L’ARMENIA ALL’ARENA DI VERONA IL 29 SETTEMBRE (POSTICIPATO AD APRILE 2016)

COMUNICATO STAMPA: AMEN PROJECT AD APRILE 2016

A causa di insormontabili problemi tecnici e organizzativi, la produzione e gli enti interessati hanno deciso di rimandare la messa in scena di Amen Project all’Arena di Verona prevista per il 29 settembre 2015, all’aprile 2016.
Per il rimborso dei biglietti già venduti, gli interessati possono rivolgersi alle prevendite dove è stato effettuato l’acquisto per la procedura di rimborso o conferma per nuova data che verrà comunicata a breve.

PRESS RELEASE ON POSTPONEMENT OF AMEN PROJECT UNTILL APRIL 2016
Due to insurmountable technical and organizational reasons, the production and the institutions concerned have decided to postpone the staging of Amen Project at Arena di Verona scheduled for September 29, 2015 to April 2016.
We apologize for this inconvenience and are more than committed in the success of the concert in April 2016
For the reimbursement or the confirmation of the tickets already sold , interested parties should contact the pre-sales agencies.
The new date will be communicated shortly.

Addetta stampa
Cecilia Leo – 333.9287849

 


 

 

Martedì 29 settembre alle ore 21.00 all’Arena di Verona va in scena – in prima mondiale – Amen Project. Realizzato in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Armena in Italia, patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali della Repubblica d’Armenia e dal Comune di Verona, è un grande evento che celebra il popolo armeno e la sua storia.
Artisti internazionali, con musica, parole e danza, ripercorrono le tappe fondamentali della grande epopea armena: lotte, fede cristiana, passione e cultura. Amen Project è questo: uno straordinario viaggio che porta gli spettatori – dalle origini sino ai nostri giorni – nel cuore del popolo armeno, in terra d’Armenia e in tutti i luoghi del mondo raggiunti dalla diaspora. Amen Project non è solo una magnifica rappresentazione: è la prova che secoli di ingiustizie non hanno mai impedito agli armeni di continuare a vivere e creare. È la rinascita, il futuro di una civiltà.
Atto unico della durata di 1h e 40 minuti, Amen Project si avvale della direzione del Maestro Stefano Fonzi, che ha curato anche gli arrangiamenti e le orchestrazioni. Le musiche originali sono della compositrice armena Araksiya Musheghyan, mentre i testi del giornalista e scrittore Giommaria Monti. Sotto la bacchetta di Fonzi si alternano l’Orchestra Sinfonica dell’Istituto Musicale Peri-Merulo (Italia), il Coro Hover (Armenia), l’Ensemble Capella Regiensis (Italia) ma anche una pop band e musicisti della tradizione popolare armena. Il tutto accompagnato delle coreografie del regista Roudolf Kharatian alla direzione del corpo di ballo.
Renato Zero ha scritto per l’occasione “Vengo da te”. A interpretarlo la giovane artista toscana Amara, che ha già dato prova della sua forza espressiva all’ultimo festival di Sanremo.
Partecipano con brani inediti tre grandi artisti italiani: Fabio Concato, Dolcenera. e Simona Molinari.
Non mancano i solisti d’eccezione: il trombettista jazz Fabrizio Bosso e il pianista Nazzareno Carusi, raffinato interprete del repertorio pianistico dal ‘700 ai giorni nostri.
Tante e importanti le voci liriche che calcano il prestigioso palcoscenico dell’Arena: su tutti Placido Domingo Jr. tenore e figlio d’arte. E poi la soprano Hasmik Papian (Austria), il tenore Mario Frangoulis (Grecia), la mezzo soprano Juliette Galstian (Svizzera), il basso Barsegh Tumanyan (Armenia), il tenore Vincenzo Costanzo (Italia), la mezzo soprano Varduhi Khachatryan (Svizzera) e la soprano Rosy Anoush Svazlian (USA).
Una menzione speciale va al suonatore di duduk Gevorg Dabaghyan (Armenia) sensibile interprete del flauto tipico della tradizione musicale armena. Contaminazioni folk e rock infine con il gruppo Gabriel Wegner & Creative crimes (Italia).
Per info e biglietti:
info@amenproject.net
http://www.ticketmaster.de/event/amen-project-tickets/145373
http://www.ticketone.it/amen-biglietti-verona.html?affiliate=ITT&doc=artistPages/tickets&fun=artist&action=tickets&key=1481967$6362326
Ufficio Stampa: Sig.ra Cecilia Leo
cecilialeo79@gmail.com; +39 3339287849

