Diocesi: Como, in corso il pellegrinaggio in Armenia guidato dal vescovo Cantoni (Agenzia SIR 19.06.18)

Fino al prossimo 25 giugno una piccola delegazione della diocesi di Como sarà in pellegrinaggio in Armenia. L’arrivo dei 42 pellegrini comaschi, guidati dal vescovo Oscar Cantoni, è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri. “Perché andate in Armenia? Più volte è risuonata la domanda in questi mesi – ha dichiarato poco prima della partenza don Giovanni Illia, referente dell’Ufficio diocesano pellegrinaggi –. Il nostro intento consiste nel riscoprire la vita e la storia della Chiesa apostolica armena, la sua dottrina e i suoi santi, frequentemente incontreremo la figura di san Gregorio Illuminatore, il grande vescovo e martire che sta alle origini della Chiesa armena”. Oltre alla visita ai monasteri nella giornata di oggi il gruppo ha incontrato anche la comasca suor Benedetta Carugati missionaria della Carità impegnata in un centro di accoglienza per bambini con gravi handicap. “L’Armenia – continua don Illia – è una nazione, ma soprattutto la vicenda di un popolo da conoscere e riscoprire, una storia di fede e di santità da cui molto dobbiamo apprendere, una occasione di incontro ecumenico e di vita spirituale con cui arricchirci. Ne faremo l’occasione per ravvivare la nostra fede nel mistero centrale della nostra fede: l’Incarnazione del figlio di Dio”.

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Speciale difesa: Armenia-Azerbaigian, viceministro Difesa Balayan, tensioni al confine col Nakhchivan (Agenzianova 19.06.18)

Speciale difesa: Armenia-Azerbaigian, viceministro Difesa Balayan, tensioni al confine col Nakhchivan
Erevan, 19 giu 15:00 – (Agenzia Nova) – Si registrano delle tensioni lungo la sezione del confine armeno-azerbaigiano nella zona del Nakhchivan (exclave azerbaigiana), anche se la situazione è sotto controllo. Lo riferisce il viceministro della Difesa dell’Armenia Gabriel Balayan durante un briefing con la stampa tenutosi presso la sede del parlamento di Erevan. “Giornalisti e blogger attivi nei social network sono stati invitati nell’area. Posso dire che ci sono alcune attività nella parte azerbaigiana ma non a scapito delle nostre posizioni o territori”, afferma Balayan citato dall’agenzia di stampa “Armenpress”. Il viceministro ha assicurato che le forze armate armene mantengono il pieno controllo della situazione. Il Nakhchivan è diventato un’exclave dopo l’occupazione militare armena del Nagorno-Karabakh e di altri sette distretti sotto la sovranità territoriale dell’Azerbaigian. Il conflitto tra Armenia e Azerbaigian per l’area del Nagorno-Karabakh – regione internazionalmente riconosciuta come parte dell’Azerbaigian ma occupata militarmente dall’Armenia – è iniziato nel 1988, quando la regione autonoma del Nagorno-Karabakh ha chiesto il trasferimento dalla Repubblica sovietica dell’Azerbaigian a quella armena. Nel 1991 a Stepanakert – autoproclamatasi capitale – è stata annunciata la costituzione della repubblica del Nagorno-Karabakh. Nel corso del conflitto, sorto in seguito alla dichiarazione di indipendenza, l’Azerbaigian ha perso de facto il controllo della regione. Dal 1992 proseguono i negoziati per la soluzione pacifica del conflitto all’interno del Gruppo di Minsk dell’Osce. L’Azerbaigian insiste sul mantenimento della sua integrità territoriale, mentre l’Armenia protegge gli interessi della repubblica separatista. La repubblica del Nagorno-Karabakh, in quanto non riconosciuta internazionalmente come entità statale, non fa parte dei negoziati. (Res)

Nagorno-Karabakh: ministero Esteri armeno, ancora nessuna specifica su possibile incontro con omologo azerbaigiano (Agenzianova 18.06.18)

