COMUNICATO STAMPA INAUGURATO IL VOLO DIRETTO BARI–JEREVAN: UN NUOVO PONTE AEREO TRA PUGLIA E ARMENIA

Bari, 26 ottobre 2025 – Alle ore 6,30 di questa mattina dopo l’atterraggio del primo volo diretto proveniente da Jeran, si è svolto questa mattina, presso l’Aeroporto di Bari “Karol Wojtyła”, il taglio del nastro del nuovo collegamento diretto Bari–Jerevan, che segna una tappa storica nei rapporti tra la Puglia e la Repubblica d’Armenia. Il volo, simbolo di un ponte culturale e umano millenario, consolida un legame che affonda le sue radici nella storia e si proietta verso nuove prospettive di cooperazione economica, turistica e istituzionale.
La cerimonia di inaugurazione
Il taglio del nastro è stato presieduto dal Console Onorario della Repubblica di Armenia per la Puglia, Dario Rupen Timurian, affiancato dai due consiglieri del Consolato Onorario composta prof. Carlo Coppola e dalla dott.ssa Siranush Quaranta. L’evento, carico di significato simbolico, ha sottolineato l’importanza strategica di questo collegamento aereo per entrambe le regioni, in un contesto di crescente apertura internazionale.
L’incontro istituzionale con Aeroporti di Puglia
Nei giorni che hanno preceduto l’inaugurazione, una delegazione armena sempre guidata dal Console Timurian aveva incontrato il Presidente di Aeroporti di Puglia S.p.A., Antonio Maria Vasile. Alla cerimonia avevano preso parte alcuni cittadini pugliesi di origine armena, che hanno accolto con entusiasmo l’avvio della nuova rotta, riconoscendone il valore per il mantenimento dei rapporti familiari, culturali e commerciali tra le due sponde.
L’incontro, svoltosi in un clima di grande cordialità e visione condivisa, ha posto le basi per ulteriori sinergie tra i due Paesi nel campo del turismo e dei trasporti.
In segno di gratitudine e amicizia, la delegazione armena ha donato al Presidente Vasile un’opera d’arte di straordinario valore simbolico: una fotografia d’autore di Patrizia Posillipo, raffigurante un antico documento pergamenaceo del 991 d.C., custodito a Bari. Si tratta della più antica testimonianza scritta in caratteri armeni rinvenuta in Italia, prova storica dell’antichissimo legame tra la Puglia e l’Armenia, che affonda le sue radici in oltre un millennio di relazioni culturali e spirituali.
La celebrazione liturgica
A coronare la dimensione spirituale dell’iniziativa, il cappellano dell’Aeroporto di Bari, Don Mimmo Memoji, ha presieduto una liturgia della parola nella cappella aeroportuale. La celebrazione, arricchita da letture tratte dagli Atti degli Apostoli e dal canto del Salmo 22, si è conclusa con la preghiera comune del “Hayr Mer” (Padre Nostro) e del “Ter Voghormia” (Signore abbi Misericordia) in lingua armena.
Un momento di profonda comunione tra le tradizioni cristiane d’Oriente e d’Occidente, che ha conferito alla giornata un tono di intensa spiritualità e fraternità universale.
Un collegamento strategico tra Europa e Caucaso
Il nuovo volo Bari–Jerevan rappresenta molto più di un collegamento aereo: è un ponte
tra due popoli, due culture e due economie. La nuova rotta aprirà canali privilegiati per gli scambi commerciali, il turismo, la collaborazione accademica e culturale, rafforzando al contempo la presenza armena in Puglia e favorendo la conoscenza reciproca tra le comunità.
L’iniziativa si inserisce in una più ampia strategia di internazionalizzazione di Aeroporti di Puglia, volta a consolidare il ruolo dello scalo barese come porta d’Europa verso il Caucaso e il Medio Oriente. Con l’avvio del volo Bari–Jerevan, la Puglia si conferma così crocevia di culture e punto di incontro tra l’Occidente e l’Oriente cristiano.
Il Consolato Onorario della
Repubblica d’Armenia in Bari

