My Bad Love Story, mostra della giovane artista Liana Ghukasyan (Mam-e.it 25.10.17)

My Bad Love Story è una mostra di una giovanissima artista armena nata nel 1986 in Germania da trasferita a soli 2 anni nel villaggio natale della famiglia nell’Armenia dell’Est in vista del confine e dei carri armati dell’Azerbaigian.

Un origine e una infanzia che hanno fortemente condizionato il modo di esprimersi con un imprinting nel quale sono presenti il villaggio, la casa di famiglia, il padre, il nonno e tutte le tradizioni e la storia stessa degli Armeni.

Legatissima al padre, ex militare russo, dal quale ha preso tratti netti e a volte duri come la realtà nella quale è cresciuta ha iniziato a riversare nei sui disegni e dipinti i suoi stati d’animo dopo la separazione dei genitori e ancor di più dopo la scomparsa del padre.

Milanese di “adozione” ha studiato alla Accademia delle Belle Arti di Brera arti  visive e pittura dal 2008/2014 e prima ancora si è diplomata in pittura al Collegio di Belle Arti di P. Terlemezyan città Yerevan, Armenia

Nelle sue opere c’è la tragedia Armena, una vita dura ma in costante movimento come lei stessa che l’ha portata a cercare nei disegni un modo per esprimere i propri sentimenti anche intimi in modo istintivo, crudo ma vero.

Da autentica Armena ha girato mezzo mondo per poter esporre le proprie opere arricchendo di volta in volta il suo bagaglio culturale staccandosi progressivamente dal clichè di “artista Armena”. Ha esposto in Romania, Lituania, Grecia, Spagna e persino in Korea. Molte le sue personali in Italia.

Le sue non son opere facili ed immediate ed alcune sono pugni nello stomaco che colpiscono in profondità ma val la pena seguirla nel suo percorso.

Una particolarità, la carta sulla quale vengono disegnati i soggetti è autoprodotta da Liana che sceglie volta per volta anche il colore che fa da sfondo al soggetto. Ecco un anteprima delle opera in mostra

La mostra, a cura della Famiglia Margini, si aprirà alle 18.00 presso Theartland alla Fabbrica del Vapore in via Procaccini 4, Milano. L’artista sarà presente.

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‘Storie di speranza dall’Armenia alla Maremma’ (Maremmanews 25.10.17)

Per la Settimana della Bellezza incontro con lo storico Franco Cardini e la scrittrice Antonia Arslan.

Grosseto: Uno dei più apprezzati e conosciuti storici del nostro Paese e una scrittrice la cui storia familiare è indissolubilmente intrecciata con l’Armenia e la tragedia del genocidio del suo popolo.
Franco Cardini e Antonia Arslan saranno gli ospiti della Settimana della Bellezza che animeranno la giornata di giovedi 26 ottobre.
Due i momenti previsti: al mattino al teatro degli Industri incontreranno gli studenti delle scuole superiori (in due turni: il primo alle 9.30, il secondo alle 11.30), mentre nel pomeriggio, alle 18, parteciperanno all’incontro pubblico nella sala Friuli.
Tema della giornata: “Storie di speranza, dall’Armenia alla Maremma”.

Franco Cardini, 77 anni, fiorentino, storico, saggista e blogger, ha insegnato nelle Università di Firenze, Bari, Parigi, Stati Uniti, Berlino, alla Lateranense, ha ricoperto incarichi in numerosi organismi culturali, consulente Rai, è autore di saggi storici e collaboratore del quotidiano Avvenire e di Luoghi dell’Infinito.

Antonia Arslan, padovana, è scrittrice e saggista di origine armena. Laureata in archeologia, è stata docente all’Università di Padova. Autrice di saggi sulla narrativa popolare e d’appendice e sulla galassia delle scrittrici italiane, ha dato voce alla sua identità armena traducendo alcune raccolte del poeta Daniel Varujan. Ha curato anche un libretto divulgativo sul genocidio armeno: “Metz Yeghern, il genocidio degli armeni” di Claude Mutafian e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiati in Italia.

La giornata si concluderà al teatro degli Industri col concerto, alle 21, del Sisters & Brothers gospel choir ensemble, per dire la speranza attraverso il canto che trae origine dagli spiritual (ingresso libero fino ad esaurimento posti)

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Franco Cardini e Antonia Arslan giovedi 26 ottobre alla Settimana della Bellezza (diocesigrosseto.it 25.10.17)

Incontro con gli studenti agli Industri e incontro pubblico in sala Friuli (ore 18) per parlare di storie di speranza dall’Armenia alla Maremma

Uno dei più apprezzati e conosciuti storici del nostro Paese e una scrittrice la cui storia familiare è indissolubilmente intrecciata con l’Armenia e la tragedia del genocidio del suo popolo.

