Il Messaggero: Continua la botta e risposta con l’ambasciatore turco in Italia

Lo scorso 11 luglio 2018, L’Ambasciatore turco in Italia, aveva replicato, sempre sul quotidiano il Messaggero,  all’ultima lettera dell’Ambasciatrice Baghdassarian, ribadendo ancora una volta le tesi negazioniste della Turchia. In data 17 luglio 2018 il Messaggero ha pubblicato la risposta del “Consiglio per la comunità armena di Roma” che ripotiamo di seguito, insieme alla lettera del diplomatico turco in Italia.

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La questione armena controversia senza fine

Nevart Cricorian*

Atteso che il dibattito sul genocidio armeno prosegue con un nuovo intervento dell’ ambasciatore turco Murat Selim Esenli, riteniamo doverosa una nostra ulteriore puntualizzazione sul tema. Come armeni, come cittadini italiani di origine armena, non possiamo che essere avviliti e indignati per il fatto che a oltre un secolo dalla tragedia armena (il Grande male), gli attuali eredi dell’ impero ottomano ancora perseguano una politica armenofoba e negazionista. Qui in discussione, si badi bene, non c’ è tanto o soltanto il termine genocidio: ancora oggi infatti in Turchia lo Stato tende ad escludere o minimizzare le persecuzioni degli armeni, la deportazione e la morte di centinaia di migliaia di nostri compatrioti. Per decenni il governo turco ha perfino negato l’ esistenza stessa degli armeni e di conseguenza della questione armena; poi, a fronte dell’ evidenza dei fatti, la popolazione armena è stata classificata alla stregua di un nemico interno (in piena guerra mondiale) conferendo implicitamente una sorta di legittimità giuridica e morale al suo annientamento. Il rappresentante diplomatico di Ankara tenta di presentare come verità alcune tesi negazioniste e non esita a richiamare a testimonianza uno storico come Bernard Lewis che negli anni novanta fu condannato dalla Corte di appello di Parigi proprio per la sua visione negazionista della storia. Per quanto riguarda gli archivi ottomani ci limitiamo a riportare un dispaccio datato 1° dicembre 1915 del Ministro dell’ Interno Talaat Pasha nel quale viene riportato quanto segue: Senza ascoltare nessuna delle loro ragioni, rimuoverli immediatamente, donne, bambini, chiunque essi siano, anche se sono incapaci di muoversi Perché, invece di misure indirette di sterminio usate in altri luoghi, come severità, furia, difficoltà di viaggio, miseria, possono essere usate misure più dirette da voi, perciò lavorate con entusiasmo… Il luogo di esilio di questa gente sediziosa è l’ annientamento. Ad avallare quanto sopra non possiamo che citare il Console Onorario d’ Italia a Trebisonda dell’ epoca Giacomo Gorrini che denunciò le persecuzioni subiti dagli armeni proprio sulle pagine di questo giornale il 25 agosto 1915 Per quanto riguarda l’ elenco dei Pasha e dei ricchi faccendieri armeni, l’ ambasciatore si è dimenticato di menzionare Krikor Zohrab, deputato armeno, che qualche giorno prima del 24 aprile 1915, data di inizio del genocidio armeno, si era recato dal suo amico Talaat Pasha, per chiedere spiegazioni in merito alle deportazioni e quest’ ultimo lo rassicurò che si trattava di notizie infondate salvo poi ordinare il suo assassinio insieme a tutti i notabili armeni, inclusi i Pasha, i ricchi banchieri ed i mercanti industriali armeni. Su una cosa ci troviamo d’ accordo con l’ ambasciatore turco, dobbiamo evitare di aiutare coloro che ricorrono al fanatismo, al rancore, all’ ostilità, distorcendo e manipolando la storia, anche se ci rendiamo conto che è un dato di fatto e gli interventi del diplomatico turco lo dimostrano chiaramente che nel 2018 la Turchia ha paura di affrontare il proprio passato, gioca intorno ai termini, semina informazioni false e/o distorte sull’ argomento, cita fonti inattendibili, manda in esilio i propri storici controcorrente come il prof Taner Akcam, incrimina giornalisti, scrittori e premi Nobel come lo scrittore Orhan Pamuk e la scrittrice Elif Shafak, mette al bando partiti politici, imbavaglia l’ informazione, licenzia decine di migliaia di funzionari statali e insegnanti in un clima sempre più cupo e drammaticamente sempre più simile a un secolo fa.

*Presidente del Consiglio per la comunità armena di Roma.