Erevan, 18 giu 12:21 – (Agenzia Nova) – Non è ancora stato definito l’accordo in merito a un possibile incontro tra i ministri degli Esteri armeno e azerbaigiano. Lo ha detto il portavoce armeno del dicastero degli Esteri Tigran Balayan nel corso di una conferenza stampa. “La data di una riunione dei ministri non è ancora stata specificata, se verrà raggiunto un accordo definitivo sull’incontro tra i ministri degli Esteri armeno e azerbaigiano vi informeremo in anticipo sia sul luogo che sulla data”, ha detto Balayan. I copresidenti e i rappresentanti istituzionali armeni hanno esaminato lo stato dei negoziati sul conflitto del Nagorno-Karabakh e discusso le prossime misure per portare avanti il processo, compresa una riunione ministeriale da organizzare nel prossimo futuro durante la loro visita compresa fra il 12 e il 14 giugno a Erevan. Durante i colloqui si è discusso dell’attuale situazione lungo il confine e la linea di contatto tra Armenia e Azerbaigian, sottolineando l’importanza di mantenere un atteggiamento costruttivo. (segue) (Res)

VI Seminario Eurasiatico di Roma: quando l’economia si fa politica (Lindro 15.06.18)

Venerdì 15 giugno, nella sede dello studio legale internazionale GianniOrigoniGrippoCappelli & Partners, si è svolto il VI Seminario Eurasiatico di Roma, organizzato da Associazione Conoscere Eurasia, Roscongress, Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo e Camera di Commercio Bielorussa assieme alla collaborazione di importanti istituti, come Intesa Sanpaolo e Banca Intesa Russia, oltre che dello studio legale che ha ospitato l’evento. L’Unione Economica Eurasiatica (UEE) è un’area di libero scambio che comprende RussiaKazakistanBielorussiaArmenia Kirghizistan e, solo nel primo trimestre del 2018, ha generato scambi per oltre cinque miliardi e settecento milioni di euro. L’interesse del mondo delle imprese italiane per questa area di investimenti è dunque facilmente comprensibile.

L’interesse economico, come è normale, si mescola con quello politico (secondo alcune teorie, infatti, non esiste una vera differenza tra le due cose), tanto più in una fase come questa che, da un lato, vede un cambio ai vertici della Repubblica con l’ascesa di forze che si sono dichiarate favorevoli alla fine delle sanzioni contro la Russia (in vigore dal 2014), dall’altro vede l’allontanamento e la frattura sempre più netta tra gli Stati Uniti di Donald Trump e gli alleati dell’Unione Europea (si pensi all’esito del G7 in Canada). Se, nonostante le nuove prospettive aperte nelle ultime settimane, la situazione politica resta alquanto complessa, non si deve sottovalutare il potere dell’interesse economico:durante il convegno, infatti, è stata più volte espressa la convinzione secondo cui, se le comunità economiche di due Paesi hanno interesse reciproco, la politica sarà costretta a seguire quella via nonostante i contrasti. Secondo Askar Kishkembayev, Capo Segreteria del Ministro dell’Economia e della Politica Finanziaria della Commissione Economica Eurasia, dove la politica non arriva, arriva l’economia, e l’economia, in questo momento, ha una gran voglia di proficui rapporti tra Est ed Ovest, di un grande mercato che parta dalle coste atlantiche dell’Europa per arrivare fino a Vladivostok, sul Pacifico.

Con queste premesse, secondo Stefano Barrese, Responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, in questa fase l’Italia potrebbe giocare un nuovo ruolo di ponte tra la Russia e l’Unione Europea, per portare al superamento del regime di sanzioni e all’apertura di una nuova fase di scambi vantaggiosi per tutti. Di superamento dell’attuale fase di contrasti tra Russia ed UE ha anche parlato Francesco GianniSenior Partner di Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners secondo cui, nonostante sia troppo presto per capire quale sarà la linea reale del nuovo Governo italiano sulla questione delle sanzioni, si può fare affidamento sul fatto che “dove passano le merci non passano gli eserciti”.

