ROMA – 14 luglio 2025 – Inaugurazione Mostra di Scultori armeni a Palazzo Valentini

dal 14 al 24 luglio 2025presso il Palazzo Valentini di Roma,
saranno esposte le opere di 24 artisti e scultori armeni
provenienti da diversi paesi: Armenia, Stati Uniti, Inghilterra, Germania, Cipro.
 
Siete invitati all’inaugurazione della mostra
Lunedì, 14 luglio | ore 17:30
Palazzo Valentini – Via IV Novembre 119a , Roma
Ingresso è gratuito

FIRENZE – 11 luglio 2025 – Danze armene, Valzer viennesi e capolavori europei in Piazza della Signoria

QuandoDal 11/07/2025 al 11/07/2025 solo domani21:00
PrezzoGratis
Altre informazioniSito web florenceyouthfestival.com
Venerdì 11 luglio 2025, alle ore 21.00, la Loggia dei Lanzi sarà il palcoscenico della performance della grandiosa formazione austriaca Jugendsinfonieorchester Dornbirn, guidata da Matthias Seewald.
Oltre 80 giovani musicisti, di età compresa tra i 15 e i 18 anni, eseguiranno un programma variegato che dall’Armenia toccherà la Russia e l’Italia per poi tornare all’Austria.Il concerto si apre con l’esecuzione delle Armenian Dances di Alfred Reed. L’Orchestra Sinfonica giovanile di Dornbirn eseguirà la prima delle quattro parti del capolavoro di Reed, nato nel 1872 ed eseguito per la prima volta nel 1873, dalla Illinois Symphonic Band, dedicato al suo direttore Dr. Harry Begian, consistente in danze folfkloristiche armene, tratte dalla collezione dell’etnomusicologo Komitas Vardapet.
Dall’Armenia alla Russia con Sergej Rachmaninov e il suo Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 Op. 18, interpretato, nel primo movimento Moderato, dal giovane solista Tobias Jacob. Si tratta della composizione più nota delle quattro dell’autore russo dedicate al pianoforte, il cui primo tempo è caratterizzato da due temi tra di loro contrastanti, il primo maestoso e marziale, dal carattere drammatico, in tonalità minore; il secondo più cantabile, lirico, tanto dolce quanto intenso.
Dalla Russia all’Italia, con l’esecuzione dell’Intermezzo da Suor Angelica, atto unico del compositore lucchese Giacomo Puccini, per il libretto di Giovacchino Forzano, facente parte del suo celebre Trittico insieme a Il tabarro e Gianni Schicchi.
Due capolavori di Johann Strauss Jr, il valzer Sul bel Danubio Blu Op. 314 e la polka Sotto tuoni e fulmini Op. 324, incastonano la nota pagina del compositore norvegese Edvard Grieg, Nell’antro del Re della montagna, quarto movimento della Suite Peer Gynt n. 1.Ingresso libero e gratuito.

Ricordiamo che questa 26esima edizione del Festival è realizzata con il contributo e il patrocinio di Coesione Italia 21-27, dell’Unione Europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Comune di Firenze – Estate Fiorentina 2025, in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, il Ministero della Cultura, l’Accademia San Felice London Ltd.

Per info: www.florenceyouthfestival.com, email info@florenceyouthfestival.it,
Pagina IG https://www.instagram.com/festivalorchestregiovanili/
Pagina FB https://www.facebook.com/festivalorchestregiovanili/?locale=it_IT


Danze armene, Valzer viennesi e capolavori europei in Piazza della Signoria
https://www.firenzetoday.it/eventi/festiva-internazioanale-orchestre-giovanili-firenze-danze-armene.html
© FirenzeToday

CHIETI – Dal 8 al 13 luglio 2025 – Settimana della Cultura Armena al Teatro Marrucino

Sei giorni di eventi con la Scuola di Recitazione, l’Università “G. d’Annunzio” e la NUACA di Yerevan

 

 

Dall’8 al 13 luglio, il Teatro Marrucino di Chieti ospiterà la Settimana della Cultura Armena, una rassegna di eventi, organizzata per il tramite della Scuola di Recitazione e con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica d’Armenia, che celebra la tradizione, la storia e l’identità del popolo armeno attraverso un ricco calendario di eventi artistici, musicali e teatrali.
Si tratta di un’occasione unica per esplorare la ricchezza culturale dell’Armenia, grazie alla preziosa collaborazione con l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara e con la National University of Architecture and Construction of Armenia (NUACA), che rende possibile la partecipazione di una delegazione di dieci studenti e cinque docenti provenienti da Yerevan che prenderanno parte attivamente alla rassegna proponendo numerose attività.