Lettera dell’Ambasciatore turco del 11.07.18

 

Cardinale Parolin striglia i negazionisti, il genocidio armeno del 1915 è un fatto storico (Il Messaggero 13.07.18)

Città del Vaticano – Se il governo turco, dopo 103 anni, si ostina a negare l’evidenza storica del genocidio armeno, il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, denuncia senza mezzi termini le responsabilità del governo ottomano dell’epoca responsabile del piano di sterminio della minoranza armena. In una lectio magistralis tenuta ad Aquileia (Udine), a cento
anni dalla conclusione della prima guerra mondiale, il cardinale parlando di quel periodo sottolinea di come il caos era riuscito a dissolvere “l’ordine internazionale centrato sull’Europa
senza riuscire a sostituirlo in maniera equa e duratura” ha affrontato la pagina più nera.

Quel conflitto mondiale ih reso possibile ciò che
 ancora ci riempie di orrore: «l’inizio delle stragi di massa, di
 cui rimase vittima allora la popolazione armena – in soccorso 
della quale si mosse allora quasi soltanto la Santa Sede – tanto
 da rendere indispensabile il conio di una parola fino a quel
 momento inesistente in tutti i vocabolari: la parola
 ’genocidio’, che oggi fa parte, purtroppo, del nostro linguaggio 
corrente».

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Venezia – Corso estivo intensivo di Lingua e Cultura Armena – Agosto 2018

COMUNICATO   STAMPA

 

CORSO  ESTIVO  INTENSIVO  DI  LINGUA  E  CULTURA  ARMENA

Agosto 2018

 

Il corso estivo intensivo di Lingua e Cultura Armena, promosso dall’Associazione culturale Padus-Araxes, in collaborazione con lo “Studium Generale Marcianum” di Venezia, si svolgerà dal 30 luglio al 14 agosto; gli esami avranno luogo il 14 agosto.

ARRIVI: 29 luglio; PARTENZE: 15 e 16 agosto.

 

Le domande di partecipazione devono essere indirizzate PERSONALMENTE e PER ISCRITTO, indicando un NUMERO DI TELEFONO e un indirizzo di POSTA ELETTRONICA. Il modulo da compilare si può scaricare dal sito: www.padus-araxes.com/SummerCourse/ApplicationForm.

PADUS-ARAXES Cultural Association | PADUS-ARAXES …

www.padus-araxes.com

Intensive Summer Course of Western Armenian Language with classes also for Eastern Armenian in the cradle of Armenian Renaissance

I candidati DEVONO essere maggiorenni.

 

Il corso è suddiviso in quattro livelli: dai principianti assoluti ai progrediti. Le lezioni si svolgono al mattino, dal lunedì al sabato, per cinque ore di frequenza giornaliera. LA FREQUENZA è obbligatoria. Alle lezioni si affiancano varie iniziative culturali e ricreative: visita guidata al monastero mechitarista di San Lazzaro e visita guidata all’antico quartiere armeno di Venezia; partecipazione alla S. Messa in rito armeno nella chiesa della S. Croce e alla S. Messa in occasione  della Festa dell’Assunta e della Benedizione dell’uva nella chiesa dell’Abbazia mechitarista di San Lazzaro; conferenze di ambito armenistico tenute da docenti universitari e specialisti della materia.

Saranno anche offerti, con accesso libero e in orario pomeridiano, CORSI di DUDUK, DANZA  ARMENA e CUCINA ARMENA.

 

ISCRIZIONE: 800 €  o l’equivalente in altre valute (65 ore di corso, attività culturali e ricreative, materiale didattico, sostegno extradidattico, esame e attestato finale). Di questa somma 500 € DEVONO ESSERE VERSATI IN ANTICIPO, dopo aver ricevuto la lettera di accettazione, ENTRO IL 28 FEBBRAIO (entro il 30 giugno, acconto di 550 €). Il saldo DOVRA’ ESSERE VERSATO PRIMA DELL’ARRIVO CON BONIFICO BANCARIO oppure IL GIORNO DELL’ARRIVO IN CONTANTI, pena di non poter accedere all’alloggio. La somma versata NON SARA’ RESTITUITA per nessun motivo. Viene applicata una riduzione del 10% a coloro che hanno già seguito il corso, per almeno due estati e con esito positivo all’esame finale, oltre che ai loro parenti prossimi (genitori, fratelli, marito, moglie). Si prega di contattare la sig.ra Daniela Reato per le coordinate bancarie dell’Associazione (daniela@padus-araxes.com). Eventuali commissioni bancarie saranno completamente a carico del partecipante.

