COMUNICATO STAMPA: L’ITALIA FERMI ALIYEV E IMPEDISCA UNA NUOVA GUERRA NEL CAUCASO!

Negli ultimi mesi, e in particolare in questi ultimissimi giorni, è aumentata esponenzialmente la tensione nel Caucaso meridionale, lungo il confine tra Armenia e Azerbaigian e tra quest’ultimo e la repubblica del Nagorno Karabakh-Artsakh.
Il numero e la gravità delle violazioni azere dell’accordo del 1994 di cessate-il-fuoco sono cresciute enormemente e gli attacchi dei soldati di Baku hanno portato alla morte di alcuni civili residenti in villaggi di confine dell’Armenia nord orientale a di numerosi soldati dell’Esercito di Difesa del NK colpiti da tiri di mortaio e di missili di produzione turca di calibro mai utilizzato dalla fine della guerra, innescando inevitabili conseguenti ritorsioni.
Dopo l’abbattimento dell’elicottero armeno nel novembre 2014 e ripetuti attacchi destabilizzanti nei mesi scorsi, ora l’Azerbaigian sembra decisamente orientato a sfruttare l’attuale crisi medio orientale per cavalcare la tigre di una nuova guerra che avrebbe effetti devastanti non solo a livello regionale ma per tutta l’Europa.
Sfruttando la cortina fumogena dei tagliagole dell’Isis e l’incertezza di tutta l’area (Iraq e Siria in primo luogo), cercando di nascondere con una azione bellica le gravissime accuse che giungono per l’inosservanza dei diritti umani nel suo Paese, il dittatore Aliyev scarica sul pacifico popolo armeno la sua follia militare, frutto di un riarmo che il mondo non aveva mai conosciuto dai tempi della Germania hitleriana.Come cittadini italiani di origine armena, chiediamo al governo italiano, ai media e all’opinione pubblica di condannare con fermezza questa azione dell’Azerbaigian.
Ricordiamo che in caso di conflitto le pipe-line che portano energia all’Europa e all’Italia subirebbero le prime, inevitabili, conseguenze della guerra che lascerebbe al freddo il nostro Paese. In un mondo devastato da violenze, odio e guerre fratricide condanniamo ogni azione lesiva alla dignità umana al di là dell’appartenenza etnica e religiosa. Diciamo NO alla guerra, alla violenza che alimenta nuovi focolai di tensione. Diciamo STOP alle aggressioni! E Auspichiamo che i paesi occidentali ed in primis l’Italia, superino ogni logica di interesse economico e politico e condannino ”senza se e senza ma” la politica aggressiva azera scongiurando lo scoppio di nuove guerre, di nuovi massacri e di nuove perdite umane.
Consiglio per la comunità armena di Roma
www.comuntaarmena.it

L’ARMENIA ALL’ARENA DI VERONA IL 29 SETTEMBRE (POSTICIPATO AD APRILE 2016)

COMUNICATO STAMPA: AMEN PROJECT AD APRILE 2016

A causa di insormontabili problemi tecnici e organizzativi, la produzione e gli enti interessati hanno deciso di rimandare la messa in scena di Amen Project all’Arena di Verona prevista per il 29 settembre 2015, all’aprile 2016.
Per il rimborso dei biglietti già venduti, gli interessati possono rivolgersi alle prevendite dove è stato effettuato l’acquisto per la procedura di rimborso o conferma per nuova data che verrà comunicata a breve.

PRESS RELEASE ON POSTPONEMENT OF AMEN PROJECT UNTILL APRIL 2016
Due to insurmountable technical and organizational reasons, the production and the institutions concerned have decided to postpone the staging of Amen Project at Arena di Verona scheduled for September 29, 2015 to April 2016.
We apologize for this inconvenience and are more than committed in the success of the concert in April 2016
For the reimbursement or the confirmation of the tickets already sold , interested parties should contact the pre-sales agencies.
The new date will be communicated shortly.

