Hotel Gagarin: prime foto del film con Claudio Amendola e Luca Argentero (Cinematographe 15.02.17)

Le riprese erano iniziate a Roma lo scorso 14 dicembre, per poi proseguire in Armenia per cinque settimane – dall’11 gennaio al 14 febbraio 2017 – nelle località di Sevan e Yerevan.

Scritta dallo stesso Spada con Lorenzo Rossi Espagnet, Hotel Gagarin è una commedia brillante romantica, malinconica, visionaria e racconta la storia di cinque italiani, spiantati e in cerca di un’occasione, che vengono mandati a girare un film in Armenia. Appena arrivati, scoppia una guerra e il sedicente produttore sparisce con i soldi. Abbandonati all’Hotel Gagarin, isolato nei boschi e circondato dalla neve, trovano il modo di inventarsi un’originale e inaspettata occasione di felicità che non potranno mai dimenticare.

Il film prodotto da Marco Belardi è una produzione Lotus Production, una società di Leone Film Group, con Rai Cinema. Fanno parte del cast tecnico: il direttore della fotografia Maurizio Calvesi, la scenografa Luisa Iemma e la costumista Elena Minesso.

Il regista Simone Spada ha spiegato:

“Sentivo l’esigenza di raccontare una storia di speranza, sogni, popoli ed esseri umani marginali di varia natura e di raccontarla col sorriso della commedia, attraverso il mezzo che amo e conosco meglio: il cinema. Ho pensato ad un film che non parla di cinema ma che lo usa come pretesto, come possibilità di esplorazione, di emozione, di incontri. […] I miei protagonisti rappresentano, per sesso ed età, un po’ tutti noi, con i nostri desideri, i nostri problemi, i nostri sogni. […] L’Armenia ricorda per certi versi l’Italia del dopoguerra, ricca di tradizioni culturali, territoriali, storiche e religiose, ma al tempo stesso protesa verso un futuro politico ed economico moderno e aperto”.

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Terekiev, Armenia a quattro mani (Il Giornale 15.02.17)

Continua il lavoro di scavo storico-musicale della pianista Victoria Terekiev. Dopo la recente pubblicazione di un cd con brani di compositori bulgari del Novecento, la musicista adesso affronta un brano a quattro mani dell’italiano Gian Francesco Malipiero, anche lui del secolo ventesimo, con la collega Maria Clementi. Il duo alla tastiera eseguirà, domani a Milano (ore 17 allo Spazio Scopricoop di via Arona) a cento anni dalla sua composizione e in prima assoluta, la partitura «Armenia», che in origine, nel 1917, Malipiero ha scritto per violino e pianoforte.

Il pezzo è costruito su melodie tradizionali armene. La Terekiev, papà bulgaro e madre italo-bulgara, in questo modo prosegue idealmente il suo percorso di approfondimento del repertorio popolare che ha iniziato proprio con il disco «Vento da Est», che indaga la musica della terra di Sòfia del secolo scorso. «I ritmi del folklore, ovvero 5/8, 7/8 e 9/16 spiega la pianista per essendo molto diversi si incrociano per vivacità e colore, condividendo una nostalgia che lungi dall’essere triste, rimanda ad atmosfere di danza, gioiose».

Ma non finisce qui: l’interprete il 20 aprile prossimo, sempre allo spazio Scopricoop, si cimenterà con un programma tra Oriente e Occidente. Un omaggio virtuosistico ai grandi nomi di Enescu, Vladiguerov e Glass.