 

COSTO SOGGIORNO (dal 29 luglio al 16 agosto): 910 € per stanza singola (AC, WI-FI, bagno privato, cucina in comune, frigorifero, asciugacapelli, lenzuola e asciugamani); 790 € per stanza doppia, a persona (AC, WI-FI, bagno privato, angolo cottura in camera o in comune, frigorifero, asciugacapelli). Non sono possibili conteggi giornalieri durante questo periodo. Coloro che desiderano arrivare prima o partire dopo le date fissate, devono provvedere personalmente a trovarsi una stanza  per quei giorni.

 

BORSE DI STUDIO: l’Associazione mette a disposizione un numero limitato di borse di studio, parziali o totali, su decisione del comitato scientifico e direttivo del Corso. Si prega di inviare le candidature con CV, lettera di motivazione e lettera di presentazione all’att. del Direttore: zkybhs@gmail.com e del Vicedirettore: benedettacon@gmail.com. In alternativa, si prega di valutare di inviare richiesta di sostegno finanziario alla Fondazione Calouste Gulbenkian, la quale mette a disposizione delle borse di studio per il Corso (https://gulbenkian.pt/en/grants-gulbenkian/).

 

Per qualsiasi INFORMAZIONE, inviate un’e-mail a: daniela@padus-araxes.com, in cc: benedettacon@gmail.com.  Nei casi urgenti, potete chiamare il lunedì e giovedì mattina, dalle 10.30 alle 13.00 il cellulare n° + 39.347.4562981 (Daniela) e nei giorni di martedì, mercoledì e venerdì, alla sera, dalle 20.00 alle 22.00 oppure il cellulare n° + 39.349.0986027 (Benedetta). In caso di assenza, lasciate un messaggio in segreteria, indicando nome e numero di telefono.

 

Novità in libreria: Tè ai fornelli. Di Pietro Semino (con capitolo dedicato al tè armeno)

Tutti beviamo tè. Freddo, caldo, con latte o limone, sfuso o in bustina. Cos’altro c’è da sapere sulla bevanda più diffusa al mondo? Questo libro ci racconta una storia che viene da lontano. Ogni varietà ha le sue proprietà e un gusto tutto particolare, e richiede una preparazione diversa. Ma c’è di più: il tè è ormai uscito dalle vecchie pasticcerie per entrare nelle cucine più blasonate del mondo come ingrediente inedito di ricette dolci e salate. Sperimentato ai fornelli, degustato in tazza o bevuto in originali sostituzioni del vino o dell’acqua (come i cocktail-infusi di matrice USA o bevuto in alternativa a un brandy da meditazione), conoscere il tè è intraprendere un viaggio nel gusto e nella memoria. All’insegna della creatività, il libro guiderà l’estimatore a un nuovo buon gusto attraverso tipi, benefici, nomi e parole del tè, preparazioni e ricette dall’antipasto al dessert. Da provare.

 

28 maggio 1918- 28 maggio 2018 – VIVA LA PRIMA REPUBBLICA ARMENA

FESTA DELLA PRIMA REPUBBLICA ARMENA

28 maggio 1918- 28 maggio 2018

Ricorre oggi il centesimo anniversario della nascita della Prima repubblica di Armenia. Quanto accadde a cavallo tra il secondo e il terzo decennio del secolo scorso non va inquadrato come mero fatto storico e trattato didascalicamente al pari di tanti altri.

La Prima repubblica armena, la repubblica democratica di Armenia del 1918, ha rappresentato il risveglio della coscienza nazionale ancora tramortita dall’orrore del genocidio, il disperato e riuscito tentativo di resistere all’annientamento finale. Essa è stata la madre delle successive statualità armene dopo l’esperienza sovietica, l’embrione da cui settanta anni più tardi ha preso vita la Seconda e indipendente repubblica.

L’esempio dei valorosi che combatteremo per salvare l’identità nazionale minacciata è stato seguito qualche decennio più tardi dai partigiani che sui monti dell’Artsakh hanno conquistato e difeso la propria libertà. Prima contro i turchi, poi contro gli azeri. Stesse battaglie, stesso destino. Non dimentichiamo mai come sono stati vissuti quei giorni, nel 1918 come nel 1988, e quanti pericoli ancora gravitino intorno ai piccoli Stati armeni contemporanei.

La vivacità culturale e politica che si respira oggi a Yerevan e Stepanakert non deve far mai abbassare la guardia: oltre il filo spinato, potenti e agguerriti eserciti nemici cercano di cogliere al volo l’eventuale opportunità di completare il lavoro che non riuscirono a fare a Sardarapat allorché vennero sconfitti dagli eroici combattenti armeni.