Addetta stampa
Cecilia Leo – 333.9287849

 


 

 

Martedì 29 settembre alle ore 21.00 all’Arena di Verona va in scena – in prima mondiale – Amen Project. Realizzato in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Armena in Italia, patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali della Repubblica d’Armenia e dal Comune di Verona, è un grande evento che celebra il popolo armeno e la sua storia.
Artisti internazionali, con musica, parole e danza, ripercorrono le tappe fondamentali della grande epopea armena: lotte, fede cristiana, passione e cultura. Amen Project è questo: uno straordinario viaggio che porta gli spettatori – dalle origini sino ai nostri giorni – nel cuore del popolo armeno, in terra d’Armenia e in tutti i luoghi del mondo raggiunti dalla diaspora. Amen Project non è solo una magnifica rappresentazione: è la prova che secoli di ingiustizie non hanno mai impedito agli armeni di continuare a vivere e creare. È la rinascita, il futuro di una civiltà.
Atto unico della durata di 1h e 40 minuti, Amen Project si avvale della direzione del Maestro Stefano Fonzi, che ha curato anche gli arrangiamenti e le orchestrazioni. Le musiche originali sono della compositrice armena Araksiya Musheghyan, mentre i testi del giornalista e scrittore Giommaria Monti. Sotto la bacchetta di Fonzi si alternano l’Orchestra Sinfonica dell’Istituto Musicale Peri-Merulo (Italia), il Coro Hover (Armenia), l’Ensemble Capella Regiensis (Italia) ma anche una pop band e musicisti della tradizione popolare armena. Il tutto accompagnato delle coreografie del regista Roudolf Kharatian alla direzione del corpo di ballo.
Renato Zero ha scritto per l’occasione “Vengo da te”. A interpretarlo la giovane artista toscana Amara, che ha già dato prova della sua forza espressiva all’ultimo festival di Sanremo.
Partecipano con brani inediti tre grandi artisti italiani: Fabio Concato, Dolcenera. e Simona Molinari.
Non mancano i solisti d’eccezione: il trombettista jazz Fabrizio Bosso e il pianista Nazzareno Carusi, raffinato interprete del repertorio pianistico dal ‘700 ai giorni nostri.
Tante e importanti le voci liriche che calcano il prestigioso palcoscenico dell’Arena: su tutti Placido Domingo Jr. tenore e figlio d’arte. E poi la soprano Hasmik Papian (Austria), il tenore Mario Frangoulis (Grecia), la mezzo soprano Juliette Galstian (Svizzera), il basso Barsegh Tumanyan (Armenia), il tenore Vincenzo Costanzo (Italia), la mezzo soprano Varduhi Khachatryan (Svizzera) e la soprano Rosy Anoush Svazlian (USA).
Una menzione speciale va al suonatore di duduk Gevorg Dabaghyan (Armenia) sensibile interprete del flauto tipico della tradizione musicale armena. Contaminazioni folk e rock infine con il gruppo Gabriel Wegner & Creative crimes (Italia).
Per info e biglietti:
info@amenproject.net
http://www.ticketmaster.de/event/amen-project-tickets/145373
http://www.ticketone.it/amen-biglietti-verona.html?affiliate=ITT&doc=artistPages/tickets&fun=artist&action=tickets&key=1481967$6362326
Ufficio Stampa: Sig.ra Cecilia Leo
cecilialeo79@gmail.com; +39 3339287849

