Novità in Libreria: L’Armenia perduta. Viaggio nella memoria di un popolo. Di Aldo Ferrari

Con prefazione di Antonia Arslan

Un affascinante viaggio nel paese che non c’è

Questo libro è un viaggio storico, culturale e “politico” attraverso alcuni dei luoghi più rilevanti e suggestivi della millenaria cultura armena che sono però rimasti al di fuori dei confini dell’odierna, minuscola, repubblica d’Armenia.

Si tratta di monti, laghi, monasteri, fortezze e intere città, dove solo la memoria, talvolta supportata dalla precaria sopravvivenza di alcuni monumenti superstiti, parla di una presenza armena ancora in larga misura viva e palpitante poco più di un secolo fa, prima di essere violentemente annientata, nel giro di pochi anni, dal genocidio del 1915 all’espulsione degli armeni dalla Cilicia nel 1923.

Questi luoghi della memoria, che si trovano oggi in Turchia, Iran e Azerbaigian, sono presentati nel loro millenario percorso storico. Alcuni di questi luoghi hanno in realtà una valenza che supera la dimensione armena: si pensi in particolare all’Ararat, simbolo dell’Armenia, ma anche della rinascita universale della vita. I capitoli che compongono questo percorso di Aldo Ferrari sono incentrati sul contrasto stridente tra un passato di multiforme creazione culturale ed un presente fatto di assenza, silenzio e negazione.

ALDO FERRARI

insegna Lingua e Letteratura Armena, Storia della Cultura Russa e Storia del Caucaso e dell’Asia Centrale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo ArmeniaUna cristianità di frontiera, (Il Cerchio 2016).

Tutti pazzi per Mkhitaryan. La comunità armena di Roma: “Entusiasti ed orgogliosi” (Corrieredellospost.it 02.09.19)

ROMA – Tutti pazzi per Henrikh Mkhitaryan. Il fantasista è sbarcato questa mattina a Roma con un volo proveniente da Londra dove ha lasciato l’Arsenal per un anno. Arriva nella Capitale con la formula del prestito secco per tre milioni di euro, l’ultimo acquisto di Petrachi in questa finestra di mercato estiva. A Villa Stuart, dove ha sostenuto le visite mediche di idoneità sportiva, Mkhitaryan è stato accolto dall’entusiasmo dei tifosi che lo hanno aspettato per oltre quattro ore per scattare i primi selfie e farsi autografare le maglie della Roma.

Roma, Mkhitaryan ha terminato le visite. Ora la firma, poi l’Armenia

Roma, tifosi in festa: Mkhitaryan è sbarcato a Fiumicino

Un entusiasmo manifestato anche dal Consiglio per la comunità armena di Romaper il primo giocatore armeno a vestire la maglia giallorossa. “La comunità armena di Roma – le parole di Nevart Cricorian, presidente del Consiglio, al corrieredellosport.it – non può che essere felice ed entusiasta dell’arrivo nella capitale del forte centrocampista armeno. Il Consiglio per la comunità armena di Roma accoglie con entusiasmo la notizia dell’arrivo del connazionale.  Gli dà il benvenuto e si augura che possa dare il suo importante contributo così come ha brillantemente fatto in tutte le squadre nelle quali ha militato. Henrikh Mkhitarian è un orgoglio per la nazione armena non solo come giocatore e sportivo ma anche come uomo, come testimoniano le sue numerose opere di beneficienza in patria”

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Parla sette lingue, canta Al Bano e ha un record di 32 assist: ecco Mkhitaryan, la sorpresa di Petrachi (Forza Roma .it 02.09.19)

“Quando sei triste, non puoi essere fortunato. È qualcosa che ho imparato dalla cultura brasiliana. Quando sei felice, sul campo succedono cose belle”. Forse è tutta qui la scelta di Henrikh Mkhitaryan. L’atmosfera di Londra e i pochi minuti all’Arsenal hanno fatto il resto: Petrachi ha condotto in gran segreto la trattativa e ora l’armeno sarà il vero rinforzo della Roma per la trequarti. I tifosi fanno ancora fatica a crederci, convinti però che possa essere l’acquisto in grado di permettere il salto di qualità a Fonseca.