Libro vini armeni, comunicato stampa

Vini armeni, il libro che ti accompagna nella culla della viticoltura.
Dalle colline venete patrimonio Unesco dove viene prodotto il Prosecco Superiore Docg Conegliano – Valdobbiadene alla Valle dell’Ararat, in Armenia, il percorso potrebbe sembrare senza senso ai più e nemmeno essere annoverato alla spensierata scampagnata domenicale fuori porta, visti i 3.000 chilometri che separano le due realtà. Invece Enrico Dal Bianco – nativo proprio dalle colline coneglianesi – accompagna il lettore alla scoperta dei nettari locali con il libro “Vini Armeni. Viaggio nella culla della viticoltura” facendo seguito alle esplorazioni intraprese nella terra di Noé, durante gli ultimi otto anni. Il volume si dipana nel percorso ‘eno-storico’ che inizia dal Neolitico fino ad arrivare ai giorni nostri: dall’esplorazione della grotta di Areni, dove pochi anni fa sono stati rinvenuti i reperti archeologici che al momento fanno indicare questo luogo come prima cantina al mondo di produzione di vino (6.100 anni fa), fino alla moderna rinascita della viticoltura armena post sovietica. Queste evidenze dimostrano come la storia del vino si intrecci indissolubilmente con quella della civiltà umana, e come la vite domestica (Vitis vinifera) sia legata all’ antropizzazione umana sin da epoche antiche. Il libro è altresì impreziosito dalla sezione riguardante la storia dell’architettura armena, curata dall’autrice cadorina Manuela Da Cortà, con particolare riferimento ai divini e pittoreschi monasteri di questa terra sacra e mistica; l’Armenia infatti è stata la prima realtà che ha abbracciato la religione cristiana come religione di stato, sin dal 301 d. C.
Enrico Dal Bianco commenta: “Questa è l’area geografica, il Caucaso, dove è nata la viticoltura e dove si sono approntate le prime forma di domesticazione della vite nonché le prime forme di vinificazione ‘di massa’, tra i seimila e gli ottomila anni fa. Qui, in Armenia, mi sono innamorato dell’antica cultura, dell’arte locale, dell’enogastronomia e la gente ti accoglie a braccia aperte come se ti conoscesse da sempre, come uno di famiglia. Il richiamo alla terra armena è stato sin da subito magnetico, mistico, misterioso. E il libro in questione, a livello spirituale, è stata una forma di creatività che mi è venuto spontaneo scrivere quale atto d’amore verso una terra che mi ha donato più di quanto potessi immaginare: era giunto il momento di ricambiare, ed ecco la nascita della pubblicazione su vini armeni.”
Il mondo del vino, con la sua storia millenaria e le sue profonde radici culturali, si arricchisce quindi di un volume straordinario: “Vini Armeni. Viaggio nella culla della viticoltura”. Pubblicato da Kellermann Editore (Vittorio Veneto) nella collana “Grado Babo”, questo libro (144 pagine, € 18,00) si propone non solo come un’esplorazione del vino armeno, ma come un invito a scoprire un paese intriso di storia, mistero e fascino. Ma “Vini Armeni” va ben oltre la pura cronaca archeologica. È un’affascinante immersione in un Paese magico e un territorio unico, dove Occidente e Oriente si incontrano. Il libro invita il lettore a scoprire le peculiarità artistiche, storiche, religiose ed enogastronomiche dell’Armenia, svelando un fascino che va oltre il semplice prodotto della vite.
Il volume è arricchito da contributi di pregio: la prefazione è firmata da Antonia Arslan, scrittrice, saggista ed ex professoressa universitaria, la cui opera “La masseria delle allodole” ha narrato il genocidio armeno ed è stata adattata nell’omonimo film dei fratelli Taviani. La sua sensibilità e conoscenza della cultura armena aggiungono una profondità unica al testo. Inoltre il puntuale testo di Aldo Ferrari – storico e politologo di fama internazionale, professore all’Università Ca’ Foscari di Venezia e direttore del Programma di Ricerca su Russia, Caucaso e Asia Centrale per ISPI – completa il quadro, fornendo un contesto storico e geopolitico essenziale.
“Vini Armeni” non è solo un libro per esperti del settore, ma un’opera che saprà conquistare chiunque sia affascinato dalla storia, dalla cultura e, naturalmente, dall’eccellenza di un prodotto antico e affascinante come il vino. Un’opportunità imperdibile per riscoprire le origini di una delle bevande più celebrate al mondo.
Link all’articolo del blog:
Cordiali saluti.
Enrico Dal Bianco
tel: 3283522413
Winealogue.com