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Armenia-Georgia: Ue promuove opportunità imprenditoriali transfrontaliere (Agenzianova 15.02.17)

Tbilisi, 15 feb 12:01 – (Agenzia Nova) – L’Unione europea sta cercando di promuovere le opportunità di business in Georgia e Armenia, fornendo informazioni pratiche sugli ambienti di lavoro dei due paesi e sulle normative economiche. Si tratta della nuova edizione delle linee guida per avviare un’attività imprenditoriale in Armenia e Georgia pubblicato dal progetto di sviluppo economico transfrontaliero finanziato dall’Ue che presta particolare attenzione al rafforzamento della capacità economica e dei rapporti commerciali nelle regioni di confine di Tavush in Armenia, e Kvemo Kartli in Georgia. Le linee guida forniranno assistenza ai potenziali partner commerciali dei due paesi. In particolare, il documento spiega come registrare una nuova attività, delinea le norme fiscali e spiega le modalità per ottenere permessi e licenze. Il progetto transfrontaliero per lo sviluppo economico è volto a migliorare le condizioni di vita delle comunità di confine nelle regioni Kvemo Kartli e Tavush e a rafforzare il loro potenziale, soprattutto nel settore dell’agricoltura. (Res)

Il Consorzio Leonardo sostiene le donne in Armenia (Ilfriuli.it 13.02.17)

Il Consorzio di cooperative sociali Leonardo, aderente a Confcooperative Pordenone, sta sviluppando un progetto per favorire l’occupazione femminile in Armenia nella cittadina di Dilijan: sarà dato supporto a un gruppo di donne che si costituiranno in una cooperativa per realizzare prodotti artigianali in ceramica e con incisioni su legno e pelli. La coop armena sarà inoltre aiutata nella commercializzazione delle opere in Friuli Venezia Giulia.

Il progetto, chiamato “Armenecoop“, ha mosso i primi passi due anni fa quando il responsabile dell’Ong armena Yccd partecipò al progetto europeo “Wosocoop” che coinvolse una quarantina di operatori giovanili di quindici diversi Paesi europei. Durante la settimana di permanenza a Casarsa della Delizia nella sede dell’associazione Il Noce, potè incontrare i rappresentanti di due cooperative del Consorzio: Il Ponte di Ghirano di Prata, che da diversi anni sostiene progetti in Armenia, e Il Piccolo Principe di Casarsa che opera da quasi trent’anni nel commercio equo e solidale. Con la cooperativa casarsese l’Ong armena ha in seguito realizzato due progetti di Servizio volontariato europeo (Sve), che han permesso a due giovani armene di conoscere la realtà della cooperazione friulana e fungere da collegamento.

“Con questo progetto – ha dichiarato Paola Marano (nella foto), vice presidente del Consorzio Leonardo e anche vice referente delle donne dirigenti cooperatrici di Confcooperative Fvg – aspiriamo a formare e dare supporto a un gruppo di donne di Dilijan fornendo strumenti, metodi e competenze per abilitarle ad avviare una cooperativa locale per la realizzazione di prodotti artigianali con ceramica e con incisioni su legno e pelli. Inoltre, attraverso un apposito piano di commercializzazione, puntiamo a inserire i prodotti nel circuito regionale delle botteghe del commercio e solidale. E questo dopo aver fornito un’adeguata conoscenza delle fasi di lavorazione dei prodotti artigianali per rispettare i criteri della normativa europea attraverso corsi visivi in tutorial. Confidiamo che queste forme di stabilizzazione lavorativa possano esser utili ed efficaci per questo Paese”.

Il progetto è stato valutato positivamente dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia che lo sostiene in base alla legge regionale sulla cooperazione allo sviluppo.

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Armenia manterrà buoni rapporti con la Russia e il dialogo con USA e UE (Sputniknews 11.02.17)

L’Armenia continuerà ad avere rapporti con la Russia all’interno del CSTO e proseguirà il dialogo con gli Stati Uniti e l’Unione Europea, ha dichiarato il vicepresidente dell’Assemblea Nazionale (Parlamento) e portavoce del Partito Repubblicano al governo Eduard Sharmazanov.

