TORINO – 18 settembre 2019 – ARMENIA Concerto

ARMENIA

Teatro Cardinal Massaia / ore 21:00

La musica armena, nel suo incarnare una sintesi tra Oriente e Occidente che guarda all’ispirazione popolare, ha un fascino molto speciale. Qui la si può esplorare partendo dalle pagine di Komitas Vardapet, padre della moderna musica nazionale, per arrivare sino ai compositori di oggi.

Komitas Vardapet Otto miniature per quartetto d’archi su temi armeni*
Aram Khačaturjan Doppia fuga per quartetto d’archi
Alan Hovhannes Quattro bagatelle op. 30
Tatev AmiryanQuartetto n. 2 “Retro non”Khatchadour AvedissianIm Yerek**
Arno BabadjanianElegy**
Georges Ivanovič Gurdjieff Thomas de HartmannTre brani da Asian Songs and Rhythms**

MILANO – 17 settembre 2019 – ARMENIA Concerto

ARMENIA

Ecoteatro / ore 21:00

La musica armena, nel suo incarnare una sintesi tra Oriente e Occidente che guarda all’ispirazione popolare, ha un fascino molto speciale. Qui la si può esplorare partendo dalle pagine di Komitas Vardapet, padre della moderna musica nazionale, per arrivare sino ai compositori di oggi.

Komitas Vardapet Otto miniature per quartetto d’archi su temi armeni*
Aram Khačaturjan Doppia fuga per quartetto d’archi
Alan Hovhannes Quattro bagatelle op. 30
Tatev AmiryanQuartetto n. 2 “Retro non”Khatchadour AvedissianIm Yerek**
Arno BabadjanianElegy**
Georges Ivanovič Gurdjieff Thomas de HartmannTre brani da Asian Songs and Rhythms**

Quartetto d’archi Nor Arax

Giacomo Agazzini,
Umberto Fantini, violini
Maurizio Redegoso Kharitian, viola
Claudia Ravetto, violoncello

* trascrizioni di Sergey Aslamazyan

** trascrizioni di Maurizio Redegoso Kharitian

Il concerto sarà preceduto da una breve introduzione di Luigi Marzola

Biglietti € 3

MILANO – 17 settembre 2019 – Concerto “Armenia” nell’anno del 150° anniversario dalla nascita di Komitas

Milano / Martedì 17 Settembre 2019

Nor Arax String Quartet

Nor Arax String Quartet

Ecoteatro / ore 21:00

ARMENIA

La musica armena, nel suo incarnare una sintesi tra Oriente e Occidente che guarda all’ispirazione popolare, ha un fascino molto speciale. Qui la si può esplorare partendo dalle pagine di Komitas Vardapet, padre della moderna musica nazionale, per arrivare sino ai compositori di oggi.

Komitas VardapetOtto miniature per quartetto d’archi su temi armeni*Aram KhačaturjanDoppia fuga per quartetto d’archiAlan HovhannesQuattro bagatelle op. 30Tatev AmiryanQuartetto n. 2 “Retro non”Khatchadour AvedissianIm Yerek**Arno BabadjanianElegy**Georges Ivanovič Gurdjieff Thomas de HartmannTre brani da Asian Songs and Rhythms**

Quartetto d’archi Nor Arax

Giacomo Agazzini,
Umberto Fantini, violini
Maurizio Redegoso Kharitian, viola
Claudia Ravetto, violoncello

* trascrizioni di Sergey Aslamazyan

** trascrizioni di Maurizio Redegoso Kharitian

Il concerto sarà preceduto da una breve introduzione di Luigi Marzola

Biglietti € 3

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ASOLO – 14 settembre 2019 – Antonia Arslan presenta il poeta armeno Daniel Varujan

Dopo la pausa estiva, l’Academia dei Rinnovati di Asolo riprende i consueti incontri con soci e simpatizzanti, con una serata dedicata al grande poeta armeno Daniél Varujan (1884-1915).

Sabato 14 settembre 2019 alle ore 18.00, presso la Sala Consiliare del Municipio di Asolo, sarà l studiosa Antonia Arslan (autrice di libri assai noti, quali “La Masseria delle Allodole” e “La strada di Smirne”) a illustrarci la poetica di Varujan, di cui ha tradotto in italiano le raccolte di poesie “Il Canto del pane “ e “Mari di Grano”, liriche che rappresentano l’animo più autentico del popolo armeno, vittima – nel 1915 – del terribile genocidio perpetrato dal governo turco.