L’Armenia a piedi: immersione totale nella natura, senza folla

Gestisci la tua iscrizione  |  Cancella iscrizione
Ricevi questa e-mail perché ti sei iscritto alla nostra newsletter, hai fornito il tuo indirizzo email o sei tra i contatti di Mark PR di Nadia Pasqual. Se desideri cancellarti da questa mailing list, clicca su “Cancella iscrizione”. Per gestire le preferenze clicca su “Gestisci la tua iscrizione”. You received this email because you subscribed to our newsletter, provided your email address or are among the contacts of Mark PR di Nadia Pasqual. If you wish to unsubscribe from this mailing list, please click on “Cancella la tua iscrizione”. To manage your subscription, please click on “Gestisci la tua iscrizione”.
Mark PR di Nadia Pasqual , Via Belluno 31, Mirano, 30035 Venezia IT
www.markpr.it +39 349 2131565 Nadia Pasqual
Messaggio inviato con MailUp®

IL 4 LUGLIO IN LIBRERIA LA NUOVA EDIZIONE DE I BARONI DI ALEPPO DI FLAVIA AMABILE E MARCO TOSATTI

 

Dal genocidio armeno alla Siria di Assad, le vicende di tre generazioni di una famiglia di albergatori e un secolo di storia, visti dalle finestre del più noto albergo del Medioriente, il Baron’s di Aleppo.

Il 4 luglio arriva in libreria la riedizione de “I baroni di Aleppo” di Flavia Amabile e Marco Tosatti (Marlin editore, collana Vulcano). Una storia di straordinaria attualità, alla luce dei conflitti che stanno tormentanto il mondo, a partire da quell’area geografica attraversata, amata, conosciuta e analizzata con precisione e lucidità dagli autori.

Il libro

I baroni di Aleppo è il racconto della storia del Medio Oriente dall’inizio del Novecento a oggi attraverso le vicende di una famiglia armena e del suo albergo fondato ad Aleppo nel 1911. Il libro ha inizio in Anatolia nella seconda metà dell’Ottocento quando l’impero ottomano stava preparando il genocidio armeno. E armeni sono i Mazloumian che, per sfuggire alla strage che stava per abbattersi sul loro popolo, lasciano la casa e la terra che dava loro da vivere e arrivano ad Aleppo. Hanno soltanto un carretto, alcuni bauli e tanta voglia di lavorare. È qui che Krikor, il patriarca, ha l’intuizione che cambierà la vita della famiglia: fonderà il primo albergo della regione. Non poteva scegliere momento e luogo migliore: l’anno seguente il treno Orient-Express arriva in città, Aleppo diventa un crocevia ancora più strategico e il Baron’s è il quartier generale di ogni trama, di ogni intrigo, di ogni incontro di rilievo. Durante la prima guerra mondiale i Mazloumian riescono a nascondere nelle stanze del loro albergo il giornalista Aram Andonian e le prove del genocidio armeno, negli anni Trenta sulla terrazza Agatha Christie scrive Assassinio sull’Orient Express. Il declino ha inizio dopo la seconda guerra mondiale quando, terminato il controllo francese, la Siria si incammina lungo un tormentato percorso che nel 1966 viene interrotto da un colpo di stato. Il Baron’s viene nazionalizzato e la famiglia conduce una lunga battaglia contro lo Stato per riprenderne il controllo. Armen, l’ultimo Mazloumian, fa quello che può per tenere aperto l’albergo ma nel 2012 scoppia la guerra civile e Aleppo finisce sotto le bombe…

Il giudizio di Gian Antonio Stella

Di padre in figlio, la storia avventurosa e struggente dei Mazloumian e del loro leggendario Hotel Baron, storia di trionfi e cadute, esilii e ritorni nel cuore di Aleppo, la città di Hadad il dio della tempesta, racchiude non solo i destini d’una famiglia armena ma di un mondo millenario a cavallo tra l’Occidente e l’Oriente, tra Agatha Christie, Lawrence d’Arabia e l’Isis”.