MILLE CULTURE – Dal Brasile ha portato via la voglia di divertirsi in campo. Quando era piccolo dall’Armenia è partito con altri giovani calciatori per un camp col San Paolo di quattro mesi: li ha trascorsi in camera con l’ex Lazio e Juve Hernanes e chissà che non lo abbia sentito prima di dare l’ok al trasferimento. La passione per il calcio è tutta frutto del papà-idolo Hamlet, uno dei più grandi attaccanti dello scorso secolo. A 33 anni muore per un tumore al cervello e quello stesso giorno un piccolissimo Henrikh decide che avrebbe fatto il calciatore e avrebbe reso orgoglioso il papàE come far felice un attaccante se non facendo più assist possibili? Quello sarebbe diventato l’obiettivo di una carriera intera.
L’infanzia in Francia, l’Armenia, il Brasile, ma non solo: quando si trasferisce a Donetsk impara anche l’ucraino e un po’ di russo, che aggiunge al personalissimo bagaglio di lingue. Lo raccontano come uno che ama stare lontano dai riflettori (di Ibrahimovic ai tempi dello United disse: “Gli piace ritenersi il Dio dell’Old Trafford, ma non lo è”) e dall’idolo Kakà ha preso anche la riservatezza oltre che, stavolta in campo, alla capacità di far sembrare facile ciò che non lo è.

RECORD – A Donetsk esplode e nel 2013 allo Shakhtar segna 25 gol ai quali aggiunge nove assist: il Borussia Dortmund lo nota e lo porta in Germania, dove entra in contatto con un’altra realtà e… impara un’altra lingua. Con Klopp per due anni le cose vanno a corrente alternata (benino il primo anno, malissimo il secondo in cui rischiano la retrocessione) ma è con Tuchelche rinasce e stabilisce un record: nel 2015-2016 segna sì 23 gol, ma soprattutto offre trentadue assist. Un’enormità. Ma anche un segnale di quanto sia un giocatore perfetto in un contesto che funziona, non un leader in grado di prendere in mano la squadra nei momenti di difficoltà, come successo anche allo United soprattutto nel primo anno di Mourinho. All’Arsenal non è andata molto meglio (e quest’anno ha fatto notizia la sua assenza in finale di Europa League per contenziosi politici tra Armenia e Azerbaijan) e la scelta di Roma va letta proprio in questo senso: è un giocatore umorale che ha bisogno di sentirsi protagonista per rendere al meglio.

AL BANO – Dalla mamma ha ereditato la resilienza“Ma mi danno i calci in campo”, le raccontava quando da ragazzo iniziava ad avere qualcosa in più degli altri. “No, devi essere sempre educato” era la risposta, come ha raccontato in una bellissima lettera su “The Players’ Tribune”. Sui social è arrivato molto in ritardo: il primo post su Instagram è datato luglio 2016. Un po’ in controtendenza rispetto ai calciatori dei nostri anni. È ambasciatore dell’Unicef e in estate si è sposato a Venezia con la compagna Betty (figlia dell’uomo d’affari Mikayel Vardanyan) nell’incantevole cornice di San Lazzaro degli Armeni. Non una scelta casuale, visto che si tratta della casa madre dell’ordine dei Mekhitaristi e uno dei primi centri al mondo di cultura armena. Alla cerimonia c’era un’ospite d’onore, Al Bano: insieme hanno cantato “Volare” di Domenico Modugno. Volare, che ora a Roma per Mkhitaryan è diventato un augurio.

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Henrikh Mkhitaryan è il regalo della Roma a mister Fonseca.  Il 30enne esterno offensivo armeno arriva in prestito con diritto di riscatto dall’Arsenal. E’ sbarcato all’aeroporto di Fiumicino accompagnato dalla moglie (che aveva sposato a giugno nell’isola di San Lazzaro degli Armeni a Venezia) a poche ore dalla chiusura del calciomercato.