Varujan, nelle sue opere, riesce ad esaltare mirabilmente l’origine orientale del suo popolo, stemperandola – allo stesso tempo – con un linguaggio poetico contemporaneo, che trae evidenti spunti dal simbolismo europeo e dalla conoscenza di poeti quali Leopardi, Carducci e D’Annunzio.

Infatti, dopo i primi studi nel collegio mechitarista di Costantinopoli tra il 1896 e il 1898, il giovane Varujan fu inviato dai suoi insegnanti a Venezia, dove scrisse la prima raccolta di versi, dal titolo “Fremiti”. Successivamente, tra il 1906 e il 1909, frequentò l’Università di Gand, per tornare poi in Turchia, dove fondò, insieme ad altri intellettuali, il movimento letterario “Rinascimento Armeno”, che intendeva ribadire l’originalità della cultura armena, ricercandone le radici fin dai tempi pre-cristiani.

Purtroppo, anche Daniél Varujan fu arrestato nella tragica notte fra il 23 e il 24 aprile 1915 e deportato nel deserto, dove fu barbaramente trucidato (come descrissero alcuni testimoni oculari) il 28 agosto. Nelle tasche dei suoi abiti, qualcuno trovò il manoscritto del “Canto del pane”, che – creduto perso per anni – fu scoperto tra i beni trafugati alle vittime e pubblicato postumo nel 1921.

Le liriche più significative verranno lette – nel corso della serata – da Antonia Arslan stessa e da Donatella Cipolato, intramezzate dal suono struggente del duduk di Alberto Mattarucco.

Padre Mardiròs Abajian ci illustrerà invece la presenza dei padri mechitaristi armeni a Venezia e ad Asolo, dove la congregazione rivestì un ruolo significativo fin dal 1895, quando acquisì – er donazione dell’Abate Gurekian – Villa Contarini, che divenne sede secondaria estiva del monastero veneziano.

La serata sarà coordinata dal poeta Prof. Franco Berton, membro del direttivo dell’Academia dei Rinnovati. Ingresso responsabile per i non Soci.

Certi della Vostra numerosa presenza come sempre, Vi inviamo il nostro più cordiale arrivederci!

Academia dei Rinnovati di Asolo

La Segreteria
academia.dei.rinnovati@gmail.com

SENEGHE- fino all’ 8 settembre 2019 – Nell’ambito del XV edizione de “Su cabudanne de sos poetas” si parlerà del 24 aprile 1915

Nell’ambito della XV edizione del “Cabudanne de sos poetas”, un viaggio tra gli itinerari di versi con i poeti del mondo domenica 8 settembre 2019 alle ore 12 è prevista la presentazione del libro  “Benedici questa croce di spighe” della scrittrice e saggista italiana di origine armena Antonia Arslan.

Quel genocidio degli armeni che, nella notte del 24 aprile del 1915, vide spazzati via nella capitale Costantinopoli i principali esponenti della comunità armena nell’impero ottomano: scrittori, giornalisti, poeti, medici, farmacisti, uomini di chiesa, uomini politici, tutti assassinati. Per la prima volta le loro voci sono raccolte nel libro “Benedici questa croce di spighe” della scrittrice e saggista italiana di origine armena Antonia Arslan (a cura della Congregazione Armena Mechitarista). Dialoga con l’autrice Siobhan Nash Marshall, professoressa di filosofia teoretica presso Manhattanville College di New York.

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FIRENZE – 20 agosto 2019 – Festival delle Orchestre Giovanili agosto 2019 „Danze armene, suite, fantasie e dragoni cinesi con l’orchestra di fiati North Rhein Westfalia“

Festival delle Orchestre Giovanili agosto 2019
„Martedì 20 agosto 2019, alle ore 21.15, l’esibizione della tedesca Junge Bläserphilharmonie North Rhein Westfalia chiude la ventunesima edizione del fiorentino Festival delle Orchestre Giovanili. La Loggia dei Lanzi, palcoscenico incastonato tra la maestà dei due leoni, ospiterà i 70 elementi dell’orchestra di fiati della Germania che proporrà le più grandiose pagine contemporanee del repertorio per banda sinfonica, sotto la direzione di Timor Chadik.