Dichiarazione di Flavia Amabile

Sembra difficile immaginarlo adesso ma la Siria è stata per secoli un luogo di incontro tra culture e religioni diverse. La storia dell’hotel Baron’s di Aleppo e della famiglia Mazloumian che raccontiamo in questo libro permette di ripercorrere questa epoca e questa Siria che oggi sono scomparse. Quattro generazioni che hanno vissuto amori e subito persecuzioni, dittature, regimi corrotti partendo dal genocidio armeno di fine Ottocento alla guerra civile che ha devastato la Siria dopo il 2012. Attraverso la storia dei Mazloumian si entra nella grande storia del Medio Oriente del secolo scorso”.

Dichiarazione di Marco Tosatti

L’idea di questo libro nacque per puro caso, una sera, sullaterrazza dell’Hotel Baron. Eravamo gli unici due clienti stranieri. Il proprietario, Armen Mazloumian, ci narrò la storia della sua famiglia e dell’hotel. Poi se ne andò. Flavia ed io restammo incantati dalla magia del suo racconto. Sembrava una fiction, ma era tutto vero;una catena di fatti personaggi, drammi e avventure che si dipanavano all’ombra della Cittadella di Aleppo, una delle città più antiche del mondo. Decidemmo, lì per lì, che non avremmo permesso che quel tesoro restasse nascosto, o perso per sempre. Così come siamo rimasti colpiti dalla magia di quella storia, speriamo che anche voi, che leggete queste righe, o vedete il video, vi facciate rapire dalla curiosità di scoprire il Baron Hotel e i suoi ospiti leggendari. Buon viaggio”.

Flavia Amabile

Nata a Salerno, vive e lavora a Roma. Giornalista del quotidiano “La Stampa”, ha pubblicato i seguenti volumi: Ultimi, viaggio nell’Italia che scompare (Gamberetti 1999), La vera storia del Mussa Dagh (con Marco Tosatti, Guerini, 2005), Mussa Dagh. Gli eroi traditi (con Marco Tosatti, Guerini, 2007), I baroni di Aleppo (con Marco Tosatti, La Lepre, 2009), Fiordamalfi (La Lepre, 2009), Elvira (Einaudi 2022), I contadini volanti (All Around, 2023).

Marco Tosatti

Nato a Genova nel 1947, è giornalista dal 1972, e ha coperto molti settori: sport, cronaca, politica, sindacale, e istruzione. Dal 1981 si occupa di informazione su temi religiosi. È stato il vaticanista de “La Stampa” dal 1981 al 2008. Ha scritto numerosi libri, su temi di religione e storia, in particolare del Medio Oriente, e sulla questione armena: I Baroni di AleppoLa vera storia del Mussa DaghGli eroi traditi; e inoltre: Inchiesta sul demonio, Padre Pio e il diavoloSanti posseduti dal demonioInchiesta sulla Sindone. Con don Gabriele Amorth ha scritto Memorie di un esorcista. Attualmente è titolare di un suo blog, “Stilum Curiae” su religione, politica, costume ed economia.

Vai al sito

Presentato a Roma il volume “Non ti scordar di me – Storia e oblio del Genocidio Armeno”

Importante presentazione a Palazzo Mancuso sul GENOCIDIO ARMENO
Alle ore 11, presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto si svolge la presentazione del volume “Non ti scordar di me – Storia e oblio del Genocidio Armeno”, di Vittorio Robiati Bendaud, con saggio introduttivo di Paolo Mieli. Saluti del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana.
Intervengono, oltre agli autori, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, la deputata Chiara Gribaudo, i deputati Giulio Centemero e Maurizio Lupi, il professor Aldo Ferrari. Modera Nicola Porro.
——————————-

Vi è una sola risposta oppositiva al negazionismo: affermare la Memoria del Metz Yeghérn e testimoniare che questo è stato”.