Franco Cardini e Antonia Arslan saranno gli ospiti della Settimana della Bellezza che animeranno la giornata di giovedi 26 ottobre.

Due i momenti previsti: al mattino al teatro degli Industri incontreranno gli studenti delle scuole superiori (in due turni: il primo alle 9.30, il secondo alle 11.30), mentre nel pomeriggio, alle 18, parteciperanno all’incontro pubblico nella sala Friuli.

Tema della giornata: “Storie di speranza, dall’Armenia alla Maremma”.

Franco Cardini, 77 anni, fiorentino, storico, saggista e blogger, ha insegnato nelle Università di Firenze, Bari, Parigi, Stati Uniti, Berlino, alla Lateranense, ha ricoperto incarichi in numerosi organismi culturali, consulente Rai, è autore di saggi storici e collaboratore del quotidiano Avvenire e di Luoghi dell’Infinito.

Antonia Arslan, padovana, è scrittrice e saggista di origine armena. Laureata in archeologia, è stata docente all’Università di Padova. Autrice di saggi sulla narrativa popolare e d’appendice e sulla galassia delle scrittrici italiane, ha dato voce alla sua identità armena traducendo alcune raccolte del poeta Daniel Varujan. Ha curato anche un libretto divulgativo sul genocidio armeno: “Metz Yeghern, il genocidio degli armeni” di Claude Mutafian e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiati in Italia.

La giornata si concluderà al teatro degli Industri col concerto, alle 21, del Sisters & Brothers gospel choir ensemble, per dire la speranza attraverso il canto che trae origine dagli spiritual (ingresso libero fino ad esaurimento posti)

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Energia: russa Gazprom nel 2018 manterrà invariati i prezzi del gas per l’Armenia (Agenzianova.it 25.10.17)

Erevan, 25 ott 10:08 – (Agenzia Nova) – La compagnia statale russa Gazprom nel 2018 non aumenterà il prezzo delle forniture di gas destinate all’Armenia, mantenendole ai livelli attuali di 150 dollari per mille metri cubi. Lo ha dichiarato ai giornalisti l’amministratore delegato, Aleksej Miller, al termine dei colloqui con alcuni rappresentanti armeni nel quadro della visita ufficiale del primo ministro Dmitrij Medvedev a Erevan. “Nel corso dei colloqui si è discusso delle condizioni per le forniture di gas per il 2018 e abbiamo deciso che le condizioni delle tariffe resteranno invariate per l’Armenia nel 2018. Ciò significa che il prezzo del gas russo per l’Armenia sarà di 150 dollari per mille metri cubi”, ha dichiarato Miller, ricordando che Gazprom-Armenia, controllata al cento per cento dalla società capogruppo russa, è pienamente responsabile delle forniture destinate al paese caucasico. (Res)

Armenia-Messico: delegazione parlamentare messicana visita regione di Artsakh (Agenzianova 24.10.17)

Erevan, 24 ott 10:52 – (Agenzia Nova) – Una delegazione parlamentare messicana si è recata nella regione di Artsakh, l’area dell’autoproclamata repubblica del Nagorno-Karabakh (non riconosciuta dalla comunità internazionale). La delegazione, secondo quanto riferito dall’ufficio stampa del parlamento armeno, era composta da Blanca Margarita Cuata Dominguez, Maria Cristina Teresa Garcia Bravo e Carlos Hernandez. Accompagnati dal vicepresidente del parlamento di Erevan, i delegati messicani hanno visitato il memoriale di Stepanakert e deposto una corona di fiori dedicata ai martiri armeni. Ieri Sharmazanov ha ricevuto la delegazione a Erevan. La visita è stata organizzata in concomitanza con il 25mo anniversario dall’inizio delle relazioni diplomatiche bilaterali. Discutendo dei rapporti fra Armenia e Messico, Sharmazanov ha espresso la fiducia sul fatto che i lavori del gruppo parlamentare d’amicizia aprirà una nuova pagina e favorirà lo sviluppo delle relazioni ad alto livello in termini politico, economico e in altre sfere. (segue) (Res)

Armenia ha concesso asilo a decine di migliaia di profughi dalla Siria (Sputniknews 24.10.17)

L’Armenia ha concesso asilo a più di 22mila profughi provenienti dalla Siria dall’inizio del conflitto nel Paese mediorientale: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Eduard Nalbandian alla conferenza di Palermo dell’OSCE sul problema immigrazione.

La comunità armena in Siria era considerata una delle più numerose prima dell’inizio del conflitto nel Paese e contava su circa 110mila persone.

Dopo lo scoppio del conflitto siriano, secondo diverse stime, più di 90mila armeni hanno lasciato la Siria.