Il giocatore armeno, accolto dallo staff giallorosso, ha posato per le prime foto con la sciarpa della Roma al collo. Per Mkhitaryan visite a Villa Stuart e firma del contratto con il club giallorosso. ”Sono felice di essere qui”, le prime parole rilasciate una volta atterrato a Fiumicino. La prima sfida italiana di Mkhitaryan però non sarà in serie A (possibile debutto in Roma-Sassuolo che si giocherà nel weekend del 15 settembre), ma contro la nazionale azzurra. Infatti il 5 settembre sfiderà l’Italia di Mancini e dei suoi nuovi compagni di squadra Florenzi e Pellegrini nelle qualificazioni di Euro 2020.

La Roma oltre a Mkhitaryan ha definito la cessione di Patrick Schick al Lipsia (prestito oneroso con diritto di riscatto a 28 milioni): il suo sostituto è l’ex milanista Nikola Kalinic che arriva (prestito oneroso a 2,5 milioni e riscato a 9) dall’Atletico Madrid.

Novità in libreria: Armenia un’avventura straordinaria. Arte, storie e itinerari della più antica nazione cristiana

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Una guida per «viaggiatori attenti» alla scoperta di un popolo e del suo patrimonio

Ponte tra Asia ed Europa, l’Armenia è ancora oggi un Paese immeritatamente poco conosciuto. Solo negli ultimi anni il turismo ha cominciato a considerare anche questa nazione, le cui vicende hanno molto da insegnarci: in particolare l’ostinazione a rimanere legati alle proprie radici, linguistiche e religiose, ritenute indispensabili a mantenere un’identità di popolo, sfuggendo al pericolo dell’assimilazione. La guida Armenia. Arte, storia e itinerari della più antica nazione cristiana di Alberto Elli, studioso e viaggiatore appassionato, conoscitore di lingue antiche (accadico, sumerico, ebraico, siriaco, etiopico classico, arabo, armeno), vuole essere un aiuto a quanti decidono di compiere un viaggio sull’altopiano armeno, portandoli a comprendere un aspetto fondamentale di questa cultura: l’identità cristiana, coraggiosamente difesa in un ambiente in cui la pratica religiosa non è molto diffusa, soprattutto dopo la dominazione sovietica. «Una guida all’Armenia, un percorso nelle terre di Nairì che Alberto Elli è stato capace di far vivere a me, figlio della diaspora, impegnato a testimoniare la storia del mio popolo, come un rinnovato processo di appropriazione delle mie radici, ma soprattutto come possibilità di attenuare le ferite che la violenza della storia ha inferto a queste terre», scrive nella prefazione Pietro Kuciukian, console onorario della Repubblica d’Armenia a Milano. «E tutto ciò grazie alla ricerca accurata, documentata, precisa nei dati e nelle descrizioni, degli elementi materiali, visibili, nati dalle “pietre urlanti di Armenia” e sopravvissuti ai secoli oscuri. Alberto Elli scrive di storia, di archeologia, di una nazione rinata che guarda al futuro, ma vuole soprattutto svelare tesori del passato comunicandoci il significato in essi racchiuso: luoghi di gioie, dolori, speranze, luoghi di vita comunitaria, di cultura, di creatività, monasteri, chiese, fortezze, cimiteri, croci di pietra, luoghi di fede che emanano il valore dello spirito armeno». Spiega l’Autore nell’introduzione: «Non è una guida come le molte che si trovano in commercio: mancano completamente informazioni relative agli alberghi, ai trasporti, all’organizzazione del viaggio, elementi, questi, che tutti noi possiamo ormai trovare facilmente in Rete, variabili e soggetti comunque anche ai gusti di ognuno. Qui, invece, si è voluto dare la preferenza a quei dati che permettono al turista interessato di “capire” il popolo armeno e il suo patrimonio storico e culturale. Ma per capire occorre “conoscere”, prima ancora di “vedere”. Pertanto, a una seconda parte nella quale vengono presentati, con un certo accurato dettaglio, una cinquantina di siti scelti oculatamente tra le decine e le decine che la piccolissima Armenia offre, ne viene premessa una prima la cui lettura – mi piacerebbe dire “il cui studio” – deve essere propedeutica al viaggio stesso». Questa parte introduttiva contiene elementi fondamentali di storia, con la triste pagina del genocidio, religione (la millenaria Chiesa armena e il monachesimo) e cultura (arte, architettura e lingua). Conclude Elli: «Pur piccola – ha una superficie di solo circa 30 mila chilometri quadrati, un decimo della nostra Italia – l’Armenia ha conservato una concentrazione di monasteri, per lo più del periodo medievale, impressionante. Sopravvissuti alle distruzioni degli uomini e della natura – l’Armenia è tragicamente Paese di terremoti –, questi monasteri emanano ancor oggi un sentimento di spiritualità profonda, chiaramente percepibile a chi li visita con devozione e rispetto, che sono dovuti alle realizzazioni di un popolo che in nome della sua fede cristiana ha patito le più disumane sofferenze, passando anche attraverso la terribile prova del genocidio. Opere della fede, essi sono veramente “capiti” solo da coloro che sanno che cosa la fede ha significato, e continua a significare, per gli armeni».
L’Autore