 

L’evento tenutosi lunedì 7 maggio 2025 alla sala del refettorio di palazzo San Macuto alla Camera dei Deputati non è stata solo l’occasione per presentare il bel libro di Vittorio Robiati Bendaud “Non ti scordar di me”, prefazione di Paolo Mieli, Edizioni Liberilibri, dedicato al genocidio armeno.

Alla presenza del presidente della Camera, Lorenzo Fontana e del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, l’autore coadiuvato da Mieli e Nicola Porro  ha rimarcato ancora una volta la fondamentale importanza di coltivare la memoria del genocidio e ha invitato non a soffermarsi sulle conseguenze delle brutali azioni dell’uomo (genocidi e pulizie etniche) ma sulle cause a monte che portano a compiere tali efferatezze.

Grazie anche agli interventi di alcuni deputati presenti (citiamo fra gli altri Centemero, Gribaudo, Lupi, Bignami), questa mattina non sono state ascoltate solo frasi di circostanza e vuote parole ma si è avuta l’impressione di un comune sentire, di una sinergica azione tra il popolo italiano, le sue istituzioni e quelle armene rappresentate dall’ambasciatore Karapetyan e dalla diaspora.

Oggi, 7 maggio, ancora una volta l’Italia ha mostrato vicinanza e sensibilità alla causa armena. E lo ha fatto con la solennità e autorevolezza della sede ospitante e delle Istituzioni che hanno partecipato all’evento

Non scordiamoci il genocidio armeno: lo dobbiamo alla memoria delle vittime di allora, lo dobbiamo al futuro delle prossime generazioni.