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Iialia -Armenia: Al Senatore Di Biagio onorificenza Mkhitar Gosh (Adnkronos 23.10.17)

Roma, 23 ott. (AdnKronos) – “Il conferimento dell’onorificenza Mkhitar Gosh da parte del Presidente della Repubblica armeno rappresenta per me occasione di sincero orgoglio in ragione delle attività da me svolte a sostegno delle verità storiche e della vicinanza e condivisione di valori e di progetti con il popolo armeno”. Lo afferma il senatore di Alternativa popolare-Centristi per l’Europa Aldo Di Biagio.”Il carattere autorevole dell’onorificenza tra le più significative in Armenia, rappresenta -aggiunge- l’espressione di un percorso di mutuo rispetto, amicizia ed impegno che sono certo, facendomene garante, possa condurre ad approdare a risultati condivisi sempre nella prospettiva di un rinnovato rafforzamento delle relazioni bilaterali tra l’Italia e l’Armenia”.


ITALIANI ALL’ESTERO – ARMENIA – SEN. DI BIAGIO (AP-CE): “CONFERITAMI ONORIFICENZA MKHITAR GOSH DAL PRESIDENTE SARGSYAN”

(2017-10-23)

Il Sen. Aldo Di Biagio ha annunciato oggi il conferimento dell’onorificenza Mkhitar Gosh da parte del Presidente della Repubblica Armeno.

“L’onorificenza Mkhitar Gosh rappresenta per me occasione di sincero orgoglio in ragione delle attività da me svolte a sostegno delle verità storiche e della vicinanza e condivisione di valori e di progetti con il popolo Armeno.

Il carattere autorevole dell’onorificenza tra le più significative in Armenia, rappresenta l’espressione di un percorso di mutuo rispetto, amicizia ed impegno che sono certo, facendomene garante, possa condurre ad approdare a risultati condivisi sempre nella prospettiva di un rinnovato rafforzamento delle relazioni bilaterali tra l’Italia e l’Armenia.” ha dichiarato il Sen. Di Biagio.(23/10/2017-ITL/ITNET)

Libri: presentazione ‘Nor Arax’, la Storia del Villaggio Armeno di Bari (Giornale di Puglia 23.10.17)

BARI – A Bari il 27 ottobre 2017 alle ore 18.00, presso la Sala Massari del Palazzo di Città sarà presentato il volume di Emilia Ashkhen de Tommasi dal titolo “Nor Arax” la Storia del Villaggio Armeno di Bari (LB edizioni, 2017 pp.120, euro 10,00). L’evento è realizzato dalla casa editrice LB edizioni e vi prenderanno parte l’autrice Emilia Ashkhen de Tommasi insieme a Rupen Timurian, decano degli Armeni di Bari e la giornalista Rosalia Chiarappa membro del Centro Studi Studi Hrand Nazariantz di Bari, in veste di moderatrice.

Nagorno-Karabakh: segretario generale Onu soddisfatto per incontro di ieri fra presidenti armeno e azero (Agenzia nova 17.10.17)

New York, 17 ott 10:43 – (Agenzia Nova) – Alla riunione di ieri hanno partecipato anche i capi delle diplomazie dei due paesi, l’armeno Edward Nalbandian e l’azero Elmar Mammadyarov, insieme ai copresidenti del Gruppo di Minsk Stephane Visconti, Igor Popov e Andrew Schofer e il rappresentante personale del presidente dell’Osce, Andrzej Kasprzyk. L’incontro, stando alla dichiarazione ufficiale pubblicata ieri, si è svolto in un’atmosfera costruttiva. I copresidenti hanno espresso la loro soddisfazione per questi colloqui diretti, che si svolgono dopo un lungo periodo di tempo”, prosegue la nota, secondo cui nel prossimo futuro verrà organizzata una riunione di lavoro fra i ministri degli Esteri. Il conflitto tra Armenia e Azerbaigian per l’area contesa del Nagorno-Karabakh è iniziato nel febbraio 1988, quando la regione autonoma del Nagorno-Karabakh ha chiesto il trasferimento dalla Repubblica sovietica dell’Azerbaigian a quella armena. Nel settembre 1991, a Stepanakert – autoproclamata capitale – è stata annunciata la costituzione della Repubblica del Nagorno-Karabakh.

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Armenia, una campagna contro la violenza sui bambini (Osservatorio Balcani e Caucaso 16.10.17)

Cinque anni di iniziative per ridurre, in Armenia, la violenza subita dai bambini. Le ong del paese lanciano una campagna sui diritti dell’infanzia. Una rassegna

16/10/2017 –  Ani Chitemyan

Le principali organizzazioni per la protezione dei bambini in Armenia hanno recentemente unito le loro forze per lanciare una delle più grandi iniziative per mettere fine alla violenza contro i bambini. “Condividi l’amore, non la violenza” è una campagna pubblica della durata di cinque anni che punta a ridurre la violenza contro i bambini a casa, a scuola e ovunque possa manifestarsi.

