IMBERSAGO – 26 gennaio 2018 – Incontro: chi si ricorda degli armeni?

Venerdì 26 gennaio, alle 20.45, l’Amministrazione comunale di Imbersago organizza la ”Serata della Memoria”. Piuttosto in controtendenza rispetto agli eventi organizzati in altri comuni meratesi, in occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio, ad Imbersago verrà posta l’attenzione sul genocidio armeno che avvenne a cavallo tra il 1915 e il 1916. ”Perché? Chi si ricorda degli armeni?” si svolgerà nella sala consigliare di via Castelbarco.

MILANO – 25 gennaio 2018 – Presentazione libri “Il Paese Perduto” e ” Il Genocidio Infinito”

 HADUN  – CASARMENA

Milano-Piazza Velasca 4 MM Missori – III piano  

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Giovedì’ 25   alle 21.00
 
Antonia Arslan, Aldo Ferrari,
Marcello Flores e Ugo Volli
presentano
“Il Paese Perduto” e ” Il Genocidio Infinito”
di Guerini e Associati ed.

Cent’annidi storia, prima dimenticata, poi negata nonostante la mobilitazione internazionale. Anche di recente, con la dura risposta turca alla condanna di papa Francesco. I responsabili sono rimasti pressoché impuniti, i manuali di storia hanno esitato a raccontare ed il governo turco ancora oggi non riconosce il termine di ‘genocidio’. L’obiettivo del libro è ripercorrere il discorso che attorno al tema del genocidio armeno si è sviluppato nel corso degli anni, avvalendosi del contributo di alcuni dei maggiori studiosi internazionali in materia, tra cui Yves Ternon, Halil Berktay, Jann Jurovics, Antonia Arslan, Marcello Flores. Un libro a più voci che affronta alcuni aspetti del genocidio a un secolo di distanza dagli eventi che hanno portato allo sterminio di più di un milione di armeni nel territorio dell’impero ottomano.

“Il non aver riconosciuto la propria colpa porta il popolo dei carnefici non pentiti a continuare a odiare i discendenti delle vittime, a cercare di cancellarli ancora, perché la loro memoria è ciò che determina il disturbo profondo della sua identità, ne sporca la storia e la memoria”. Dopo il genocidio, quindi, il negazionismo: ancora oggi prosegue la volontà di annientare il popolo armeno, la sua storia, la sua cultura, perfino i suoi monumenti e le sue ultime tracce.
Ma se alle vittime è negato dalle autorità turche anche solo il riconoscimento della sofferenza patita, spetta a chi non ha subito quello spaventoso crimine, a una parte terza, fare un atto di memoria e ricordare a tutta l’umanità l’urlo senza fine che arriva dal Metz Yeghérn, il Grande Male. Questo libro è un momento di tale testimonianza, presentato da un gruppo di intellettuali, che vogliono ricordare cosa accadde agli armeni e perché, negando così ai carnefici la vittoria del silenzio.

CAGLIARI – 20 gennaio2018 – “Il quaderno” di Sonya Orfalian al Teatro Massimo di Cagliari

“Il quaderno” di Sonya Orfalian al Teatro Massimo di Cagliari
SABATO 20 GENNAIO 2018, h. 21.00 
 
Teatro Massimo – Via Edmondo De Magistris, 12 – Cagliari
Ogni cultura ha il suo modo peculiare di tramandarsi, e il “passaggio del testimone” da una generazione a un’altra può avvenire attraverso le forme e i criteri più diversi. Nella tradizione armena, l’arte del ricevere e in generale l’ospitalità possono assumere un valore d’importanza: per imitazione, i gesti, le costumanze e le convenzioni proprie di questa cultura passano di generazione in generazione andando a riaffermare e a ricomporre nel tempo le consuetudini. La parola stessa “tradizione”, tuttavia, contiene in sé anche il germe del “tradimento”, e dunque del rinnovamento.
In questo lavoro teatrale di Sonya Orfalian, due diverse generazioni si confrontano sulla preparazione di certe pietanze che un popolo in diaspora come quello armeno considera ancora oggi alla stregua di un monumento all’identità e alla memoria collettive. “Il quaderno” è interpretato in scena da Marco Cavalcoli, le musiche sono di Irma Toudjian e la regia è firmata dalla stessa Sonya Orfalian.
Promosso dall’associazione Suoni e Pause in collaborazione con l’associazione Luna Scarlatta.