Ulteriori informazioni nel comunicato stampa allegato

PERUGIA – 01 luglio 2025 – Presentazione libro sul genocidio armeno di Rebecca Trabalza “La parola che non c’è”

Il libro sul genocidio armeno di Rebecca Trabalza, La parola che non c’è, Idrovolante Edizioni, Alatri
sarà presentato il 1° luglio presso la Biblioteca di san Matteo degli Armeni,
Via Monteripido 2, Perugia

 

 

ROMA – 30 giugno 2025 – Concerto “Tra Oriente e Occidente”

TRA ORIENTE E OCCIDENTE
In collaborazione con Ambasciata della Repubblica Armena

TRA ORIENTE E OCCIDENTE

Sala Casella
lunedì 30 giugno 2025 ore: 20:00

Veronika Khizanishvili, flauto
Yunwoo Oh, pianoforte
Musiche di Taktakishvili, Enescu, San Gregorio di Narek, Padre Komitas, Khachaturian e Mardian

Otar Taktakishvili
Aria dalla Sonata per flauto e pianoforte in do maggiore

George Enescu
Cantabile e Presto

San Gregorio di Narek
Havun Havun

Padre Komitas
Tsirani Zar (l’albero di albicocche)

Aram Khachaturian
Lullaby dal balletto Gayane

Elena Mardian
Donatore del Bene
Ornamenti Armeni per flauto solo
Capriccio per flauto solo
Il Tempo per flauto e pianoforte
Elegia per flauto e pianoforte
Adagio e Scherzo per flauto e pianoforte
Questo programma musicale nasce con l’intento di valorizzare la connessione profonda tra l’Occidente e l’Oriente, attraverso l’esecuzione di musiche spirituali, popolari e contemporanee. Il percorso prende avvio con l’Aria di Otar Taktakishvili, composizione che richiama le suggestive intonazioni del folclore georgiano. A seguire, la Ninna nanna tratta dal celebre balletto Gayane di Aram Khachaturian, compositore anch’egli nato a Tbilisi ma di origini armene, testimonia l’intreccio culturale di queste terre. Il viaggio prosegue nella dimensione spirituale dell’Armenia, con Havun Havun – il “Canto degli uccelli” – attribuito a San Gregorio di Narek, dottore della Chiesa, figura centrale della mistica armena. Ad arricchire questa esplorazione è anche il contributo di Padre Komitas, con una composizione dedicata al simbolo nazionale armeno: l’albero dell’albicocca. La seconda parte del concerto è dedicata alla musica contemporanea, con l’esecuzione di brani originali della compositrice armena Elena Mardian.

In collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia

https://www.filarmonicaromana.org/Concerto/280…

ROMA – 18 giugno 2025 – La Santa Sede e il Genocidio degli Armeni e delle atre minoranze nell’Impero Ottomano

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ROMA – 9 giugno 2025 – Inaugurazione Mostra d’arte personale SUBCONSCIOUS IS FREEDOM Guy Ghazanchyan

Comunicato stampa

Mostra d’arte personale

SUBCONSCIOUS IS FREEDOM

Guy Ghazanchyan

Roma, 9 giugno 2025 – Pavart Gallery è orgogliosa di presentare “Subconscious is Freedom” (il subconscio è libertà), una mostra personale di Guy Ghazanchyan,

in collaborazione con la galleria svizzera AvestArt che lo rappresenta, a cura di Velia Littera.

Il vernissage è previsto il 9 giugno 2025 alle ore 18.

L’inconscio non parla con le parole. Parla attraverso visioni frammentate e viscerali.