Secondo un recente sondaggio di World Vision Armenia, il 39,7 % dei genitori del paese usa la violenza fisica come mezzo per punire i propri figli. Dati confermati da un recente sondaggio sulla demografia e sulla salute, realizzato nel 2016 dal Servizio nazionale di statistiche e dal ministero della Salute dell’Armenia che mostra che “sette bambini su dieci da 1 a 14 anni sono stati esposti a punizioni psicologiche o corporali nei 30 giorni precedenti all’indagine”. Secondo questo sondaggio, l’aggressione psicologica è più prevalente della violenza fisica: più di due bambini su tre (65%) sono stati esposti a violenza psicologica, mentre il 38% sono stati vittime di una forma di punizione corporale.

I numeri riflettono norme e comportamenti che sono prevalenti in Armenia, dove i genitori credono che la punizione corporale assicurerà che i loro bambini si comporteranno bene, saranno obbedienti e andranno bene a scuola. Sono molti gli armeni a credere nelle parole di una vecchia canzone popolare che dice “Colui che non è mai stato sculacciato da sua madre, è stato cresciuto da orfano”.

E’ un problema reale

“In Armenia, il più importante passo avanti per aver successo con la nostra campagna è far accettare alla popolazione e ai politici che questo è un problema reale,” ha sottolineato Zhirayr Edilyan, direttore di World Vision Armenia. La campagna punta ad una riforma della legislazione esistente, per assicurare l’effettività di un sistema di protezione dei bambini e per la creazione di servizi d riabilitazione per i bambini esposti a violenza. Le Ong promotrici mirano anche a rafforzare la collaborazione con le istituzioni statali preposte e con la polizia e al coinvolgimento della comunità dei donatori e del settore imprenditoriale in modo che le aziende includano la lotta alla violenza contro i bambini tra le priorità dei loro programmi di responsabilità sociale d’impresa.

In occasione dell’evento lancio della campagna, il 26 settembre scorso, Nelly Duryan, dirigente della polizia armena, ha dichiarato che quello avviato è un processo davvero importante e che “la cooperazione con il governo è cruciale perché si possa arrivare a risultati concreti alla fine di questa campagna”.

Il vice-ministro della Giustizia armeno, Souren Krmoyan, le ha fatto eco: “Il ministero della Giustizia, dando priorità alla protezione dei diritti dei bambini e alla prevenzione della violenza contro i bambini, è pronto a cooperare e sostenere le iniziative di protezione dei diritti dei bambini”. Souren Krmoyan ha anche annunciato che il governo armeno è interessato a prendere parte alla Cooperazione globale per la fine della violenza contro i bambini . Per questo obiettivo, il governo cercherà il sostegno delle organizzazioni di società civile nazionali ed internazionali, in modo che l’Armenia possa con successo diventare uno dei leader di questo movimento globale.

Una campagna popolare

Rilevante è anche che questa iniziativa è una delle prime in Armenia che parte collaborando in modo molto attivo con varie testate giornalistiche (TV, radio e media online) e gli stessi bambini sono stati coinvolti nella progettazione delle attività della campagna. “Volevamo evitare la classica campagna da ONG, dove tutte le decisioni sono prese da specialisti della protezione dei bambini, vogliamo coinvolgere fin dall’inizio esperti di media e i bambini stessi. Coinvolgendoli ci auguriamo di ottenere una comprensione più profonda degli obiettivi della campagna, come anche delle idee innovative,” ha dichiarato Zhirayr Edilyan.

“Sono così entusiasta che abbiamo deciso di lavora con metodi semplici e popolari. Questa canzone pop con un pezzo rap sul condividere l’amore, non la violenza, è già un successo. Esattamente ciò di cui abbiamo bisogno poiché riteniamo che una canzone popolare possa avere un effetto incredibile nel cambiare l’opinione delle persone, o almeno nel farle pensare, prima di alzare le mani per sculacciare i loro bambini la prossima volta,” ha dichiarato, a nome di tutte le Ong coinvolte, Aida Muradyan, un’esperta di gestione di programmi di protezione dei bambini, commentando un pezzo rap a sostegno dei diritti dei bambini.

 

Le Ong promotrici dell’iniziativa sono: World Vision Armenia, Il Fondo Armenia ONU per i Bambini, Save the Children International Ufficio Armenia, SOS Children’s Villages Armenia, Fondo per i Bambini Armeni, Istituto per la Società Civile, Child Protection Network, Family and Community NGO, Centro per il Supporto ai Bambini del Fondo per l’Aiuto in Armenia, Staff dei Difensori dei Diritti Umani in Armenia.

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