ROMA – 05 settembre 2015 – L’Orchestra Filarmonica della Scala per l’Armenia

Comunicato stampa
L’Orchestra Filarmonica della Scala per l’Armenia
Filarmonica della Scala
Daniel Harding direttore
Alessandro Taverna pianoforte
1915 – 2015 Centennial of the Armenian Genocide
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In occasione del centenario del Genocidio armeno, sabato 5 settembre l’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Daniel Harding sarà ospite dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma (Sala Sinopoli – ore 21.00) con un concerto speciale.
Un evento straordinario che rientra in un progetto di più ampio respiro dal titolo “With you Armenia” partito da Gerusalemme lo scorso marzo dove ha riscosso notevole successo. Oltre Roma, l’iniziativa include altre tappe molto importanti tra cui la Carnagie Hall di New York con Evgeny Kissin e Krzysztof Penderecki, a Londra con la Royal Philharmonic Orchestra e Pinchas Zukerman, a Bruxelles l’Orchestra Nazionale Belga e ultima prestigiosa tappa a Vienna al Musikverein. Finalità del progetto è proprio quella di sensibilizzare sul tema del genocidio armeno attraverso musicisti di fama mondiale, le cui parole attirano l’attenzione di milioni di persone e dei mass media.
Portavoce di questo gesto di sensibilizzazione per l’Italia è l’Orchestra Filarmonica della Scala con il pianoforte solista di Alessandro Taverna e sotto la direzione uno dei più interessanti giovani direttori del panorama internazionale, Daniel Harding. L’evento, al quale presenzierà il Ministro della Cultura della Repubblica d’Armenia Sig.ra Hasmik Poghosyan, è organizzato con la collaborazione di Emilia Romagna Festival e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Harding dirigerà il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra di Ludwig Van Beethoven nell’esecuzione di Alessandro Taverna giovane e già affermato pianista veneto, indicato dalla critica musicale internazionale “il successore naturale del suo grande connazionale Arturo Benedetti Michelangeli”. Eseguito con Beethoven al pianoforte il 5 aprile 1803 a Vienna (direttore J. von Seyfried), il Concerto n.3 in do minore op. 37 viene pubblicato l’anno dopo, incontrando un successo che ne ha fatto per tutto l’Ottocento il concerto pianistico beethoveniano più eseguito.
Completano il programma la Sinfonia n. 8 di Antonín Dvořák considerata, assieme alla Sinfonia n. 7 in Re minore e alla più nota Sinfonia n. 9 in Mi minore, il picco degli scritti sinfonici del compositore boemo e tra le sinfonie meglio riuscite del XIX secolo; e “Waltz” di Aram Khachaturian, compositore russo di origine armena, conosciuto dal grande pubblico soprattutto per la “Danza delle spade”, ma autore anche di vari brani classici utilizzati talvolta nelle colonne sonore di alcuni film per la loro comunicativa immediata e passionale. Accordi fragorosi al limite della dissonanza e tocchi più lievi si susseguono in questo pezzo, primo di cinque movimenti della Masquerade Suite composta da Khachaturian per alcune musiche di scena.

Acquisto biglietti ed info

La solidarietà della Presidenza della Repubblica Italiana con gli armeni italiani in occasione del Centenario

Il Consiglio per la comunità armena di Roma, aveva inoltrato, nei giorni scorsi, una lettera al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarela con la richiesta di un messaggio in occasione del 24 aprile.

Il 23 aprile u.s., La Presidenza della Repubblica Italiana ha inviato una lettera di solidarietà a firma del Consigliere Diplomatico del Presidente della Repubblica, Ambasciatore Antonio Zanardi Landi, che condividiamo con tutti voi.

 

genocidio

 

N.B.: La lettera è stata letta durante l’evento “Cento Passi per la Memoria” del 24 aprile u.s. a Roma

Camera e Senato minuto di silenzio in ricordo del genocidio armeno – 23 Aprile 2015

Comunicati stampa
23/04/2015
2027
La Presidente della Camera, Laura Boldrini, in Aula ricorda 100° anniversario Genocidio Popolo armeno
“Colleghi,
è stato chiesto di ricordare anche in quest’Aula il 100° anniversario del Genocidio del Popolo armeno che ricorrerà domani 24 aprile.
La vicinanza del Parlamento italiano al popolo armeno sarà confermata dalla presenza delle delegazioni delle Commissioni affari esteri della Camera e del Senato alla commemorazione del “Grande Male” che si svolgerà dopodomani a Yerevan.
Proprio la scorsa settimana il Parlamento europeo – nel richiamare un suo precedente pronunciamento del 1987 – ha approvato a larga maggioranza una risoluzione con cui ha reso omaggio alla memoria delle vittime armene e ha proposto l’istituzione di una Giornata europea del ricordo dei genocidi, al fine di sottolineare il diritto di tutti i popoli e di tutte le nazioni alla pace e alla dignità.
In uno spirito di solidarietà tra popoli e nel ricordo di quei tragici eventi che hanno condotto alla morte di oltre un milione e mezzo di persone innocenti, invito l’Assemblea ad osservare un minuto di silenzio.”