Nella Turchia sempre più autoritaria persino un membro del Parlamento (Garo Paylan) viene messo sotto accusa con il famigerato articolo 301 del c.p. per aver pubblicamente pronunciato la parola “genocidio”; in Azerbaigian, un Aliyev fuori controllo tuona quasi quotidianamente minacce di invasioni e di conquiste… Guai ad abbassare la guardia! Guai a celebrare i nostri eroi del 1918 e dimenticare i piccoli grandi eroi che, cento anni dopo, difendono quei confini così duramente conquistati!

Dieci, CENTO, mille anni di grande storia armena.

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Viva l’Armenia, libera, indipendente e prospera. 

Vivano gli Armeni,

figli di un popolo che sa sempre rinascere dopo ogni evento avverso.

Genocidio 1915 – Lettera dell’Ambasciatore turco al Messaggero e la replica del Consiglio per la comunità armena di Roma

LIDO DI VENEZIA- Fino al 22 ottobre – L’Armenia, gli armeni e la Serenissima, la cultura di un popolo in esilio.

Ciclo di incontri su diversi aspetti della cultura armena che si svolgeranno a Venezia – Lido

VENEZIA – Aprile/Maggio 2018 – Quarto Seminario sull’Arte Armena

Università Ca’ Foscari Venezia

Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea

Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali

ASIAC

Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena

 

Quarto Seminario sull’Arte Armena

a cura di Aldo Ferrari, Stefano Riccioni e Marco Ruffilli

aprile-maggio 2018

 

Giovedì 12 aprile ore 15.45 – 17.15

Aula 4 Rio Nuovo, Calle Larga Ca’ Foscari, Dorsoduro 3861, Venezia

Aldo Ferrari

La città perduta. Immagini della vecchia Erevan

 

Giovedì 19 aprile ore 15.45 – 17.15

Aula 4 Rio Nuovo, Calle Larga Ca’ Foscari, Dorsoduro 3861, Venezia

Marco Ruffilli

Gli Armeni e il culto delle immagini. Un’introduzione, con alcuni casi esemplari

 

Giovedì 3 maggio ore 15.45 – 17.15

Aula 4 Rio Nuovo, Calle Larga Ca’ Foscari, Dorsoduro 3861, Venezia

Stefano Riccioni

Arte e cultura armena nelle pagine dell’“Historia Imperii Mediterranei”

 

Martedì 8 maggio ore 15.45 – 17.15

Aula 4 Rio Nuovo, Calle Larga Ca’ Foscari, Dorsoduro 3861, Venezia

Ivan Foletti

Armenia o Mediterraneo? Tra storiografia immagini e architettura

 

Giovedì 17 maggio ore 15.45 – 17.15

Aula 4 Rio Nuovo, Calle Larga Ca’ Foscari, Dorsoduro 3861, Venezia

Ara Zarian

Recupero e restauro conservativo di cicli affrescati in chiese armene

 

Giovedì 24 maggio ore 15.45 – 17.15

Aula 4 Rio Nuovo, Calle Larga Ca’ Foscari, Dorsoduro 3861, Venezia

Benedetta Contin

La Grande Armenia nella descrizione archeologica ed etnografica dei Padri Mechitaristi di Venezia

 

Giovedì 31 maggio ore 15.45 – 17.15

Aula 4 Rio Nuovo, Calle Larga Ca’ Foscari, Dorsoduro 3861, Venezia

Alessia Boschis

Un manoscritto armeno a Chantilly. Considerazioni sulle miniature del ms. 14 (1353)

103 anniversario del Genocidio degli Armeni – 24 aprile – Eventi e iniziative in Italia

Commemorazione Genocidio Armeno  – Torna la campagna  “Una Tragedia che non ha parole…”

In occasione della Giornata della Memoria Armena (24 aprile) il «Consiglio per la comunità armena di Roma» ha riproposto  la campagna di sensibilizzazione “Una tragedia che non ha parole”, con l’intento non solo di informare l’opinione pubblica su quanto accaduto 103 anni fa, ma anche di denunciare quanto sta accadendo in questi giorni, sotto gli occhi di tutti, negli stessi luoghi e con gli stessi attori di allora.

Si tratta di uno spot della durata di quindici secondi che verrà proiettato a rotazione sul circuito video della metropolitana e degli autobus di Roma.
“Una tragedia che non ha parole” è anche una denuncia al perdurante negazionismo turco e all’atteggiamento di complice silenzio di molte diplomazie che sacrificano la tragedia armena ed altre tragedie sull’altare degli interessi economici e delle convenienze politiche.