Alberto Elli è ingegnere nucleare. Pur lavorando per i più importanti centri di ricerca italiani, ha continuato a coltivare, da autodidatta, interessi classici, in particolare nel campo delle lingue semitiche; conoscitore delle lingue dell’antico Egitto, ha esteso le sue conoscenze ad accadico, sumerico, ebraico, siriaco, ge‘ez (etiopico classico), arabo, armeno. Agli interessi linguistici ha unito gli studi storici che lo hanno portato a occuparsi a fondo delle cristianità orientali. Tra i suoi libri, Guida ai geroglifici (1997), La stele di Rosetta e il decreto di Menfi (2009), Compendio di letteratura copta (2011), Storia della Chiesa ortodossa Tawahedo d’Etiopia (2017).

 

 

 

 

 

AGOSTO 2019 – Venezia – Corso estivo intensivo di Lingua e Cultura Armena

                    PROGRAMMA CORSO 

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CORSO ESTIVO INTENSIVO DI LINGUA E CULTURA ARMENA Agosto 2019

Il corso estivo intensivo di Lingua e Cultura Armena, promosso dall’Associazione culturale Padus-Araxes, in collaborazione con lo “Studium Generale Marcianum” di Venezia, si svolgerà dal 1 agosto al 17 agosto; gli esami avranno luogo il 17 agosto. ARRIVI: 31 luglio; PARTENZE: 18 e 19 agosto.
Le domande di partecipazione devono essere indirizzate PERSONALMENTE e PER ISCRITTO, indicando un NUMERO DI TELEFONO e un indirizzo di POSTA ELETTRONICA. Il modulo da compilare si può scaricare dal sito: www.padus-araxes.com/SummerCourse/ApplicationForm. I candidati DEVONO essere maggiorenni.
Il corso è suddiviso in quattro livelli: dai principianti assoluti ai progrediti. Le lezioni si svolgono al mattino, dal lunedì al sabato, per cinque ore di frequenza giornaliera. LA FREQUENZA è obbligatoria. Le lezioni si svolgeranno nell’edificio principale del Seminario Patriarcale di Venezia: https://www.seminariovenezia.it/cms/galleria/ilseminario/
Alle lezioni si affiancano varie iniziative culturali e ricreative (a partecipazione libera e incluse nel costo del corso): visita guidata al monastero mechitarista di San Lazzaro e visita guidata all’antico quartiere armeno di Venezia; partecipazione alla S. Messa in rito armeno nella chiesa della S. Croce e alla S. Messa in occasione della Festa dell’Assunta e della Benedizione dell’uva nella chiesa dell’Abbazia mechitarista di San Lazzaro; conferenze di ambito armenistico tenute da docenti universitari e specialisti della materia. Saranno anche offerti, con accesso libero e in orario pomeridiano, CORSI di DUDUK, DANZA ARMENA.