Ha illustrato il programma pre-elettorale all’assemblea della direzione del partito, comprese le questioni di politica estera. “L’Armenia continuerà i suoi rapporti d’alleanza con la Federazione Russa nella CSTO e continuerà il dialogo con gli Stati Uniti, l’Unione Europea ed i Paesi della regione”, — ha detto Sharmazanov ai giornalisti.

Secondo il politico, il programma elettorale del Partito Repubblicano è sostanzialmente pronto e sarà ultimato mercoledì o giovedì.

Sharmazanov ha osservato che i punti programmatici principali saranno il mantenimento e il rafforzamento della sicurezza nazionale, lo sviluppo economico e il progresso, lo sviluppo della democrazia e una maggiore credibilità del sistema giudiziario agli occhi dell’opinione pubblica.

In Armenia le elezioni parlamentari sono previste il prossimo 2 aprile

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I fratelli armeni Petrosyan alla Combat & Fitness di Olbia (Buongiornoalghero.it 10.02.17)

Mario Rama ha fatto un regalo speciale ai suoi allievi: uno stage con i fratelli Petrosyan. Giorgio e Armen, due super campioni, pluri titolati, capaci di trascinare il pubblico, di scatenate attenzione dei media e di appassionare migliaia di fans in tutto il mondo. Dalla Russia all’Italia, passando per tutti i paesi europei, il nome dei Fratelli Petrosyan è sinonimo di sportività, professionalità, correttezza, umiltà e forza.

   La palestra Combat & Fitness di Mario Rama, presso la Struttura Air Sporting di Olbia, ha accolto oltre 40 allievi per lo stage più atteso. Giorgio e Armen hanno parlato, spiegato, fatto vedere e aiutato a comprendere la magia della Muay Thai Una vita dedicata allo sport per i fratelli Petrosyan, entrambi eccellenza dello sport internazionale. Un’infanzia complicata che ha trovato nella visione dei film di Jean-Claude Van Damme l’idea per cogliere il piacere di una passione, che alimentata con sacrificio, è diventata professione. “C’è sempre da imparare”, dicono, “Nella vita non si finisce mai, ma non tutti lo capiscono, alcuni credono di sapere tutto, sbagliano!” Giorgio il fratello più grande, ama la sua vita, le diete, gli incontri,le vittorie e la fatica.

  Ha 31 anni, ha vinto tutto ciò che si poteva vincere, si prepara per l’appuntamento della stagione a Mosca il prossimo 18 febbraio, combatterà per la conquista del titolo mondiale. Giorgio è autore di “Con le mie mani” libro arrivato in breve tempo alla sua seconda ristampa. Leggere la sua storia, tormentata ,da combattente è come vivere la sua vita. Nato nell’Armenia insanguinata dalla guerra con l’Azerbaijan, per sfuggire alle violenze nel 1999 parte alla volta dell’Italia con il padre Andrei e il fratello Stepan, arriva in Italia e cresce votandosi anima e corpo alla kickboxing. Sceglie di diventare un campione.

   Inanellando una vittoria dopo l’altra, vince i più importanti titoli mondiali e diventa un’autentica leggenda vivente delle arti marziali. Armen è il fratello più piccolo,ricorda poco dell’Armenia, ricorda che fin da piccolo ha alimentato il desiderio di diventare qualcuno. La coppia di fratelli è affiatata nella vita come sul ring. Sono i portacolori dell’Italia nel mondo, combattono entrambi per la Fight -1 con presidente Carlo Di Blasi e per il team Leone Petrosyan. Lavorano sempre insieme, amano la Sardegna, torneranno da Mario Rama.

  Il Team Rama è ora impegnato nella preparazione in funzione del Petrosyan Mania 4 per le selezioni di Octagon alle quali parteciperà Damian Morisot giovane talento del Team Rama Per Mario Rama, la vita riprende i ritmi della palestra: corsi aperti ai Bambini dai 4 ai 7 anni e dagli 8 ai 12 e poi corsi mirati e dedicati agli adulti.