Il Consiglio per la comunità armena, da sempre in prima linea nella lotta contro la negazione e l’oblio, auspica che anche quest’anno la campagna abbia il successo degli anni passati e sempre più voci si uniscano alla voce negata del milione e mezzo di martiri Armeni per far si che verità e giustizia non tramontino mai.

Vai sulla pagina web  e guarda lo spot


EVENTI 24 aprile –  EVENTI 24 aprile – EVENTI 24 aprile 


ROMA 24 aprile 2018

  • Veglia di commemorazione e  Preghiera
    Lunedì 23 Aprile 2018 – Ore 19:00
    Chiesa Armena di San Nicola da Tolentino
  • Santa Messa e Preghiera
    Martedì 24 Aprile 2018 – Ore 18:00
    Chiesa Armena di San Nicola da Tolentino

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  • Ore 15.30 Sit-in a Castel Sant’Angelo con sfilata di abiti tradizionali armeni – (Organizzato a cura dell’ARGA -Associazione per il riconoscimento del Genocidio Armeno)

 

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  • Ore 20.00  Anteprima italiana del film THE PROMISE
    presso il Cinema Quattro Fontane (via delle Quattro Fontane 23, 00184 Roma) regia di Terry Georgecon Christian Bale, Oscar Isaac, Charlotte Le Bon – versione originale con sottotitoli in italiano
    Ingresso libero fino a esaurimento posti
  • 23.04.2017 – L’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia desidera informare che la proiezione del film THE PROMISE – prevista per martedì 24 aprile alle ore 20.00 al Cinema Quattro Fontane (via delle Quattro Fontane, 23 – 00184 Roma) in occasione del 103° anniversario del Genocidio degli Armeni – è stata rinviata per motivi tecnici. La proiezione sarà recuperata in data da destinarsi.

MILANO 24 aprile 2018

  • ore 11.00 presso la Chiesa Apostolica Armena di via Jommelli 30.SS MESSA dedicata ai Martiri del Genocidio in presenza di Sua Eminenza l’Arcivescovo di Milano Mons Mario Delpini
  • alle ore 15.00  preghiera e  benedizione presso il Khachkar eretto presso i giardini retrostanti la Basilica di Sant’Ambrogio
  • ore 19.30 presso la sala delle cerimonie di via jommelli 30 verrà proiettato il film “The Cut- il padre- seguirà un rinfresco

PADOVA 24 aprile 2018

  • ore 9.30 – Chiesa di Sant’Andrea, vicolo Sant’Andrea
    Liturgia in rito armeno in memoria dei martiri del Genocidio degli Armeni, officiata dai Padri della Congregazione Mechitarista di San Lazzaro degli Armeni – Venezia
  • ore 11.00 Cerimonia commemorativa a Palazzo Moroni, via VIII febbraio
  • Deposizione di una corona di alloro, presso il bassorilievo in bronzo, a ricordo dei martiri del genocidio armeno.
    Interventi:

    • Sergio Giordani, sindaco di Padova
    • Vahé Moumdjian, rappresentante della Comunità Armena e dell’associazione Italiarmenia
    • padre Grigorian Zakevos, Congregazione Mechitarista dell’isola di San Lazzaro degli Armeni (Venezia)

    a seguire, musiche armene eseguite dal Maestro Aram Ipekdjian – Con la partecipazione degli studenti della scuola secondaria di I grado “G. Mameli” di Padov

  • ore 12.45, via G. Boccaccio – Terranegra (Padova) – Visita al Giardino dei Giusti del Mondo, per ricordare in particolare i Giusti per gli Armeni

Per ulteriori info clicca QUI


BARI 20 aprile 2018

 Presentazione del libro “ Il Genocidio armeno 1915 nel pensiero degli Intellettuali arabi siriani” di Nora Arissian


MILANO 21 aprile 2018


NAPOLI 22  aprile 2018

 Atto di commemorazione del 103 anniversario del Genocidio Armeno


PERUGIA 23 aprile 2018

Conferenza di Letizia Leonardi su “Mayrig”


FRANCAVILLA FONTANA 23 aprile 2018

Presentazione del libro “ Il Genocidio armeno 1915 nel pensiero degli Intellettuali arabi siriani” di Nora Arissian


CAMPONOGARA 26 aprile 2018

Istituto Gramsci e comune di Camponogara in memoria del genocidio armeno