Dal 16 al 28 febbraio 2016 – Spettacolo ” La Bastarda di Istanbul”

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ROMA – 26 febbraio 2016 – “Azerbaigian: la repressione invisibile”

Federazione Nazionale della Stampa Italiana

“Azerbaigian: la repressione invisibile”, il 26 febbraio incontro in Fnsi con Amnesty International Italia

Venerdì 26 febbraio la sala “Tobagi” della Fnsi ospita l’incontro “Azerbaigian: la repressione invisibile”. Organizzato insieme ad Amnesty International Italia, alla manifestazione saranno presenti Dinara Yunus, foglia di due dei più famosi dissidenti del Paese, il presidente Giulietti, Elena Gerebizza (dell’associazione Re: Common), Simone Zoppellaro (giornalista dell’Osservatorio Balcani e Caucaso) e Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia. Appuntamento in corso Vittorio Emanuele II, 349, a Roma, a partire dalle 17.

Venerdì 26 febbraio a Roma, presso la sede della Federazione Nazionale Stampa Italiana (corso Vittorio Emanuele II 349, dalle 17 alle 19), si svolgerà l’incontro “Azerbaigian: la repressione invisibile”, con la testimonianza di Dinara Yunus, foglia di due dei più famosi dissidenti del Paese, Leyla e Arif Yunus, entrambi scarcerati per motivi di salute.
All’incontro prenderanno anche parte Giuseppe Giulietti (presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana), Elena Gerebizza (Energy campaigner dell’associazione Re: Common), Simone Zoppellaro (giornalista dell’Osservatorio Balcani e Caucaso) e Riccardo Noury (portavoce di Amnesty International Italia).
«Amnesty International – scrive il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury – da tempo è preoccupata per il mancato rispetto delle autorità azere del loro obbligo internazionale di proteggere i diritti di libertà di espressione, associazione e riunione. Le voci di dissenso nel paese sono spesso oggetto di accuse penali inventate, aggressioni fisiche, molestie, ricatti e altre rappresaglie da parte delle autorità e dei gruppi ad esse associati. Le forze dell’ordine utilizzano regolarmente ed impunemente la tortura e altri maltrattamenti contro gli attivisti della società civile detenuti».
Sono almeno 18 le persone in Azerbaigian che Amnesty International riconosce come “prigionieri di coscienza”, in carcere solo per aver pacificamente esercitato i loro diritti alla libertà di espressione.

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