ROMA – 05 settembre 2015 – L’Orchestra Filarmonica della Scala per l’Armenia

Comunicato stampa
L’Orchestra Filarmonica della Scala per l’Armenia
Filarmonica della Scala
Daniel Harding direttore
Alessandro Taverna pianoforte
1915 – 2015 Centennial of the Armenian Genocide
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In occasione del centenario del Genocidio armeno, sabato 5 settembre l’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Daniel Harding sarà ospite dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma (Sala Sinopoli – ore 21.00) con un concerto speciale.
Un evento straordinario che rientra in un progetto di più ampio respiro dal titolo “With you Armenia” partito da Gerusalemme lo scorso marzo dove ha riscosso notevole successo. Oltre Roma, l’iniziativa include altre tappe molto importanti tra cui la Carnagie Hall di New York con Evgeny Kissin e Krzysztof Penderecki, a Londra con la Royal Philharmonic Orchestra e Pinchas Zukerman, a Bruxelles l’Orchestra Nazionale Belga e ultima prestigiosa tappa a Vienna al Musikverein. Finalità del progetto è proprio quella di sensibilizzare sul tema del genocidio armeno attraverso musicisti di fama mondiale, le cui parole attirano l’attenzione di milioni di persone e dei mass media.
Portavoce di questo gesto di sensibilizzazione per l’Italia è l’Orchestra Filarmonica della Scala con il pianoforte solista di Alessandro Taverna e sotto la direzione uno dei più interessanti giovani direttori del panorama internazionale, Daniel Harding. L’evento, al quale presenzierà il Ministro della Cultura della Repubblica d’Armenia Sig.ra Hasmik Poghosyan, è organizzato con la collaborazione di Emilia Romagna Festival e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Harding dirigerà il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra di Ludwig Van Beethoven nell’esecuzione di Alessandro Taverna giovane e già affermato pianista veneto, indicato dalla critica musicale internazionale “il successore naturale del suo grande connazionale Arturo Benedetti Michelangeli”. Eseguito con Beethoven al pianoforte il 5 aprile 1803 a Vienna (direttore J. von Seyfried), il Concerto n.3 in do minore op. 37 viene pubblicato l’anno dopo, incontrando un successo che ne ha fatto per tutto l’Ottocento il concerto pianistico beethoveniano più eseguito.
Completano il programma la Sinfonia n. 8 di Antonín Dvořák considerata, assieme alla Sinfonia n. 7 in Re minore e alla più nota Sinfonia n. 9 in Mi minore, il picco degli scritti sinfonici del compositore boemo e tra le sinfonie meglio riuscite del XIX secolo; e “Waltz” di Aram Khachaturian, compositore russo di origine armena, conosciuto dal grande pubblico soprattutto per la “Danza delle spade”, ma autore anche di vari brani classici utilizzati talvolta nelle colonne sonore di alcuni film per la loro comunicativa immediata e passionale. Accordi fragorosi al limite della dissonanza e tocchi più lievi si susseguono in questo pezzo, primo di cinque movimenti della Masquerade Suite composta da Khachaturian per alcune musiche di scena.

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Centenario morte del Beato Ignazio Maloyan e proclamazione di San Gregorio di Narek dottore della Chiesa (Vaticanstate.va)

L’Ufficio Filatelico e Numismatico celebra quest’anno due personalità della Chiesa armena, il beato Ignazio Maloyan e San Gregorio di Narek. Il primo, per il quale ricorrono quest’anno i cento anni dal martirio, lo ricordiamo Arcivescovo di Mardine (Turchia), località dove fu sempre vicino ai problemi dei fedeli della diocesi sul piano materiale, sociale e spirituale. In particolare, ebbe cura di diffondere in tutte le parrocchie la devozione al Sacro Cuore e alla Madre di Dio. A noi rimane la testimonianza della sua Fede in Cristo Risorto, sia quando esortò a pregare e a restare saldi nella Fede i suoi sacerdoti, alla luce delle tristi notizie e delle minacce contro il popolo armeno di quel 1915 che così tanto segnò non solo la Turchia ma l’intera Europa, sia quando poco prima del supplizio, al suo carnefice, che lo spingeva a rinnegare la Fede per aver salva la vita, diceva «ti ho già detto che io vivo e muoio per la mia vera fede. Mi glorifico nella Croce del mio Signore e mio Dio». Il secondo, San Gregorio, è stato dichiarato quest’anno nel mese di aprile da Papa Francesco Dottore della Chiesa. Visse gran parte della sua vita nei monasteri di Narek, in Armenia, dove condusse una vita piena di umiltà e carità, coltivando le arti letterarie, retaggio dell’insegnamento della famiglia di origine, e la teologia. È ricordato come uno dei più grandi poeti della letteratura armena. Alla sua morte, la sua tomba fu da subito meta di pellegrinaggi del popolo armeno che lo invoca nella preghiera fin dagli anni delle prime persecuzioni.