MILANO – 16 gennaio 2018 – Serata dedicata al popolo e alla cultura armena

   ​A.M.A.T.A (amici del Museo d’Arte di Tel Aviv)  

e Teatro Franco Parenti

 
invitano 
 
alla serata dedicata al popolo e alla cultura armena
 
martedi’ 16 gennaio 2018  ore 20.45
 
partecipano
 
Antonia Arslan  scrittrice
Cyril Aslanov     linguista
Siobhan Nash-Marsall  filosofa
moderatore Vittorio Robiati Bendaud
Teatro Franco Parenti       
via Pier Lombardo  14 Milano   tel 02 59995206  MM3 porta romana   
biglietteria@teatrofrancoparenti.it

L’A.M.A.T.A., gli Amici del Museo d’Arte di Tel Aviv (la più antica e prestigiosa istituzione culturale della metropoli israeliana gemellata con Milano), di intesa con il Sindaco di Tel Aviv – S.E. Mr. Ron Huldai, ha deciso di dare l’abbrivio alle celebrazioni del Settantesimo dello Stato di Israele con una serata evento volta a onorare il Popolo Armeno, la sua memoria e il suo presente.

L’evento avrà luogo a Milano, presso il Teatro Franco Parenti (Sala Caffè Rouge), martedì 16 gennaio 2018, in via Pier Lombardo 14, alle ore 20.45.

Siamo orgogliosi di dedicare le attività di quest’anno alla storia e alla cultura armene, espressioni di un Popolo, che, in maniera diversa eppur simile a quanto concerne il mondo ebraico, è stato ed è una minoranza creativa, ponte tra Oriente e Occidente, sospesa tra universale e particolare, sottoposta a durissime prove nel corso dei secoli, sopravvissuta, fiera e tenace.

Interverranno Ospiti d’eccezione, tra cui, in particolare, la scrittrice italo-armena Antonia Arslan, voce internazionalmente riconosciuta della diaspora armena e amata letterata italiana, l’insigne filosofa cattolica statunitense Siobhan Nash-Marshall, il grande linguista israeliano Cyril Arslanov, ebreo e armeno.

Salutiamo cordialmente sperando di vedervi numerosi a questa specialissima serata.

Vittorio Robiati Bendaud

staff di AMATA

ROMA – 07 gennaio 2018 – Ricevimento presso la Casa Generalizia delle Suore Armene

I N V I T O

(da parte della Congregazione delle Suore Armene a Roma)

La Reverenda Madre Arousiag Sajonian,

Superiora Generale della Congregazione delle Suore Armene dell’Immacolata Concezione

e le Suore della Casa Generalizia

hanno il piacere di fare la conoscenza dei membri della comunita’ armena di Roma

e di far conoscere agli stessi le attivita’ della Congregazione sia nella diaspora che in Armenia.

A tal fine la Congregazione e’ lieta di invitarvi al ricevimento che si terra’

Domenica 7 gennaio 2018, alle ore 18.00,

presso la Casa Generalizia sita in via Vincenzo Monti, 9 – Roma.

Natale 2017 – Programma delle cerimonie religiose nella Chiesa Armena di San Nicola da Tolentino – Roma

DOMENICA 24 DICEMBRE – VIGILIA  DEL SANTO NATALE

Ore 17.00 – Lettura delle Profezie.

Ore 18.00 – Santa Messa Solenne nella Chiesa Armena di San Nicola da Tolentino – Salita di San Nicola da Tolentino, 17

Seguirà cena e scambio degli auguri con la comunità del Pontificio Collegio Armeno. 


LUNEDI 25 DICEMBRE – SANTO NATALE DEL SIGNORE

 Ore 11.00 – Santa Messa Solenne nella Chiesa Armena di S. Nicola da Tolentino – Salita di San Nicola da Tolentino, 17

Seguirà Scambio degli Auguri.


SABATO 6 GENNAIO 2018 – FESTA DELL’EPIFANIA DI NOSTRO SIGNORE

 Ore 11.00 – Santa Messa Solenne nella Chiesa Armena di S. Nicola da Tolentino – Salita di San Nicola da Tolentino, 17

Seguirà Scambio degli Auguri.


DOMENICA 7 GENNAIO 2018 – MESSA PER I DEFUNTI

 Ore 11:00 – S. Messa Solenne celebrata per tutti i defunti.