Le opere dell’artista armeno Guy Ghazanchyan, esposte per la prima volta a Roma presso la Galleria Pavart, incarnano visioni interiori che si liberano dalla forma convenzionale per diventare materia viva. Le sue figure non sono ritratti nel senso classico, ma manifestazioni psichiche che emergono da un altrove. Volti sfumati, consumati, segnati dalla tensione tra visibilità e sparizione, ci guardano senza occhi, ci parlano senza bocca. Eppure, nel loro silenzio, c’è una voce potente. Parlano attraverso la materia pittorica, nelle texture graffianti, nei contrasti di colore che infrangono l’ordine e liberano l’emozione.

Queste figure non incarnano personaggi, ma stati dell’essere. La loro mancanza di tratti definiti non denuncia una perdita, bensì una liberazione dall’identità imposta.

Ghazanchyan smantella il riconoscibile per creare uno spazio aperto, dove l’identità non è più un vincolo, ma una possibilità fluida. I volti diventano contenitori collettivi, custodi di memorie, sogni, traumi e desideri: non individui, ma presenze condivise, forme libere svincolate da etichette e aspettative.

Le astrazioni che animano la tela sfuggono alla logica narrativa e ci immergono in un universo governato da intuizione e sensazione.

Ogni distorsione è un atto di verità, ogni imperfezione una breccia verso l’inconscio. L’arte di Ghazanchyan rifiuta il controllo e ci invita a fare altrettanto.

Gli sfondi, saturi di arancione profondo, lavati di blu, grigio, nero o giallo, non sono scenari ma campi emotivi. Tengono e insieme lasciano andare le figure, sospendendole in uno spazio in cui lo spettatore è chiamato a un confronto diretto, intimo, non mediato dalla logica. Il contrasto tra quiete e caos, tra pennellate morbide e segni furiosi, riflette la complessità dell’esperienza interiore: la libertà di essere contraddittori, fragili e potenti, sereni e sconvolti.

Il titolo stesso della mostra, “Subconscious is Freedom”, è una dichiarazione d’intenti. Non c’è nulla da interpretare o risolvere.

L’arte di Ghazanchyan sospende la necessità di capire e ci propone invece di sentire, di lasciarci attraversare. È un invito a disimparare il linguaggio del controllo e ad abitare uno spazio senza inizio né fine, dove la verità non è un significato da afferrare, ma una vibrazione che ci scuote sotto la pelle.

In questa pittura, la libertà non è un tema: è un atto!

Guy Ghazanchyan, nasce nel 1991 a Yerevan in Armenia, proviene da un lignaggio di artisti, un’eredità che ha profondamente plasmato il suo percorso. Immerso sin dalla tenera età nella vibrante atmosfera delle attività creative e delle mostre dei suoi genitori, Guy si è naturalmente orientato verso l’arte, presentandosi come un artista fin dalla sua giovinezza. L’arte di Guy è celebrata per le sue qualità figurative e monumentali, che esplorano i temi del volo, della libertà e del movimento. Queste idee risuonano potentemente nei suoi dipinti dinamici e misteriosi, così come nelle sue opere scultoree in bronzo, note per la loro individualità e i temi audaci. Le sue mostre personali hanno attraversato Yerevan, Wiesbaden, Groningen, Zurigo, Ginevra, Washington DC e Beirut, segnandolo come una figura emergente nell’arte armena contemporanea.

Mostra personale

Titolo: Subconscious is Feedom

Artista: Guy Ghazanchyan

Curatore: Velia Littera

Dove: Pavart Gallery dal 9 al 14 giugno 2025

Indirizzo: Roma, Via Giuseppe Dezza 6b

Vernissage: 9 giugno 2025, ore 18

Wine tasting: Cantina Borgo del Baccano

Ufficio Stampa: Vania Lai  |  T. +39 3388940447  |  E. vanialai1975@gmail.com

Per informazioni sull’artista:

AvestArt | info@avestart.ch | IG @ avestart_zurich | +41 79 301 7769

Pavart gallery: info@pavart.it | IG @pavartroma | T. +39 06 58303356

 

Galleria Pavart

Roma, Via Giuseppe Dezza 6b

www.pavart.it

T. +39 0658303356

E. info@pavart.it