Armeni: minuto di silenzio Senato per centenario genocidio
Tre quarti di un popolo scomparvero nei mille modi dell’orrore
(ANSA) – ROMA, 23 APR – “Circa tre quarti del popolo armeno scomparvero in Turchia nei mille modi dell’orrore”. Citando un’intervista del 1915 a Giacomo Gorrini, console italiano a Trebisonda, la senatrice Emilia Grazia De Biasi (Pd) ricorda in Aula al Senato la ricorrenza, che cade domani 24 aprile, del centenario del genocidio armeno. Dopo il suo intervento è stato osservato dall’Assemblea un minuto di silenzio.

Rai Tv – “Gli Armeni, 100 anni dopo” 12 aprile 2015. Rubrica Protestantesimo.

Di seguito la trasmissione “Gli Armeni, 100 anni dopo” andata in onda il 12 aprile 2015, all’interno della rubrica Protestantesimo.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-156d8a1e-9388-4025-b357-eef955fce6f5.html#p=

Il Consiglio per la comunità armena di Roma lancia la campagna video su bus e metro “Una Tragedia che non ha parole…da cent’anni”

Il «Consiglio per la comunità armena di Roma» comunica che il giorno 12 aprile è partita la campagna informativa dal titolo “Una tragedia che non ha parole” realizzata in occasione del centenario del genocidio armeno.
Si tratta di uno spot della durata di quindici secondi che verrà proiettato a rotazione sul circuito video degli autobus di Roma, nelle carrozze metro della capitale e sulla rete di trasporto pubblico di Siena e Arezzo.
La sequenza si apre con l’indicazione delle date del genocidio armeno per poi mostrare un uomo con la bocca cucita, simbolo di una tragedia che non ha parole. Il riferimento è al perdurante negazionismo turco e all’atteggiamento di complice silenzio di molte diplomazie (compresa quella italiana) che temono di pregiudicare i rapporti con la potente Turchia e sacrificano la tragedia armena sull’altare degli interessi economici e delle convenienze politiche.
La comunicazione è a cura di Matteo Bernardi (art director) e di Gabriele Puzzilli (copywriter) per Garage11. Fotografia di Elena Boccoli.
Sarà sul circuito Moby tv di Class Pubblicità fino al 26 aprile compreso.

Guarda lo spot

 

 

Redattoresociale.it – Genocidio armeni, Consiglio regionale toscano esprime “piena solidarietà”. (25 mar 2015)

FIRENZE – Approvata all’unanimità in Consiglio regionale toscano una risoluzione che esprime “piena solidarietà” al popolo armeno in occasione del centenario del “Grande Male”, il genocidio del popolo armeno nel 1915 che ricorre il prossimo 24 aprile.
L’atto è stato presentato da Mauro Romanelli (gruppo Misto),Daniela Lastri (Pd), Gian Luca Lazzeri (Più Toscana). Si richiama la deportazione e il massacro del 1915 riconosciuti come genocidio da Onu, Parlamento europeo, Parlamento italiano e perfino, come ricorda la risoluzione, dalla Corte Marziale ottomana nel 1919. Continua

RAI3 – Pane quotidiano. Andrea Riccardi parla del genocidio dei cristiani armeni. (03 aprile 2015)

Andrea Riccardi, fondatore della comunità di San Egidio ed autore del libro “La strage dei cristiani. Mardin, gli armeni e la fine di un mondo” ospite, il 3 aprile 2015, nel programma “Pane Quotidiano” di RAITRE, parla del genocidio armeno . Vai al servizio

Ansa – Centenario genocidio armeno, settimana incontri a Roma Fra cultura, memoria, resilienza e identità (23 mar 2015)

(ANSA) – ROMA – Una settimana per scoprire la cultura armena, per raccontare la storia e la resilienza del suo popolo. In occasione del centenario del genocidio del popolo armeno – e nel contesto delle commemorazioni del centenario della Grande Guerra – l’ambasciata armena in Italia, in collaborazione con l’Istituto centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (ICSBA) e i sociologi della religione dell’Associazione Italiana di Sociologia (AIS), organizzano a Roma una settimana di incontri, presentazioni, concerti e una rassegna cinematografica. Continua