ROMA – 17 dicembre 2017- “Via dell’Anima” Concerto di musiche spirituali

Elena Mardieva, nota in arte come Elena Mardian, Compositrice e Violinista, nasce il 25 Marzo del 1960 a Tbilisi (Georgia), in una famiglia Armena.
Diplomatasi nel 1984, con distinzione al Conservatorio di Tbilisi “V. Sarajishvili”.
Collaborò come violinista con: “Camerata di Tbilisi”, l’“Orchestra Sinfonica di Tbilisi”, e infine con il “Teatro dell’Opera di Tbilisi”,
(1995 al 2004), alla sezione dei primi violini.Nel 1992, a dispetto di ogni difficoltà, (vista la situazione socio-politica in Georgia in quei anni), Elena inizia a studiare composizione con il celebre compositore georgiano
Sulkhan Nasidze (all’epoca direttore dell’Associazione dei compositori in Georgia).
La musicista sperimenta così l’arte di comporre in diversi generi, pur rimanendo nell’ambito Cameristico/Strumentale.
A far da contraltare ad una felice carriera artistica, tuttavia, vi fu, a partire dal 1989, una profonda crisi sociale ed economica in cui cadde la Georgia, dovuta all’instabilità dello Stato.
Ogni famiglia si trovò a dover affrontare gravi difficoltà, ed Elena, divenuta madre di due bambine, cercò consolazione e speranza proprio nel suo mondo, la Musica, come rivelato dalle sue parole rilasciate nell’intervista al giornale armeno “Vrastan”:

“ Cercavo la consolazione e volevo consolare, perciò la volontà di suonare e creare non mancava mai, e la musica mi ha aiutato molto nell’affrontare tutto ciò. Nella Tbilisi buia, al freddo, sotto la lume della candela suonavo, musicavo sul pianoforte, mentre le mie figlie Ana e Veronika, i miei cari e i vicini di casa ascoltavano alleggerendosi l’animo. Al Teatro dell’Opera, durante lo spettacolo spesso mancava la corrente, ma la sala colma di spettatori aspettava pazientemente la conclusione dell’opera fino alla fine.”

E’ dal 2005 che Elena si dedica completamente all’attività di compositrice, rivolgendosi soprattutto alla composizione di brani di musica spirituale, scritti per coro o voce/flauto ed organo, sulla base dei testi delle preghiere o su testi scritti dalla compositrice stessa con l’aiuto ed il suggerimento di sacerdoti.
Il linguaggio musicale della compositrice si appoggia alle tradizioni musicali sia classiche che moderne, nonché a quelle nazionali armene, mediante la scrittura di melodie originali orecchiabili, facilmente memorizzabili in modo da essere alla portata di professionisti e non, da poter eseguire sia in Concerto che durante una celebrazione liturgica. Di tale genere, il primo brano composto da Elena è “Gesù Cristo”, scritto per coro ed organo.

Di recente realizzazione (2015), è il progetto intitolato
“Via dell’Anima”, che contiene la raccolta di nove brani spirituali per organo e coro, organo e flauto, organo e voce, incisi ed adattati per Flauto e Bayan.
Realizzato a Roma, e nato grazie ad una incredibile sintonia musicale, nonché grazie alla forte amicizia, tra le musiciste Veronika Khizanishvili, al Flauto, e Saria Convertino, al Bayan – che hanno collaborato in diretta con la compositrice stessa – in questo progetto la compositrice armena si racconta in Musica, attraverso un dialogo spirituale con Dio, con parole che partono e giungono direttamente al cuore:

“Ogni persona ha un dono.. quando avrete scoperto il vostro, coltivatelo e raccoglietene i frutti”

 

VENEZIA – 14 dicembre 2017 – Venezia, l’Oriente e la modernità. Tre secoli dell’Ordine Mechitarista a San Lazzaro

1617-2017: Venezia e il “Grande spazio” adriatico. A 400 anni dalla dedicazione della Basilica Patriarcale di San Marco in Venezia Sala Baratto,

Ca’ Foscari 14 Dicembre 2017

 

14.30 Saluti Istituzionali Chair Stefano Petrungaro, Università Ca’ Foscari Venezia

15.00 Franco Cardini, Scuola Normale Superiore di Pisa Il Turco a Venezia

15.45 Gianfranco Giraudo, Università Ca’Foscari Venezia Vasili da Russia venuto a rendersi dal campo nemico

16.15 Aldo Ferrari, Università Ca’ Foscari Venezia Venezia, l’Oriente e la modernità. Tre secoli dell’Ordine Mechitarista a San Lazzaro

17.00 Egidio Ivetic, Università di Padova L’Adriatico come golfo di Venezia

17.30 conclusione

ROMA – 13 dicembre 2017 – Canti Dall’Armenia e Proiezione di “CHOEURS EN EXIL”

 

 

 Filmoteca Vaticana – Piazza del Sant’uffizio
Roma, Santa Sede (Città del Vaticano)

 


N.B.

Gli interessati all’evento sono pregati di segnalare la propria partecipazione scrivendo a email@comunitaarmena.it

I posti sono limitati.