Un altro esempio di come un rapporto collaborativo tra i Paesi dell’area eurasiatica e l’Italia possa portare enormi vantaggi a tutta la UE, è stato portato dall’Ambasciatrice Straordinaria e Plenipotenziaria della Repubblica d’Armenia in Italia, Victoria Bagdassarian. L’Ambasciatrice Bagdassarian afferma di considerare molto buono il livello della collaborazione tra Italia ed Armenia tanto che, già durante la precedente Legislatura, l’allora Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, diede il via ad un Comitato Intergovernativo che accelerasse l’integrazione economica ed i rapporti politici tra Roma ed Erevan (a breve, inoltre, anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dovrebbe recarsi in visita nella Capitale armena). Grazie all’integrazione eurasiatica, gli effetti della crisi economica sull’Armenia sono stati molto ridotti; inoltre, l’Armenia è l’unico Paese dell’Unione Economica Eurasiatica a confinare con l’Iran e, grazie a questa particolare circostanza, ha sviluppato un rapporto speciale con il Paese che, attualmente, è al centro di posizioni contrastanti tra UE e USA (dopo il ritiro di Trump dall’accordo sul nucleare iraniano, voluto invece dagli europei): a questo punto, tramite lo sviluppo di rapporti più stretti con i Paesi dell’area eurasiatica, la UE potrebbe usufruire del ruolo di ‘ponte’ che l’Armenia potrebbe giocare per avvicinare ulteriormente Bruxelles e Teheran.

Certamente, tra tutte le questioni presentate, quella dei rapporti tra Italia e Russia resta la principale, sia sul piano economico, considerati gli investimenti che gli imprenditori italiani hanno fatto e continuano a fare in territorio russo, sia sul piano politico.

Per quanto riguarda lo stretto rapporto economico che intercorre tra Italia e Russia, secondo Antonio Fallico, Presidente di Banca Intesa Russia e Presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia, le occasioni di investimento nella Federazione non mancano: “abbiamo parecchie imprese che si sono radicate e stanno producendo in Russia nei settori alimentare, metalmeccanico, aerospaziale ed aeronautico; molte aziende italiane lavorano anche nelle infrastrutture: alcune hanno costruito i nuovi stadi per il Campionato Mondiale di Calcio mentre altre sono attive nella ristrutturazione delle linee di trasporto metropolitano”. Inoltre, non ci sono particolari difficoltà logistiche o giuridiche per chi va ad investire in Russia, dato che “l’investitore straniero è equiparato al 90% all’investitore locale”.

Sergey Razov, Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, aggiunge che “in Russia, secondo la valutazione generale degli esperti e secondo l’indice doing business della Banca Mondiale, il clima per gli investimenti è molto buono: se non sbaglio, in questo rating della Banca Mondiale, la Russia si trova anche sopra l’Italia”. A confermare ulteriormente la competitività russa nel campo degli investimenti, aggiunge Razov, c’è il fatto che, “nonostante la crisi degli ultimi anni, le aziende italiane che operano stabilmente in Russia (che sono circa quattrocento) sono sempre rimaste nel Paese, anche nei momenti più difficili. Questo significa che le aziende italiane hanno una certa fiducia nelle prospettive del mercato russo e vedono che ci sono possibilità di ulteriore sviluppo”. Un esempio molto pratico è nel cambio tra il rublo e l’euro: “il valore del rublo è diminuito di ben due volte, negli ultimi anni: questo vuol dire che un imprenditore italiano, che ha euro nelle tasche, in Russia pagherà due volte di meno per l’affitto, l’energia elettrica, la forza lavoro e così via. Gli imprenditori italiani non si lasciano certamente sfuggire queste occasioni”.

