Chiuso il capitolo Nagorno-Karabakh (Vaccarinnews 01.01.24)

In base a quanto annunciato nel settembre scorso, l’area, nota anche come Artsakh, è ritornata sotto l’Azerbaigian

Colpi di scena che al momento appaiono improbabili, il Nagorno-Karabakh, anche noto come Artsakh, da oggi non esiste più come realtà a se stante. È quanto venne annunciato in settembre dopo la conquista da parte dell’Azerbaigian della regione a maggioranza armena, che aveva proclamato la propria indipendenza da Baku nel 1991.

L’area, pur non essendo riconosciuta dalla comunità internazionale, con il supporto dell’Armenia aveva creato una propria entità autonoma, emettendo anche “francobolli”, dall’11 giugno 1993 come Nagorno-Karabakh e poi -dopo il referendum del 20 febbraio 2017- dal 21 aprile di quell’anno col nome di Artsakh. Oggi sono considerati dai cataloghi Michel (è un capitolo autonomo della collana per l’Asia), Unificato (lo stesso ma nel volume dedicato ai Paesi dell’ex Urss, Russia esclusa), Yvert & Tellier (in calce all’Armenia nel repertorio europeo).

Le ultime produzioni note -due serie- risalgono al 23 settembre. Una, valori da 120, 230, 380 e 400 dram, propone uccelli locali: lucarino, francolino nero, airone cenerino, anatra marmorizzata. L’altra, in due tagli non dentellati e autoadesivi da 120 e 230, riguarda vedute, nel dettaglio i monti Mrav e la fortezza di Kachaghakaberd.

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