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TURKISH AIRLINES SPONSOR DELLA A.S. ROMA lettera aperta del “Consiglio per la comunità armena di Roma” alla A.S Roma

Si è diffusa la notizia che la A.S. Roma sarà sponsorizzata per la stagione entrate dalla compagnie aerea Turkish Airlines.

(leggi qui la notizia)

Il Consiglio per la comunità armena di Roma ha inviato alla A.S. Roma la seguente lettera aperta (a ufficio.stampa@asroma.it )

 

Spett. Azienda Sportiva Roma,

apprendiamo da organi di stampa che si sarebbero concluse le trattative per la sponsorizzazione nella prossima stagione con la Turkish Airlines, compagnia di bandiera turca.
Tali voci sembrerebbero confermate e, naturalmente, non  possiamo entrare nello stretto merito delle vostre strategie aziendali.
Ci permettiamo, come romani di origine armena, di consigliare alla “nostra” Roma la massima cautela in tale operazione e, laddove la stessa si sia effettivamente conclusa, di mantenere comunque una “distanza” tra sponsor e società evitando per quanto possibile qualsiasi coinvolgimento che vada oltre il normale rapporto commerciale.
Non crediamo infatti, che da un mero punto di vista di marketing sia strategico acquisire una sponsorizzazione turca (tra l’altro, a quanto pare, con ricavi più bassi di quanto ipotizzabile in passato) proprio nell’anno in cui in tutto il mondo si è commemorato il centenario del genocidio armeno e il “prodotto” Turchia, anche per gravi vicende politiche interne, ha subito una pressione mediatica negativa.
Nel 2015, esattamente un secolo dopo il massacro di un milione e mezzo di armeni cristiani, la negazionista Turchia (e tutti i brand ad essa associati) sono stati negativamente sotto i riflettori mondiali. E francamente, da armeni, romani (e tanti anche romanisti), ci fa molto male vedere sulla divisa giallorosa, proprio nell’anno di un così triste anniversario, nomi e simboli riconducibili a coloro che ancora oggi rifiutano di riconoscere il Metz Yeghern, il nostro Grande Male.
In queste settimane la Turchia è al centro dell’attenzione mondiale per la campagna bellica lanciata contro il popolo kurdo, è pesantemente sospettata di aver quanto meno tollerato le infiltrazioni di militanti dell’ISIS, vive una crisi politica ed economica senza precedenti.
Ci rendiamo conto che le sponsorizzazioni sono importanti per una squadra di calcio di alto livello, che i soldi in arrivo serviranno a potenziare ancora di più la Roma, ma ci interroghiamo, preoccupati, sul ritorno di immagine che potrebbe avere la nostra A.S.Roma. Davvero non era possibile trovare un altro sponsor non riconducibile a un Paese che “Reporter Senza Frontiere” colloca agli ultimissimi posti nella classifica mondiale sulla libertà di informazione ed espressione? Pecunia non olet ma…
Con i nostri migliori saluti e auguri di buon lavoro.

Consiglio per la comunità armena di Roma

 

PUGLIA – Nell’ ambito del Festival di musica d’arte “Orfeo Futuro” sezione dedicata all’armenia (Dal 17 luglio al 21 Novembre 2015)

Orfeo Futuro racchiude anche diversi progetti speciali, tra cui diversi focus sui musicisti pugliesi del passato più o meno recente, scambi, collaborazioni, gemellaggi e l’inedita produzione Embrace the Universe pensata dal pianista Emanuele Arciuli con prime assolute di compositori americani per
ricordare l’11 settembre nel Teatro Petruzzelli, e non solo. Un ciclo di nove concerti è dedicato alla memoria del Genocidio del popolo armeno, il cui centenario è ricordato quest’anno in tutto il mondo con il simbolo del fiore a cinque petali, come i cinque continenti che accolsero i profughi.