Per quanto riguarda l’auspicato superamento delle sanzioni imposte alla Russia a causa della crisi ucraina, Antonio Fallico sostiene che tali sanzioni hanno finito per danneggiare più i sanzionatori che i sanzionati: per questo è necessario che l’Italia si schieri contro queste sanzioni svolgendo un ruolo di ‘ponte’ verso Est per UE e USA, proprio come la Russia potrebbe svolgere il ruolo di ‘ponte’ verso Ovest per la Cina. In ogni caso, afferma, “credo che aspettarsi a breve l’annullamento delle sanzioni non sia molto realistico: dobbiamo abituarci a vivere con queste sanzioni ancora per altro tempo. Il nuovo Governo italiano, tra i punti del patto siglato tra le due forze politiche che lo compongono, ha messo l’intenzione di rasserenare i rapporti con la Russia e, quindi, di convertire questa contrarietà in un voto contrario al procedimento delle sanzioni al prossimo Consiglio d’Europa, che si terrà il 28 di giugno: vedremo fino a che punto questo sarà possibile”. Oltre all’Italia, poi, ci sono altri Paesi UE contrari alle sanzioni, come ad esempio Austria ed Ungheria.  Infine, per quanto riguarda la Germania, conclude Fallico, “Berlino non è felice di aderire alle sanzioni, però la Germania ha portato a casa, con il consenso degli Stati Uniti, il Nord Stream 2, che è un progetto molto importante. Io credo che, se negli Stati Uniti la situazione economica e politica si dovesse evolvere in modo tale che Trump smetta di essere prigioniero di sé stesso, a quel punto anche i rapporti tra Russia e Stati Uniti e tra Russia ed Europa si potrebbero stabilizzare con segno positivo”.

Una posizione simile è espressa dall’Ambasciatore Razov, che afferma: “non voglio fare valutazioni sullo stato delle relazioni tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti dato che questo compete piuttosto alle Istituzioni europee e statunitensi e non entra nelle mie competenze. Ciò che entra nelle mie competenze e interessa la Russia, invece, e che ci siano buoni rapporti tra Mosca e Roma. L’aumento della tensione e della turbolenza internazionale sicuramente non fa bene, non favorisce niente e nessuno; di certo non favorisce gli scambi internazionali, quindi sicuramente non siamo interessati in politiche che aumentino la tensione. Per la Russia, l’Unione Europea rappresenta il principale partner commerciale, anche se, per motivi noti, la quota europea nei nostri scambi con l’estero è sensibilmente diminuita a favore della quota coperta dai Paesi asiatici: questa non è stata una nostra scelta, bensì dell’Unione Europea”. Sulla prospettiva di una fine in tempi brevi del regime di sanzioni contro Mosca, l’Ambasciatore risponde: “non siamo stati noi ad introdurre le sanzioni e non tocca a noi risolvere questo problema. La nostra economia si è già adattata al nuovo stato delle cose, però certamente auspichiamo che il buon senso trionfi”.

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Armenia-Azerbaigian: primo incontro fra premier Pashinyan e presidente Aliyev a Mosca, una semplice stretta di mano (Agenzianova 15.06.18)

 Erevan, 15 giu 08:24 – (Agenzia Nova) – Il primo ministro armeno ha sottolineato il suo incontro con la comunità armena locale, sottolineando l’atmosfera di eccitazione della di queste persone riguardo ai cambiamenti politici in Armenia. Pashinyan ha anche parlato del suo incontro con il primo ministro russo Dmitrij Medvedev. “È stato il nostro primo incontro. Abbiamo discusso numerose questioni dell’agenda bilaterale armeno-russa. Le relazioni armeno-russe poggiano su ottimi rapporti e esiste un livello significativo di fiducia reciproca, che sicuramente svilupperemo”, ha affermato il capo del governo di Erevan. (Res)

L’Italia guarda oltre, a Roma si tiene il Seminario Eurasiatico (Sputniknews 13.06.18)

Venerdì 15 giugno a Roma si terrà la sesta edizione del Seminario Eurasiatico, dedicato alle relazioni economiche fra l’Italia e l’Unione Economica Eurasiatica.

Il VI Seminario Eurasiatico avrà luogo presso la Sala Galleria dello studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners in Via delle Quattro Fontane 20 a Roma:

Eurasia, ponte tra Est e Ovest. Lo stato dell’arte e le prospettive delle relazioni economiche tra l’Italia e l’Unione economica eurasiatica, l’alleanza tra Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirgyzstan e baricentro geopolitico del mondo multipolare, saranno al centro dei lavori organizzati da Associazione Conoscere Eurasia, Roscongress, Forum economico internazionale di San Pietroburgo, Camera di Commercio Bielorussa, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Banca Intesa Russia e Studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners.