Bari città ecumenica ieri e oggi: Hrand Nazariantz e il villaggio armeno di Nor Arax (Ilmessaggeroitaliano.it 06.02.17)

Hrand Nazariantz è stato un intellettuale che ha dato un contributo notevole alla storia recente di Bari; le vicende della sua vita, tuttavia, rischiano di finire nell’oblio.

Ultimo nato di una illustre famiglia, egli nacque l’8 gennaio 1886 in una cittadina ubicata nei pressi di Istanbul (che allora era ancora chiamata Costantinopoli).

Dopo aver trascorso diversi anni tra Londra e Parigi per gli studi universitari, egli decise di tornare in patria per dedicarsi al giornalismo e all’impegno sociale attraverso la scrittura: qui contribuì alla fondazione di riviste sulla politica e sull’arte, onorando la sua passione per le letterature straniere.

Purtroppo, nell’impero ottomano iniziavano a spirare venti di guerra, negli anni ’10 del ‘900: i Turchi, non contenti dell’eccidio commesso alla fine del secolo precedente in nome del movimento pan-islamista, minacciavano un nuovo sterminio della popolazione dei cristiani armeni, questa volta con la complicità della Germania.

Fu in tale contesto che il Nazariantz venne colpito da due sentenze che lo condanna-vano a morte, nel 1913, probabilmente per il suo “eccessivo” fervore politico.

Nello stesso anno questi partì per cercare rifugio a Occidente, trovandolo nella città di

Bari; appena in tempo, poiché Varujan, Siamant’o, Sevag e altri colleghi dello scrittore non ebbero la possibilità di lasciare l’impero ottomano, e non si salvarono dai tristi eventi del 1915. La strage si prolungò per diversi mesi, fino a quando le truppe russe penetrarono nel Caucaso e riuscirono a liberare gli armeni, la cui popolazione ormai era stata decimata. Purtroppo, come è avvenuto (e ancora avviene) per il genocidio commesso da Hitler nei confronti degli ebrei, così c’è chi ha negato il genocidio armeno e continua tutt’oggi a farlo. Il governo turco, con la complicità giustappunto dei tedeschi, ha fatto di tutto per insabbiare e nascondere dalla memoria storica questi tragici avvenimenti.

Tornando al Nazariantz, su di lui avevo accennato al fatto che questi trovò rifugio a Bari, dove rimase fino alla morte: non rivide mai più la sua terra natia.

Egli non perse mai il suo entusiasmo e il desiderio di smuovere le coscienze sulla de-licata questione armena, coltivando nel capoluogo pugliese la sua attività di letterato e pubblicista. Fondò in città il villaggio di Nor Arax, un luogo fisico ma anche “intellettuale” che sarebbe servito come rifugio per i futuri profughi. Qui gli esuli si diedero subito da fare anche in ambito economico, avviando un’industria artigianale di tappeti di alta qualità. Nazariantz entrò in contatto con gli armeni che si erano rifugiati in altre città d’Italia, in particolar modo con quelli di Venezia e di Torino, ma anche con intellettuali italiani, tra cui il barese Franco Nitti Valentini: la collaborazione con questi ultimi anzi si rivelò più agevole e produttiva rispetto a quella con i suoi connazionali. Gli armeni che scrivevano per l’“Organo degli Armeni” a Torino avevano infatti dato una connotazione politica al loro impegno sociale, con un atteggiamento accusatorio e intransigente; l’attività del Nazariantz, invece, si distingueva per lo spirito “universalistico” e di mediazione tra Occidente e Oriente: non solo attraverso la scrittura, ma anche con discorsi e interventi nelle trasmissioni di Radio Bari.