ISCRIZIONE AL CORSO: 850 € o l’equivalente in altre valute (65 ore di corso, attività culturali e ricreative, materiale didattico, sostegno extradidattico, esame e attestato finale). Di questa somma 600 € DEVONO ESSERE VERSATI IN ANTICIPO COME CAPARRA, entro 8 giorni dopo aver ricevuto la mail di accettazione, ENTRO IL 15 MARZO (entro il 15 giugno, acconto di 700 €). Il saldo DOVRA’ ESSERE VERSATO PRIMA DELL’ARRIVO CON BONIFICO BANCARIO oppure IL GIORNO DELL’ARRIVO IN CONTANTI, pena di non poter accedere all’alloggio né di partecipare al corso. La somma versata NON SARA’ RESTITUITA per nessun motivo. Viene applicata una riduzione del 10% a coloro che hanno già seguito il corso, per almeno due estati e con esito positivo all’esame finale, oltre che ai loro parenti prossimi (genitori, fratelli, marito, moglie). Si prega di contattare la segreteria per le coordinate bancarie dell’Associazione (segreteria@padus-araxes.com). Eventuali commissioni bancarie saranno completamente a carico del partecipante.
COSTO SOGGIORNO (dal 31 luglio al 19 agosto): 1050 € per stanza singola (AC, WI-FI, bagno privato, asciugacapelli, lenzuola e asciugamani, tassa di soggiorno);
900 € in mini-appartamento per 2, a persona (AC, WI-FI, bagno privato, angolo cottura in camera, frigorifero, asciugacapelli, tassa di soggiorno).
Non sono possibili conteggi giornalieri durante questo periodo. Coloro che desiderano arrivare prima o partire dopo le date fissate, devono provvedere personalmente a trovarsi una stanza per quei giorni. La tassa di soggiorno è obbligatoria per legge dal 2011.
NON INCLUSI: pasti giornalieri (circa 10/15 euro per un pasto completo; i mini appartamenti a due letti dispongono di una cucina dotata di tutte le comodità e gli accessori; almeno quattro pasti saranno offerti dall’Associazione, includendo le tre serate allegre a buffet e il pranzo all’isola di San Lazzaro per la Festa dell’Assunta e della Benedizione dell’Uva) + Carta Unica (obbligatoria per usufruire dei servizi di trasporto ad un prezzo ridotto, cioè 1,50 a corsa oppure circa 50 euro per abbonamento mensile).
COSTO TOTALE (CORSO + ALLOGGIO): per camera singola 850 + 1050 = 1900 euro; per camera doppia (miniappartamento): 850 + 900 = 1750 euro.

BORSE DI STUDIO: l’Associazione mette a disposizione un numero limitato di borse di studio, parziali o totali, su decisione del comitato scientifico e direttivo del Corso. Si prega di inviare entro il 28 febbraio 2019 le candidature con CV, lettera di motivazione e lettera di presentazione all’att. del Direttore: zkybhs@gmail.com e del Vicedirettore: benedettacon@gmail.com. In alternativa, si prega di valutare di inviare richiesta di sostegno finanziario alla Fondazione Calouste Gulbenkian, la quale mette a disposizione delle borse di studio per il Corso (https://gulbenkian.pt/en/grants-gulbenkian/).
Per qualsiasi INFORMAZIONE, inviate un’e-mail a: segreteria@padus-araxes.com, in cc: benedettacon@gmail.com. Nei casi urgenti, potete chiamare il lunedì e giovedì mattina, dalle 10.30 alle 13.00 il cellulare n° + 39.329.3529206 e nei giorni di martedì, mercoledì e venerdì, alla sera, dalle 20.00 alle 22.00 oppure il cellulare n° + 39.349.0986027 (Benedetta). In caso di assenza, lasciate un messaggio in segreteria o un contatto via WhatsApp, indicando il nome e un numero di telefono.