Di seguito il programma orario del seminario:

09.00-09.30

Registrazione dei partecipanti. Welcome coffee

09.30-11.00

Apertura del Seminario

Moderatore:  Aleksey PILKO, Direttore Eurasian Communication Center

Francesco GIANNI, Senior Partner Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners

Stefano BARRESE, Responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo

Laura CASTELLI, Vice ministro all’Economia e Finanza

Sergey RAZOV, Ambasciatore della Federazione Russa in Italia

Victoria BAGDASSARIAN, Ambasciatrice Straordinaria e Plenipotenziaria

della Repubblica d’Armenia in Italia

Matteo Luigi BIANCHI, deputato Lega

Aleksandr GURYANOV, Ambasciatore della Repubblica di Belarus in Italia e Malta; rappresentante permanente presso la Fao

Askar KISHKEMBAYEV, capo Segreteria del ministro dell’Economia e della Politica finanziaria Commissione economica eurasiatica

Antonio FALLICO, Presidente Banca Intesa Russia e Presidente Associazione Conoscere Eurasia

11:00 — 12:00

Sessione I: Relazioni economiche tra l’Italia e L’Eurasia

Moderatore: Andrea CARLI, giornalista Il Sole 24 Ore

Licia MATTIOLI, Vicepresidente Confindustria con delega internazionale

Igor KARAVAEV, Rappresentante commerciale della Federazione Russa in Italia

Donato IACOVONE, Amministratore Delegato EY Italia

Oleg DZHUS, Membro del Management Board, Responsabile Tesoreria di Banca Intesa Russia

Alberto GIOVANNINI, Presidente Salini Impregilo S.p.A.

Giuseppe MATARAZZO, Direttore Thales Alenia Space Italia S.p.A.

12:00 — 12:40

Sessione II: Relazioni economiche tra l’Italia e l’Uzbekistan

Moderatore: Riccardo MANARA, ex Ambasciatore italiano nella Repubblica dell’Uzbekistan

Luigi IPERTI, Presidente Camera di Commercio Italia Uzbekistan

Rustam KAYUMOV, 1° Segretario e Incaricato d’Affari Ambasciata della Repubblica dell’Uzbekistan in Italia

12:40 — 13:20

Sessione III: Relazioni economiche tra l’Italia e la Repubblica di Belarus

Moderatore: Vladimir ULAKHOVICH, Presidente della Camera di Commercio e Industria Bielorussa

Sergey MASHONSKII, senior partner Arzinger and Partners

Carlo NERI, senior specialist Area Studi e Comunicazione SACE SpA

Olga VOROBIEVA, Direttore Parco industriale Great Stone

Ekaterina PODBEREZHSKAYA, Direttore Agenzia viaggi “VEZHA”

 13.20-13.40

Conclusioni

Moderatore: Andrea CARLI, giornalista Il Sole 24 Ore

Antonio FALLICO, Presidente di Banca Intesa Russia e Presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia

L’Unione Economica Euroasiatica comprende Armenia, Bielorussia, Kazakhstan, Kirgyzstan e Russia, unite in un mercato unico esteso su una superficie di 20 milioni di kmq e comprendente una popolazione di 185 milioni di persone. Nel 2019 in questo spazio commerciale entrerà anche la Cina, mentre sono in corso i negoziati di accesso con l’Iran.

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Nagorno-Karabakh: primo incontro fra neo ministro Esteri armeno e co-presidenti Gruppo di Minsk Osce (Agenzianova 13.06.18)

 Erevan, 13 giu 09:36 – (Agenzia Nova) – Il conflitto tra Armenia e Azerbaigian per l’area del Nagorno-Karabakh – regione internazionalmente riconosciuta come parte dell’Azerbaigian ma occupata militarmente dall’Armenia – è iniziato nel 1988, quando la regione autonoma del Nagorno-Karabakh ha chiesto il trasferimento dalla Repubblica sovietica dell’Azerbaigian a quella armena. Nel 1991 a Stepanakert – autoproclamatasi capitale – è stata annunciata la costituzione della repubblica del Nagorno-Karabakh. Nel corso del conflitto, sorto in seguito alla dichiarazione di indipendenza, l’Azerbaigian ha perso de facto il controllo della regione. Dal 1992 proseguono i negoziati per la soluzione pacifica del conflitto all’interno del Gruppo di Minsk dell’Osce. L’Azerbaigian insiste sul mantenimento della sua integrità territoriale, mentre l’Armenia protegge gli interessi della repubblica separatista. La repubblica del Nagorno-Karabakh, in quanto non riconosciuta internazionalmente come entità statale, non fa parte dei negoziati. (Res)