Scarica la brochure dell’evento

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Gli armeni rischiano di scomparire dal Medio Oriente (Il Giornale, 10.08.15)

Quest’anno ricorre il centenario del genocidio degli armeni in Anatolia e nell’ex Armenia storica perpetrato dai vertici dell’Impero Ottomano negli ultimi anni della sua storia. Il giornale ha intervistato Hayk Demoyan, direttore del Museo del Genocidio Armeno a Yerevan, in Armenia.

(leggi tutto)

 

Sostieni la piece “Il grande male” uno spettacolo civile dedicato al genocidio degli armeni.

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“Il grande male” è uno spettacolo civile dedicato al genocidio degli armeni. Sostinilo con la tua donazione.  Clicca Qui

Eletto dal Sinodo il nuovo patriarca armeno cattolico, Gregorio Pietro XX Ghabroyan

Il Sinodo dei vescovi armeno cattolici, riunito a Bzommar, ha eletto il nuovo patriarca. Si tratta di Gregorio Pietro XX Ghabroyan

In data 25 luglio 2015, i Padri Sinodali della chiesa armena cattolica riunitisi nella sede patriarcale di Bzommar, hanno eletto quale successore del compianto patriarca Nerses Bedros XIX e 20-mo patriarca di Cilicia degli Armeni Cattolici sua Eccellenza Mons Krikor Ghabroyan, emerito dell’Eparchia di Saint-Croix de Paris degli armeni cattolici di Francia, che ha preso il nome di Krikor – Pietro XX.

Il neo eletto patriarca è nato ad Aleppo il 14 novembre 1934. Ha compiuto i suoi studi primari nel convento di Bzommar per poi trasferirsi a Roma al Pontificio Collegio Armeno dove ha concluso i suoi studi di Filosofia e di Teologia presso la Pontifica Università della Gregoriana.

E’ stato ordinato sacerdote il 28 marzo del 1959. E’ stato prefetto degli studi nel seminario di Bzommar nel 1960 ed è stato poi nominato Rettore dell’Istituto Mesrobian in Libano, dal 1962 al 1969 per poi essere scelto quale rettore del Seminario di Bzommar fino al 1975.

Nel 1976 viene nominato da parte della Santa Sede Eparca degli Armeni Cattolici dell’eparchia di Saint-Croix de Paris. Riceve l’ordinazione Episcopale il 13 febbraio 1977 in Libano, dall’allora patriarca di Cilicia degli armeno cattolici, il compianto Hmaiag – Pietro XVII.

La cerimonia di intronizzazione avrà luogo il prossimo 9 agosto alle ore 17 nel Convento patriarcale di Bzommar in Libano.

 

Il Papa al nuovo patriarca armeno cattolico: speranza di fronte alle sfide  (Radio Vaticana, 25.07.15)

LIPARI – 26 luglio 2015 – A come Armenia, Mostra di Arte Contemporanea a cura di Martina Corgnati

COMUNICATO STAMPA

 

Horcynus Festival: martedì al complesso monumentale di Capo Peloro

l’inaugurazione del MACHO – Museo d’Arte Contemporanea Horcynus Orca

 

Tra gli altri eventi in programma, la consegna del premio Horcynus Orca a Vasken Berberian e il concerto

dell’Ensemble dello Stretto per l’Armenia. Ospite l’Ambasciatore della Repubblica Armena Sargis Ghazaryan

 

 

MESSINA – Dopo l’inaugurazione eoliana di domenica, martedì 28 luglio l’Horcynus Festival 2015 si trasferisce a Capo Peloro per la seconda giornata di festival. Evento speciale l’inaugurazione del MACHOMuseo d’Arte Contemporanea Horcynus Orca, prevista alle ore 18.00 al Complesso Monumentale di Capo Peloro.

Il polo espositivo, curato da Martina Corgnati (storica dell’arte, docente all’Accademia di Brera di Milano, membro del Comitato Scientifico e direttore del settore Arti Visive della Fondazione Horcynus Orca), nasce da un progetto di ricerca sulle arti visive dei contesti culturali e geo-politici mediterranei intrapreso dal momento stesso della nascita della Fondazione Horcynus Orca, le cui attività espositive sono sempre state concepite non solo come evento effimero ma come strumento di arricchimento permanente del territorio e di sviluppo di una collezione, aperta a comprendere tutti i generi artistici e i linguaggi della creatività contemporanea.