Non siamo responsabili per eventuali errori di stamp

Pellegrinaggio in Armenia – Accompagnato da Don Riccardo Pane

“Ancora vi dico, che in questa Grande Ermenia è l’Arca di Noè, in su una grande montagna negli confini di mezzodì inverso lo levante, presso al reame che si chiama Mosul, che sono cristiani…” Marco Polo

Per chi vuole conoscere meglio l’Armenia, le sue origini e la sua storia, proponiamo un itinerario di viaggio indimenticabile alla scoperta del popolo vissuto ai piedi dell’Ararat, il monte dove secondo la tradizione biblica si fermò l’arca di Noè dopo il diluvio.
Avrete la possibilità di visitare regioni dalle forti e antiche tradizioni e di conoscere il culto armeno ortodosso, in quello che fu il primo Stato ad adottare il cristianesimo come religione ufficiale, nel 301 d.C. Esploreremo i principali monasteri del paese, il sito megalitico di Stonehenge, e Yerevan, la metropoli moderna che conserva ancora tracce del suo antico passato.

Il viaggio da martedì, 20 agosto 2019 a mercoledì, 28 agosto 2019
durata  9 giorni/8 notti 
quota € 1260
partenza da Bologna, minimo 20 partecipanti

Per ulteriori info e tutti i dettagli Clicca QUI

 

 

 

Novità editoriale: Genocidi e stermini di massa. Il Novecento a confronto di Maria Immacolata Macioti

Questo libro si addentra in difficili novecenteschi percorsi: come mai tanti massacri, tante stragi, nel secolo passato? Come mai alcuni spaventosi genocidi? Si tenta qui una comparazione tra questi accadimenti per vagliare affinità possibili e diversità. Il tutto, per meglio comprendere il passato ma anche il nostro problematico presente e il nostro possibile futuro. Esiste, o meglio è esistito un modello dominante, in Europa, al riguardo? E alcuni ben noti, spaventosi fatti non europei, hanno avuto qualcosa a che vedere con quanto avvenuto in terra turca, in Germania e nei territori in mano al nazismo, o no? Per esempio, i desaparecidos o il Rwanda, sono fatti a sé o presentano eventuali affinità? Se sì, perché. Se no, perché? Una riflessione sociologica che spazia da quanto avvenuto agli armeni, alle vittime del nazismo, per non parlare dei Balcani. Che chiama in causa le presenze e le assenze europee. ‘Secolo breve’, il Novecento? Non per certe zone martoriate, non per le vittime di politiche di sterminio, di umiliazione, di dolore e di annientamento che hanno colpito soldati e popolazione civile, uomini e donne, adulti e bambini.

Comunicato stampa – IL CALCIO DELLA VERGOGNA

Comunicato stampa

IL CALCIO DELLA VERGOGNA

La vicenda del centrocampista armeno dell’Arsenal, HenrikhMkhitaryan, costretto a saltare per motivi di sicurezza la finale di Europa League a Baku, è nota e ha suscitato sdegno in tutto il mondo.

E’ alquanto surreale che uno sportivo debba rinunciare ad una partita così importante per lui, per la squadra e per gli stessi tifosi, solo perché il Paese ospitante,  l’Azerbaigian, non è in grado di assicurare l’incolumità  fisica del giocatore, avendo peraltro fomentato e ingigantito una questione che di per sé doveva e deve rimanere nel suo ambito di sport.

Il Governo di Baku ha perso un’altra occasione e non ha fatto altro che mostrare al mondo, il volto e la natura di un Paese che fa fatica ad accettare valori come democrazia, uguaglianza di diritti e libertà primarie  e di informazione (166° su 180 nazioni nella classifica di Reporter Senza Frontiere!

Persino tifosi inglesi che avevano l’unica colpa di un cognome terminante in –ian (suffisso che contraddistingue i cognomi armeni ma ovviamente non solo quelli…) si sono visti rifiutare il visto in quanto ospiti sgraditi.

Nell’invitare il mondo sportivo e quello politico a condannare ancora una volta e con forza tali comportamenti antidemocratici, facciamo appello alla UEFA ed a tutti i dirigenti sportivi di valutare lo spostamento delle gare del Campionato Europeo 2020 dall’Azerbaigian ad altra sede.