CORSO ESTIVO INTENSIVO DI LINGUA E CULTURA ARMENA Agosto 2025

Scarica al pdf CRS-25_IT_121225-df

COMUNICATO STAMPA
CORSO ESTIVO INTENSIVO DI LINGUA E CULTURA ARMENA
Agosto 2025
L’Associazione Padus-Araxes è lieta di annunciare che la 39
ma edizione del corso estivo intensivo di
Lingua e Cultura Armena, promosso in collaborazione con lo “Studium Generale Marcianum” di Venezia,
si svolgerà dal 1 agosto al 18 agosto (18 agosto giorno degli esami).
ARRIVI: 31 luglio (check-in); PARTENZE: 19 agosto (check out).
Termine di scadenza per l’iscrizione: 30 aprile
Qui trovate la domanda di partecipazione: APPLICATION FORM
I candidati DEVONO essere maggiorenni (eventuali eccezioni saranno valutate dal Direttore del
corso).
ARTICOLAZIONE DEL CORSO: Il corso è suddiviso in quattro livelli: dai principianti assoluti ai
progrediti. Le lezioni, pari a 65 ore totali di lezioni frontali, si svolgono al mattino, dal lunedì al sabato.
LA FREQUENZA È OBBLIGATORIA.
SEDE DELLE LEZIONI: le lezioni si svolgeranno nell’edificio principale del Seminario Patriarcale
di Venezia: https://www.seminariovenezia.it/cms/galleria/il-seminario/
ATTIVITA’ EXTRA-CURRICULARI: alle lezioni si affiancano varie iniziative culturali e
ricreative (a partecipazione libera e incluse nel costo del corso): visita guidata al monastero
mechitarista di San Lazzaro; partecipazione alla S. Messa in rito armeno nella chiesa della S. Croce
e alla S. Messa in occasione della Festa dell’Assunta e della Benedizione dell’uva nella chiesa di S.
Lazzaro; conferenze su temi armenistici tenute da noti specialisti (il programma sarà disponibile in
primavera). Saranno inoltre offerti, con accesso libero e in orario pomeridiano, UN CORSO di DANZA
ARMENA e una « master class » di DUDUK (in quest’ultimo caso, il partecipante dovrà essere in
possesso del proprio strumento).
CONTRIBUTO CORSO: € 875,00 (lezioni, attività culturali e ricreative, escursioni culturali, materiale e
sostegno didattico, attestato finale).
COSTO SOGGIORNO (dal 31 luglio al 18 agosto incluso – 19 notti):
✓ € 1072,00 a persona, in camera doppia per due persone.
✓ € 1530,00 in camera singola.
Servizi inclusi: AC, WI-FI, bagno privato, angolo cottura in camera, pulizia camera una volta a
settimana con cambio biancheria, tassa di soggiorno. Le camere non hanno l’asciugacapelli.
La tassa di soggiorno a Venezia è obbligatoria per legge dal 2011.
ALLOGGIO: Le camere si trovano presso il Camplus Santa Marta,
https://www.camplus.it/citta/venezia/camplus-santa-marta
Viene applicata una riduzione del 10% sul contributo al corso a coloro che hanno già seguito il corso per
almeno due estati con esito positivo all’esame finale, oltre che ai loro parenti prossimi (genitori, fratelli,
marito, moglie).
NON SONO POSSIBILI CONTEGGI DI PAGAMENTO GIORNALIERI durante il periodo indicato. CHI DESIDERA
ARRIVARE PRIMA O PARTIRE DOPO LE DATE FISSATE DEVE PROVVEDERE A TROVARE UNA
SISTEMAZIONE. CHI NON NECESSITA DI ALLOGGIO, DEVE COMUNICARLO IL PRIMA POSSIBILE.
Associazione Culturale Padus-Araxes | Venezia, Italia |info@padus-araxes.com |+39 3791330687
Dopo l’accettazione, si dovrà versare :
– € 950,00 come PRIMO ANTICIPO ENTRO IL 30 APRILE tramite bonifico bancario.
– € 600,00 SECONDO ANTICIPO ENTRO IL 06 GIUGNO tramite bonifico bancario
– Il saldo si verserà con bonifico bancario entro il 1 0 L U G L I O, oppure il giorno dell’arrivo
in contanti PENA NON ACCEDERE ALL’ALLOGGIO NÉ PARTECIPARE AL CORSO.
Le somme versate NON SARANNO RESTITUITE, ECCETTO NEI CASI DI
MALATTIA CERTIFICATA CON CERTIFICATO MEDICO.
Si contatti la segreteria per le coordinate bancarie cui fare il bonifico (info@padus-araxes.com).
Eventuali commissioni bancarie sono carico del partecipante.
NON INCLUSI:
✓ PASTI GIORNALIERI.
✓ “CARTA VENEZIA UNICA” (titolo di viaggio mensile, per usufruire di un forte sconto sui trasporti.
Si prenda nota che il biglietto intero, SENZA AGEVOLAZIONE CARTA UNICA, costa € 9,50* per
persona, per singola corsa.
*soggetto a possibili aumenti per l’anno 2025
Per qualsiasi INFORMAZIONE, inviare una E-Mail a: info@padus-araxes.com, mettendo in cc:
benedettacon@gmail.com e zkybhs@gmail.com.
Nei casi urgenti, si può chiamare il martedì e giovedì mattina, dalle 10.30 alle 13.00 al cell.
+393791330687. In caso di mancata risposta, mandare un messaggio WhatsApp, indicando il nome
e un numero di telefono raggiungibile tramite WhatsApp e si risponderà.
L’Associazione non è responsabile per eventuali errori di stampa.

ROMA – 29 aprile 2025 – Cerimonia di commemorazione del Genocidio Armeno.

LA CERIMONIA DI COMMEMORAZIONE DEL 110° ANNIVERSARIO DEL GENOCIDIO ARMENO SARA’ CELEBRATA IL PROSSIMO 29 APRILE 2025
La cerimonia di commemorazione del 110° anniversario del genocidio armeno che era stata annullata a seguito del decesso di Papa Francesco e della proclamazione di cinque giornate di lutto nazionale da parte del Consiglio dei Ministri sarà celebrata il prossimo martedì 29 aprile 2025 alle ore 19,15 sempre in P.zza Lorenzini a Roma in presenza delle Istituzioni Capitoline, dei rappresentanti della Chiesa Armena e degli Ambasciatori armeni presso il Quirinale e la Santa Sede.
La presente vale anche a titolo di invito.