La formazione di questa collezione aperta e in continuo arricchimento, è stata resa possibile grazie alla generosità dei numerosi donatori, artisti, collezionisti, critici e teorici, che hanno creduto nella Fondazione e, nel tempo, hanno scelto di collaborarci. Oggi il MACHO propone una collezione di un centinaio di opere, esposte nel percorso di visita permanente, e un archivio video di circa 500 titoli, opera di 200 artisti e più. L’inaugurazione costituisce un’importante tappa dell’infrastrutturazione culturale del territorio e insieme trasforma i percorsi di ricerca della Fondazione in Bene Comune della Città.

 

Nelle dieci sale si incontrano i percorsi dell’astrazione italiana, alcune personalità fra le più importanti emerse nel mondo arabo dal 2000 in poi, il progeto Signes de Rencontre, realizzato a Tunisi nel 2012 da Agostino Ferrari e Nja Mahdaoui, l’installazione dello spagnolo Ramon De Soto e i lavori dell’israeliano Tsibi Geva. E ancora le opere di uno dei più celebri artisti italiani contemporanei, Emilio Isgrò e quelle dell’artista palestinese Emily Jacir, esposte insieme ad Agnese Purgatorio e Natividad Navalon. Le opere esposte sono frutto di donazioni da parte degli artisti o della curatrice.

 

Dopo l’inaugurazione del MACHO, l’Horcynus Festival prosegue alle 19.00 con la sezione “A come Armenia” dedicata al paese ospite, con la presentazione del film documentario di Tonino Guerra e della prima parte del film “Armenia 2015” di Matteo Bernardini. Termina il ciclo di proiezioni la conversazione di Martina Corgnati con Armen Garabedian. A seguire, la presentazione del libro “Sotto un cielo indifferente” di Vasken Berberian, che riceverà, alla presenza dell’Ambasciatore della Repubblica Armena in Italia Sargis Ghazaryan, il premio Horcynus Orca 2015.

 

Alle 22.30, il primo appuntamento con la sezione “Musica Nomade”, diretta da Giacomo Farina, e il concerto dell’Ensemble dello Stretto per l’Armenia. Protagonista l’Orchestra d’archi Sinfonietta Messina, diretta dal Maestro Maurizio Salemi, insieme a Melo Mafali (tastiere e arrangiamenti), Giancarlo Parisi (fiati), Alessandro Blanco (chitarra), Giorgio Rizzo (percussioni), Carmelo Colajanni (duduk). In programma il terzo, il quarto e il quinto movimento dell’Armenian Suite, del compositore armeno Jeff Manookian, che lavora da decenni sulla riscoperta dello spirito e dell’energia della musica armena. A seguire Lament – Gezalz Khrov, Marali – Dance of Shusha,
La Primavera, Double Duduk, The rose of Armenia,
Festive Song.

L’inaugurazione del MACHO e il concerto dell’Ensemble dello Stretto per l’Armenia sono inseriti in Ottoeventi, festival sperimentale per la costituzione del Centro di Competenza per l’arte e l’architettura contemporanea ARCO, organizzata dall’ATS con Comune di Messina (capofila), GTS Consulting Srl, Grafo Editor Srl, Europrogetti & Finanza Srl e Sud Dimensione Servizi Srl. Finanziato dal PO-FESR 2007-2013, linea di intervento 3.1.3.3. Sviluppo di servizi culturali al territorio e alla produzione artistica e artigianale, che opera nel campo dell’arte e dell’architettura contemporanea.

 

 

Per info e contatti:

Ufficio stampa e comunicazione sociale Fondazione di Comunità di Messina

 

Iria Cogliani – cogliani.itam@gmail.com – 329.8346593

Alessia Cotroneo – alessiacotroneo@gmail.com – 345.6629331

Giuseppe D’Avella – gdavella@gmail.com – 348.9584581

 

BERCETO fino al 26 luglio 2015 – Il Grande Male – Metz Yeghern. Il genocidio armeno, cento anni di silenzio.

Il Grande Male – Metz Yeghern. Il genocidio armeno, cento anni di silenzio.
Dal 4 al 26 luglio 2015

ORARI:
venerdi -sabato – domenica
10,00 – 12.30 – 16.00 – 20.00

INAUGURAZIONE
SABATO 4 LUGLIO ORE 17.30

INTERVERRANNO :

PIETRO KUCIUKIAN
Console Onorario della Repubbica di Armenia a Milano

GABRIELLA ULUHOGIAN
già Professore di Lingue e Letteratura Armena, Università di Bologna

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