Un provvedimento che deve far comprendere a certi governi, a tutti i governi, che su determinati valori e principi non si può e non si deve transigere.

Consiglio per la comunità armena di Roma

ROMA – 17 maggio 2019 – Presentazione libro “ARMENIA Arte, storia e itinerari della più antica nazione cristiana

17.05.2019 | Presentazione del volume ‘Armenia’

Armenia
Arte, storia e itinerari della più antica nazione cristiana

Venerdì 17 maggio 2019  alle 18:00

Pontificio Collegio Armeno

Salita S. Nicola da Tolentino, 17

Intervengono:

S.E. Garen Nazarian, Ambasciatore della Repubblica d’Armenia presso la Santa Sede

Mons. Narek Naamoyan, Rettore del Pontificio Collegio Armeno

Roberto Olla, Giornalista

 Alberto Elli, Autore del libro, esperto di Cristianesimo orientale

Modera Robert Attarian giornalista, Vatican News – Radio Vaticana


Ponte tra Asia ed Europa, l’Armenia è ancora oggi un Paese immeritatamente poco conosciuto. Solo negli ultimi anni il turismo ha cominciato a considerare anche questa nazione, le cui vicende hanno molto da insegnarci: in particolare l’ostinazione a rimanere legati alle proprie radici, linguistiche e religiose, ritenute indispensabilia mantenere un’identità di popolo, sfuggendo al pericolo dell’assimilazione. Questa guida vuole essere un aiuto a quanti decidono di compiere un viaggio sull’altopiano armeno, portandoli a comprendere un aspetto fondamentale di questa cultura: l’identità cristiana, coraggiosamente difesa in un ambiente in cui la pratica religiosa non è molta diffusa, soprattutto dopo la dominazione sovietica. Si sono pertanto volute privilegiare quelle informazioni che permettono al turista interessato di “capire” il popolo armeno e il suo patrimonio. A una parte introduttiva contenente elementi fondamentali di storia (con la triste pagina del genocidio), religione (la millenaria Chiesa armena e il monachesimo) e cultura (arte, architettura e lingua), fa seguito la descrizione dettagliata di oltre quaranta siti scelti oculatamente tra le decine che la piccolissima Armenia offre.

 

 

 

VENEZIA – Fino al 16 maggio – Quinto Seminario sull’ Arte armena

Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea

Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali

Quinto Seminario sull’ Arte armena

a  cura di Aldo Ferrari, Stefano Riccioni e Marco Ruffilli (marzo-maggio 2019)

 

14 marzo        Igor Dorfmann-Lazarev, Goethe-Universität Frankfurt am Main

Adamo come proto-Noè nel programma iconografico della chiesa palatina di Ałtʽamar (915–921)

21 marzo         Beatrice Spampinato, Università Ca’ Foscari Venezia

La mostra itinerante “Architettura armena”. Un caso di studio attraverso le carte d’archivio

11 aprile         Alberto Aghakhan, Università degli Studi di Bologna/Université d’Aix-Marseille

L’iconografia dell’Ultima Cena nella miniatura armena.

18 aprile         Roberto Dan, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”/IsMEO

Un’introduzione alla civiltà di Bia/Urartu

2 maggio        Marco Ruffilli, Université de Genève

Cesare Brandi e le “chiese di cristallo” degli Armeni. Storia di una metafora

9 maggio        Gianluca Sapio, Università degli Studi di Torino

Armeni nel Basso Ionio calabrese. Nuovi elementi e ipotesi dallo studio delle fonti documentali

16 maggio    Anush Sargsyan, Istituto “Mesrop Mashtots” dei Manoscritti Antichi (“Matenadaran”) di Erevan

Genealogical tree of Christ in the context of the Armenian version of Peter of Poitier’s “Compendium historiae in genealogia Christi”

 

Gli incontri si svolgeranno dalle 15.45 alle 17.15 nell’aula 6 di Rio Nuovo, Calle Larga Ca’ Foscari, Dorsoduro 3861, Venezia

Auguri di Serena Pasqua – Cristo è risorto.