 

 

Cerimonia di commemorazione

del 110° anniversario del genocidio armeno

alla presenza dei Responsabili delle Chiese Armene,

delle rappresentanze diplomatiche della Repubblica di Armenia

presso il Quirinale e presso la Santa Sede,

oltre ad esponenti del mondo politico, diplomatico, ecclesiastico e della società civile.

Mercoledì 29 aprile alle ore 19,15

presso il

“Giardino Genocidio degli Armeni”

Piazza Lorenzini (Portuense)

Il 24 aprile è la Giornata della Memoria del popolo armeno in cui si ricorda

 l’inizio di uno dei crimini più atroci contro l’umanità che fu definito

”Il primo genocidio del XX Secolo”

 

A 110 anni da quel crimine, saremo insieme,

per condannare ogni violenza

e ribadire il nostro “NO” alle guerre e al negazionismo

e il nostro “SI” al rispetto dei diritti fondamentali

di ogni essere umano.

Anche il Comune di Trevignano Romano ha riconosciuto il genocidio armeno

Il Comune di Trevignano Romano, nell’ambito del proprio impegno per la promozione dei diritti umani e della memoria storica, intende contribuire attivamente alla sensibilizzazione della cittadinanza su eventi che hanno profondamente segnato il Novecento.
All’unanimità, il Consiglio Comunale ha riconosciuto ufficialmente il genocidio armeno quale uno dei più gravi crimini contro l’umanità del XX secolo, esprimendo piena solidarietà alla comunità armena.

Vai al sito

UN’ITALIANA ALLA CORTE DI ALIYEV?

UN’ITALIANA ALLA CORTE DI ALIYEV?

Apprendiamo dalla stampa azera che una ricercatrice italiana, Valentina Chabert, da tempo in stretto contatto con il regime di Aliyev, avrebbe partecipato a un evento organizzato dalla fantomatica comunità dell’”Azerbaigian occidentale” e che in tale occasione sarebbe stata insignita addirittura di un “certificato di iscrizione onoraria”.

Con l’espressione “Azerbaigian occidentale” Baku si riferisce all’Armenia: le dichiarazioni che con sempre maggiore frequenza arrivano dalla capitale azera non fanno riferimento a un (improbabile) ritorno di sfollati azeri ma suonano come una minaccia di conquista del territorio sovrano armeno: il sud (Syunik e Vayots Dzor e tutta la parte a est del lago Sevan, non senza rivendicazioni sulla capitale Yerevan (Irivan per gli azeri).

Quindi risulta imbarazzante sapere (se le notizie fossero corrette) che una cittadina italiana si sia mescolata a un’organizzazione che costituisce una concreta minaccia (per ora solo verbale) all’integrità territoriale dell’Armenia e che, di conseguenza, condividerebbe (implicitamente o esplicitamente) certi proclami provenienti dal regime azero.

Tra l’altro, come risulta da un articolo recentemente pubblicato dal magazine armeno “Aliq Media” (il link sul nostro sito rimanda alla traduzione in italiano) la Chabert si sarebbe presentata (condizionale d’obbligo) agli eventi in qualità di rappresentante di istituzioni universitarie (La Sapienza di Roma) con le quali collabora e si sarebbe spacciata (altro condizionale d’obbligo) per una giornalista pur non essendo tale, (Sull’Albo ufficiale il suo nome a oggi non figura).

A tal riguardo ci siamo sentiti nel dovere di inoltrare un quesito al Rettore della Sapienza per conoscere la posizione dell’Università riguardo all’accaduto reputando il caso di una gravità che sfiorerebbe l’incidente diplomatico.

Consiglio per la Comunità armena di Roma

www.comunitaarmena.it

Comunicato stampa – L’Armenia tra le destinazioni Best in Travel 2025 di Lonely Planet

L’Armenia figura tra le 30 migliori destinazioni da visitare nel 2025 selezionate da Lonely Planet a livello globale, insieme alle tendenze emergenti nel mondo dei viaggi

23 ottobre 2024 – Lonely Planet, uno dei principali brand mondiali nel settore dei media di viaggio, annuncia il rilascio del tanto atteso Best in Travel 2025 – le previsioni degli esperti Lonely Planet su dove viaggiare nel prossimo anno. L’Armenia ha guadagnato un prestigioso posto tra le migliori destinazioni 2025, celebrata per i suoi spettacolari paesaggi, la vibrante cultura e le esperienze indimenticabili. Una destinazione facilmente raggiungibile dall’Italia grazie ai voli diretti da Milano, Roma e Venezia.