Dolcissimo amore ti racconto il genocidio degli Armeni (Radioluna.it 11.06.18)

LATINA – Scappare dalla Turchia per sfuggire al genocidio armeno, un pezzo crudele di storia raccontato anche dai fratelli Taviani, nel film La Masseria delle Allodole. Una fuga che porta una giovane mamma e i suoi due bambini di 2 e 7 anni in Italia e poi a Maenza, sui Lepini pontini. E’ la storia raccontata da Sergio Zerunian nel suo ultimo romanzo Dolcissimo amore dagli occhi grandi, un racconto familiare e autobiografico, per non dimenticare. Ne ha firmato la prefazione Antonia Arslan, autrice de La Masseria delle Allodole.

Sergio Zerunian su Radio Luna nella rubrica I nostri Libri con Licia Pastore

 

VICENZA – Terre di Nairì, parole e suoni d’Armenia (Tvweb 08.06.18)

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Le terre di Nairì, antico nome dell’Armenia, sono l’ispirazione del secondo concerto di musica da camera delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico. Sabato 9 giugno, con inizio alle 21, Sonig Tchakerian invita sul palco palladiano l’attore Paolo Kessisoglu e la pianista Stefania Redaelli: insieme daranno vita ad un affresco di parole e suoni, presi dalla tradizione antica e da autori contemporanei. Lo spettacolo, che si realizza con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Armenia in Italia, si snoda attraverso la poesia di Daniel Varujan, con Il canto del pane, composto nel periodo in cui il poeta armeno si stava avvicinando al cristianesimo, e rimasto incompleto per la morte dell’autore nel 1915, durante il genocidio.

A queste poesie si accostano i racconti, ironici e divertenti, di William Saroyan, nato nel 1908 a Fresno, in California, da una famiglia armena scampata alle persecuzioni. Autore della semplicità, scrisse moltissimi racconti, con il solo desiderio di “mostrare la fratellanza degli uomini”, come lui stesso dichiarò. In apertura, un brano del racconto Gibilterra, tratto da Angab Oraghir (Diario slegato) di Vahram Mavian, poeta della diaspora armena, nato a Gerusalemme nel 1926, da genitori sopravvissuti al genocidio. «La serata nasce dall’incontro con Paolo Kessisoglu – racconta Sonig Tchakerian – con il quale abbiamo preparato un percorso, all’insegna dell’alternanza: tra antico e moderno, tra musica e parole, e tra il registro serio, sentimentale, e quello più leggero e arguto. Paolo, attore estremamente versatile, sente molto forti le sue radici armene, ed è felice di partecipare a questo raro progetto. Sarà al suo debutto in Olimpico; in questa avventura ci accompagnerà Stefania Redaelli, con la quale collaboro invece da molto tempo e che è spesso presente alle Settimane Musicali.» Gli autori delle musiche sono Arno Babadjianian, Aram Khachaturian, Grigor Hakhinyan e Padre Komitas. Di Arno Babadjianian (1921/1983) si eseguirà il primo movimento della Sonata per violino e pianoforte dedicata a Dmitrij Šostakovič, oltre ad una Elegia; di Aram Khachaturian (1903/1978) l’Allegro ma non troppo dalla Sonata per violino e pianoforte, mentre di Grigor Hakhinyan (1926/1991) verrà interpretata la Toccatadalla Sonata – Improvvisazione. Infine, di Komitas (1869/1935), che all’inizio del ‘900 soggiornò tra i pastori del Caucaso, raccogliendone gli antichi canti della tradizione orale, che poi trascrisse armonizzandoli per diverse formazioni musicali, si eseguiranno i brani intitolati Cinares, Grunk, Andunì. L’organizzazione del festival lancia la promozione “la musica ti fa giovane”, 50 posti al prezzo speciale di € 10,00 acquistabile, fino ad esaurimento, al botteghino del Teatro Olimpico in stradella del Teatro Olimpico aperto dal martedì alla domenica dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 16,30.