Ecco una testimonianza lasciata dal poeta Enrico Cardile, in un articolo per Il Resto del Carlino, edizione 27 luglio 1939: “Tutto ciò ridesta al nostro pensiero qualche decennio di passione e di battaglia. Alludo al tempo in cui, con Gian Pietro Lucini, e Hrand Nazariantz, s’invocava in Italia, la libertà del popolo armeno, seviziato, martorizzato e disperso dalla brutalità dei turchi, e più specialmente dalle loro masnade guerriere: i Kurdi. (…) Ma il movimento pro Armenia, è stato manifestato in altro tempo vivo, in Italia, specialmente mercè l’opera infaticabile del grande pioniere di libertà e poeta cosmogonico Hrand Nazariantz, fondatore del villaggio armeno pugliese di Nor Arax”.

Il poeta armeno fondò anche la rivista Graal, che purtroppo ebbe successo solo per pochi anni; egli continuò a vivere nell’umiltà e senza un lavoro fisso a Bari, per finire i suoi anni nell’anonimato tra Conversano e Casamassima, dove morì nel 1962.

Massimo Castellana

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Giornata della Cultura Armena (Agenpress 06.02.17)

Agenpress. Armenia in italiano, è una terra lontana, ai piedi del monte Ararat, nel Caucaso. Un paese bellissimo dalla storia gloriosa, di antichissime tradizioni e dalla cultura millenaria. Il popolo armeno si è sempre risollevato dalle tragedie della storia, grazie alla sua identità e all’orgoglio.

Gli armeni oggi vivono in tutto il mondo, oltre che nella terra d’origine. Molti sono presenti anche in Italia da tempo immemorabile, tra cui importanti esponenti della cultura e dell’arte. Musica, poesia, arti visive, cucina, bellezze naturali, ospitalità: l’Armenia è uno scrigno di sensazioni, emozioni e scoperte.

Il Cristianesimo è la base della sua identità nel corso di 1.700 anni, le cui testimonianze si ritrovano nelle circa duemila chiese, monasteri e nel complesso religioso di Echmiadzin, a sede del Khatolikos di tutti gli armeni. Ma ci sono anche tracce della precedente presenza greca e romana. Per saperne di più, l’Associazione Culturale L’albatros e la Biblioteca Vallicelliana hanno organizzato la GIORNATA DELLA CULTURA ARMENA, il 9 marzo 2017, presso il Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana di Roma, con un convegno, una mostra e un pomeriggio artistico che prevede una serie di iniziative culturali e di spettacolo. Garantita la  presenza di rappresentanti delle istituzioni italiane e armene e di studiosi di entrambi i Paesi. Sarà tracciato il profilo dell’Armenia moderna e delle relazioni secolari intrattenute con l’Italia. Nel corso della mattina saranno presentati studi e ricerche in diversi ambiti disciplinari, sulla base di un articolato programma.

Mentre il pomeriggio sarà dedicato allo spettacolo, con la proiezione del documentario L’ARMENIA TRA NOI, reading di poeti armeni a partire da Hrand Nazariantz, vissuto in Italia, e  saranno eseguite musiche popolari armene e di autori classici, a cominciare da Vardapet Komitas e Aram Khachaturian. Sarà anche presentata la pièce teatrale IL COLOMBO IMPAURITO.

In contemporanea sarà inaugurata la mostra di arte contemporanea dedicata all’Armenia, HAIASTAN. FORME E COLORI DA LONTANO, che vedrà la presenza di opere d’importanti artisti armeni: Ivetta Babajan, Spartak Babajan, Artur Charutjunjan, Georgij Franguljan, Aram Grigorjan, Tigran Mangassarian, Sonya Orfalyan e Gregorio Sciltjan.

La GIORNATA DELLA CULTURA ARMENA sarà anche l’occasione per presentare le opportunità di viaggio in questa terra meravigliosa che soltanto pochi conoscono e che merita di essere goduta in tutta la sua bellezza.