“Siamo onorati di essere riconosciuti da Lonely Planet come una delle mete imperdibili per il 2025”, ha dichiarato Susanna Hakobyan, direttore ad interim del Tourism Committee dell’Armenia. “Questo riconoscimento mette in luce il fascino unico, la storia e l’ospitalità che rendono l’Armenia speciale. Che si tratti delle nostre città animate, della campagna pittoresca o delle tradizioni locali, qui c’è qualcosa da scoprire per ogni tipo di viaggiatore. Non vediamo l’ora di accogliere visitatori da tutto il mondo per esplorare percorsi meno noti. Non a caso, The Hidden Track è il nostro slogan.”

L’Armenia, incastonata nella regione del Caucaso, è una terra di paesaggi affascinanti, ricca di storia e rinomata per la sua calorosa accoglienza. Questo gioiello nascosto offre una vasta gamma di esperienze uniche, fondendo meraviglie naturali con tesori antichi, attività moderne e delizie culinarie. Dalla vivace capitale Yerevan, sede di monumenti come il Complesso Cascade e il Matenadaran, alle acque scintillanti del Lago Sevan, l’Armenia ha qualcosa da offrire a tutti. Gli appassionati di storia rimarranno incantati da siti come il Monastero di Geghard, patrimonio dell’UNESCO, scavato nella roccia, o il Monastero di Tatev, che si erge scenograficamente sopra la Gola del Vorotan.

Gli amanti della natura possono esplorare paesaggi diversificati, dalle foreste verdi e lussureggianti del Parco Nazionale di Dilijan alle falesie rosse della regione di Vayots Dzor, offrendo avventure emozionanti come escursionismo, arrampicata su roccia o persino rafting lungo il fiume Debed. In inverno, i paesaggi si trasformano in un incantevole paese delle meraviglie, dove i visitatori possono divertirsi a sciare, fare escursioni con le ciaspole tra panorami tranquilli o rilassarsi in sorgenti termali naturali, rendendo l’Armenia una destinazione perfetta per tutto l’anno.

La gastronomia è sicuramente da non perdere; dal gustare piatti tradizionali come il tolma e il pane lavash all’esplorazione dell’antica eredità vinicola, l’Armenia promette un indimenticabile mix di cultura, bellezza e avventura.

Il Best in Travel 2025 presenta 30 destinazioni straordinarie tra paesi, città e regioni di tutto il mondo, insieme a dieci tendenze emergenti nel settore dei viaggi. Ogni anno, la selezione delle destinazioni del Best in Travel parte dalle nomination della vasta comunità di collaboratori di Lonely Planet, che comprende dipendenti, autori e partner editoriali di tutto il mondo. Ogni meta viene scelta per la sua attualità, le esperienze uniche e l’effetto “wow”, con un focus su destinazioni che dimostrano un impegno verso la sostenibilità nei viaggi.

“Best in Travel 2025 è l’ultima edizione della lettera d’amore annuale di Lonely Planet al mondo. Consapevoli delle nostre responsabilità e dell’impatto come viaggiatori, siamo orgogliosi delle destinazioni, dei viaggi e delle esperienze qui presentate e siamo entusiasti di condividere l’esperienza locale e gli approfondimenti che sono al cuore di queste raccomandazioni”, ha dichiarato Nitya Chambers, Senior Vice President, Contenuti e Direttore Esecutivo di Lonely Planet. “Ovunque tu sia nel mondo, siamo fiduciosi che Best in Travel offrirà nuova ispirazione per l’anno a venire.”

www.lonelyplanetitalia.it/best-in-travel

Photo gallery Armenia

Per informazioni:

Nadia Pasqual

Media Relations & PR Italia

Armenia Tourism Committee

+39 349 2131565

nadia.pasqual@markpr.it