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Settimane Musicali al Teatro Olimpico – “Parole e suoni d’Armenia” con Paolo Kessisoglu Eventi a Vicenza (Vicenzatoday 08.06.18)

Suggestioni e umorismo d’Armenia tra poesia, prosa e musica. 
Per la prima volta alle Settimane Musicali al Teatro Olimpico la partecipazione dell’attore Paolo Kessisoglu. 
Assieme al violino di Sonig Tchakerian e al pianoforte di Stefania Redaelli un viaggio in compagnia di Varujian, Saroyan, Komitas, Babadjianian, Khachaturian.

Paolo Kessisoglu attore
Sonig Tchakerian violino
Stefania Redaelli pianoforte

Ingresso: a pagamento Intero: Albinoni € 50,00 – Beethoven € 30,00 – Chopin € 20,00 | Ridotti: Beethoven €24,00 – Chopin € 16,00 | Emotional Seat € 100,00

I biglietti ridotti sono riservati ai soci, a chi ha più di 65 anni e meno di 30, ai gruppi di minimo 15 persone

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Paolo Kessisoglu (Genova, 25 luglio 1969) è un attore, comico e conduttore televisivo italiano.

È noto soprattutto per il duo Luca e Paolo, formato con Luca Bizzarri.

Nasce da una famiglia genovese di origini armene, sfuggita al genocidio del loro popolo avvenuto per mano dell’Impero Ottomano durante la prima guerra mondiale.

Il nonno paterno, Callisto, era un profugo armeno di Smirne, il quale all’epoca, ancora bambino, riparò con la famiglia prima in Grecia e poi in Italia, stabilendosi inizialmente a Trieste per vari anni, e infine a Genova; il cognome originario della famiglia, Keshishian, durante la fuga venne turchizzato in Keşişoğlu onde destare minor attenzione.

Paolo, una volta salito alla ribalta, si impegnerà in prima persona per tramandare la memoria del massacro armeno e combattere operazioni di negazionismo.

Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico nascono nel 1992 con l’intento di portare la grande musica classica in uno dei luoghi più suggestivi al mondo, il Teatro Olimpico di Vicenza.

Il Teatro, progettato da Andrea Palladio nel 1580, si è miracolosamente conservato intatto fino ai nostri giorni ed è considerato, a distanza di quasi cinquecento anni, il più antico teatro coperto del mondo. Assieme a ville e palazzi progettati da Palladio, fa parte del Patrimonio Mondiale protetto dall’Unesco.

Il Festival si svolge tra la metà di maggio e la metà di giugno, uno dei pochi periodi dell’anno in cui il Teatro viene aperto per spettacoli e si articola in varie sezioni: opera lirica, concerti sinfonici e da camera, conferenze musicologiche. Direttore artistico dalla fondazione è il maestro Giovanni Battista Rigon, direttore d’orchestra e pianista italiano.

Contatti

Settimane Musicali al Teatro Olimpico
tel. e fax 0444302425
info@settimanemusicali.eu

 

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Armenia: rapporto Ue, relazioni con Erevan hanno raggiunto un nuovo picco (2) (Agenzianova 06.06.18)

Bruxelles, 06 giu 12:44 – (Agenzia Nova) – Dal mese di gennaio del 2015 le relazioni Ue-Armenia si sono sviluppate in modo significativo. La negoziazione e l’applicazione provvisoria…

Oltre al nuovo accordo che è stato ratificato all’unanimità dal parlamento armeno e ora viene applicato in via provvisoria, ha detto il…

Tra gli sviluppi rilevanti evidenziati dal rapporto figurano l’adozione a larga maggioranza da parte del parlamento armeno di una nuova legge…

Nel 2016 l’Armenia è stata associata al programma quadro dell’Ue per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020, che apre nuove opportunità…

Lo sviluppo dell’infrastruttura di trasporto e l’efficienza energetica sono stati sostenuti nell’ambito del Fondo investimenti di vicinato,… (Beb)