Cooperazione in materia doganale: in vigore l’accordo tra Italia e Armenia (Ipsoa.it 06.02.17)

L’accordo stipulato tra la Repubblica italiana e la Repubblica dell’Armenia per prevenire e contrastare le infrazioni doganali entra in vigore, a seguito dello scambio delle notifiche per il perfezionamento dell’accordo. Lo ha reso noto il 6 febbraio il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con comunicato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Con comunicato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha reso nota l’entrata in vigore, dal 1° febbraio 2017, dell’accordo stipulato tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell’Armenia per la cooperazione e la mutua assistenza in materia doganale.
L’accordo è stato perfezionato a seguito dello scambio delle notifiche, e ha lo scopo di prevenire, accertare e reprimere le infrazioni in ambito doganale.
La ratifica è stata autorizzata con la legge n. 215 del 3 novembre 2016.
A cura della Redazione

San Gregorio Armeno, tre giorni di Festa a Nardò. L’intero programma delle iniziative (Leccenews245.it 04.02.17)

Ben tre giorni di festa, a Nardò, in onore di San Gregorio Armeno, patrono della città neretina. Nell’articolo, il corposo programma di appuntamenti civili e religiosi, presentato dagli organizzatori a Palazzo Personè.

 

Conferenza stampa Festa di San Gregorio Armeno

Conferenza stampa Festa di San Gregorio Armeno

 

Nardò. Tre giorni di festeggiamenti in onore di San Gregorio Armeno, patrono della città di Nardò, il 18, 19 e 20 febbraio. Un corposo programma di appuntamenti religiosi e civili che è stato presentato a Palazzo Personè. Grandissimo lavoro del comitato festa patronale, presieduto da Cosimo Caputo, e al sostegno dell’amministrazione comunale e di tanti privati. La novità di quest’anno è rappresentata dal nuovo logo del comitato festa patronale, realizzato da Marcello Gaballo, raffigurante il volto di San Gregorio e tratto dal busto argenteo custodito in cattedrale. Inoltre è in fase di organizzazione un viaggio in Armenia da parte di una delegazione della città, con l’obiettivo di rinsaldare il legame con la comunità della terra armena, patria di San Gregorio. “È la mia prima festa patronale da sindacoha spiegato il sindaco Pippi Mellonee naturalmente, da un punto di vista personale, diversa dalle altre. È l’occasione per rinsaldare il senso di comunità e per riscoprire la nostra identità. L’amministrazione comunale ha sostenuto e sosterrà sempre l’ottimo lavoro del comitato festa patronale, che ringrazio a nome di tutti”.

  • Si comincia sabato 18 febbraio con la presentazione di Karastan, Armenia terra delle pietre, libro di Alessandro Pellegatta, edito da Besa Editrice, in programma alle ore 9:30 al Chiostro dei Carmelitani.
  • Si prosegue domenica 19 febbraio con la passeggiata a cavallo a cura di Cesare Bruno, che partirà alle ore 10 da via Cuoco in zona 167. Sempre domenica, alle ore 18, in cattedrale ci sarà la messa pontificale prima della solenne processione per le vie della città. La processione con il simulacro di San Gregorio sarà accompagnata dal Nuovo Concerto Bandistico Terra d’Arneo della Città di Nardò. Alle 20:30, in piazza Salandra, lo spettacolo musicale con Party Rock Salento.
  • Lunedì 20 febbraio si celebreranno nella cattedrale quattro messe (7:30, 9, 10:30, 18:30) ed in mattinata il Nuovo Concerto Bandistico si esibirà per le vie del centro storico. Mentre in serata, alle ore 20, in piazza Salandra è in programma l’atteso concerto degli Apres la Classe.

Grazie a tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione della festa – ha commentato l’assessore alla Cultura e al Turismo Francesco Planteraa chi sostiene economicamente e logisticamente questo grande appuntamento di comunità. La nostra festa, la festa delle nostre radici religiose e civili. Mi auguro sia un momento di riflessione per tutta la comunità e, visto il programma degli eventi civili, anche di grande partecipazione”.
Tutti gli altri eventi del Salento sulla sezione apposita curata da LecceNews24.it.

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