Aprono la serata le Danze armene parte I di Alfred Reed, compositore statunitense scomparso nel 2005. Si tratta di una Suite formata da 5 brani: Tzirani Tzar (L’albero delle albicocche) breve fanfara di apertura, Gavaki Yerk (Il canto della pernice) componimento tratto dalla collezione di canzoni folk armene di Padre Komitas, etnomusicologo armeno, Hoy, Nazam Eem (Hoy, mia Nazam) brillante danza in cui un giovane uomo decanta la sua amata Nazam, Alagyaz brano dedicato all’omonima montagna armena, con una maestosa e possente melodia ad intera orchestra e, infine, Gna, gna (Via, via) una danza che descrive la conclusione della suite in modo descrittivo, con una spasmodica ed accelerata corsa finale.

Dall’Armenia alla Cina con la composizione di Philiph Sparke Year of the Dragon, articolata nei movimenti Toccata, Interludio e Finale. La Toccata inizia con un assolo di percussioni e un ostinato sinistro dei bassi che introducono alla breve danza d’ apertura; l’Interludio è dedicato al trombone, un corale malinconico per strumento solista e wind band; il Finale è un’esplosione di gioia, una marcia trionfale il cui tema è affidato alla sezione dei corni alla quale si uniscono, in crescendo, tutte le altre sezioni, a celebrare il Dragone cinese, simbolo di forza, potere, fortuna, ricchezza e armonia.
Fantasy variation of a theme of Nicolò Paganini di James Barnes costruita sul 24esimo Capriccio per violino solo del virtuoso genovese Nicolò Paganini, segue la forma del brano ’80 con il tema in La minore, undici variazioni e finale.

La colonna di sonora di Star wars di John Williams per l’omonima saga di Lucas e quella di Leonard Bernstein per il musical West side story precedono il brano conclusivo della serata, la Second suite for band di Alfred Reed. Questa composizione gli fu commissionata dall’High School Wind Ensemble dell’Illimois, in memoria di Ina Schuler, consorte del maestro direttore Jack Schuler, ed eseguita nel 1979 sotto la direzione dell’autore. Si articola in quattro movimenti: Son Montuno, Tango Saragossa Serenade, Guaracha, Paso doble a la Corrida!, tutte danze della tradizione popolare cubano-caraibica, argentina e spagnola.
Ingresso libero e gratuito.“

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SALSOMAGGIORE TERME – 23 luglio 2019 – Presentazione libro Mayrig

Salsomaggiore Terme al Grand Hotel

L’Associazione “Il Salotto Illuminato” organizza per il 23 luglio  2019 alle ore 17,00 a  Salsomaggiore, largo Roma 4,

Letizia Leonardi presenta il libro “Mayrig” e interviene sulla questione del genocidio armeno.

POGGIBONSI -28 giugno 2019 – Dialoghi Italo – armeni – incontro con lo scrittore Arthur Alexanian

Incontro con lo scrittore Arthur Alexanian per parlare della ‘questione armena
«È fondamentale dibattere su temi come questo, che il governo turco cerca di far cadere nel dimenticatoio e in alcune parti del mondo viene piuttosto trascurata – spiega Carlo Busini, giovane poggibonsese che ha pensato e organizzato l’evento -. Sarà molto interessante poter dialogare con Arthur Alexanian, un “Armeno con un’ottica italiana”, che ci aiuterà a capire quanto sia importante l’impegno che si richiede al Governo italiano nel riconoscere ufficialmente il genocidio degli armeni»

Dialoghi italo-armeni. Si chiama così l’evento in programma per venerdì prossimo, il 28 giugno, alla Sala polivalente La Ginestra a Poggibonsi, al quale parteciperà lo scrittore francese di origini armene Arthur Alexanian (nella foto), autore del libro Il bambino e i venti d’Armenia, edito da Ibiskos Ulivieri.

L’iniziativa si concentrerà sulla questione armena, partendo da un’introduzione fino a dibattere sull’attualissimo tema della mozione bipartisan approvata dalla nostra Camera che impegna il Governo a «riconoscere ufficialmente il genocidio armeno e a darne risonanza internazionale».

«È fondamentale dibattere su temi come questo, che il governo turco cerca di far cadere nel dimenticatoio e in alcune parti del mondo viene piuttosto trascurato – spiega Carlo Busini, giovane poggibonsese che ha pensato e organizzato l’evento, in collaborazione con l’associazione La Scintilla -. Sarà molto interessante poter dialogare con Arthur Alexanian, un “Armeno con un’ottica italiana”, che ci aiuterà a capire quanto sia importante l’impegno che si richiede al Governo italiano nel riconoscere ufficialmente il genocidio degli armeni».

Il 24 aprile del 2015, data in cui ricorreva il centenario della deportazione e dell’uccisione di un milione e 500mila armeni, Carlo aveva organizzato a Colle di Val d’Elsa una marcia, coinvolgendo gli studenti e i cittadini.

“La differenza fondamentale tra un Paese democratico e uno stato totalitario risiede nella cancellazione storica delle responsabilità”, ha scritto Gabriele Nissim, presidente di GARIWO (Gardens of the Righteous Worldwide), associazione che combatte contro le ingiustizie per il riconoscimento dei genocidi.

L’appuntamento è dalle ore 18.00 alle 20.00. A seguire, cena a buffet con piatti tipici armeni e buona musica

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CAGLIARI – 14 giugno 2019 – Diana Gabrielyan in concerto

5×88 – Diana Gabrielyan

Viaggio nelle musiche dell’Armenia

Venerdì 14 giugno a Cagliari per 5×88, la rassegna dedicata al pianoforte solo organizzata dalla Fondazione “Giuseppe Siotto, sotto la direzione artistica della pianista e compositrice Irma Toudjian.

Ospite della serata (in programma come sempre alle 21 nei suggestivi spazi del Palazzo Siotto di via dei Genovesi 114) sarà la talentuosa pianista Diana Garbielyan, armena d’origine ma residente in Italia.

Di lei nel 1999 Pierre Petit scrisse su Le Figaro: “Ha tredici anni, possiede una presenza, una passione e un senso dello stile inarrestabili…”.

Durante la serata cagliaritana Gabrielyan proporrà un programma costruito sulle note di alcuni tra i più noti compositori armeni contemporanei: da Arno Babadjanyanad Aram Khachaturyan, toccando anche Alexander Scriabin e la musica romantica del maestro unghere Franz Liszt.

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Biglietti: intero 10 euro; 7 euro ridotto per under26 e soci dell’Associazione Suoni e Pause e Touring Club Italiano.

Informazioni e prenotazioniinfo@fondazionegiuseppesiotto.org

5×88 è realizzata con il contributo di: Comune di Cagliari, Assessorato al Turismo della Regione e Fondazione di Sardegna. In collaborazione con l’associazione Suoni e Pause.

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Diana Gabrielyan. Ne “Le Figaro” del 2 gennaio 1999 Pierre Petit così ha scritto “…Diana Gabrielyan che, ha tredici anni, possiede una presenza, una passione e un senso dello stile inarrestabili…”.

Diana Gabrielyan è nata a Yerevan, in Armenia dove ha studiato nella Scuola Musicale Speciale per bambini prodigio “P. I. Tchaikovsky”. A soli nove anni ha tenuto il suo primo Recital.

A dieci, ha vinto il 3° premio al Primo Concorso Internazionale di Musica “Classica Nova” ad Hannover, in Germania, subito dopo  il 2° premio al VII Concorso Internazionale di Piano “Ciutat de Carlet” a Valencia, in Spagna, e il 1 premio al VII Concorso Internazionale “Premio Gramsci di Pianoforte” a Cagliari, in Italia, vincendo inoltre, come Premio Speciale per la migliore esecuzione del brano imposto, concerti a Parigi. Dal 1998 vive in Italia. A 19 anni si è diplomata al Conservatorio “S. Cecilia” di Roma con il massimo dei voti e la lode, vincendo un premio speciale come Miglior Diploma di Roma del 2005. In seguito ha ottenuto il Diploma Accademico di II livello sia in “Discipline Musicali – Pianoforte” che in “Discipline Musicali – Musica da Camera” al Conservatorio “S. Cecilia” di Roma, sempre con il massimo dei voti e la lode. E’ vincitrice di numerosi concorsi nazionali ed internazionali. Svolge una intensa attività concertistica partecipando a numerosi festival.