Regione Basilicata: Genocidio popolo armeno, approvata mozione Pace

27.09.2016

Il documento impegna il Consiglio “a trasmettere tale atto alla direzione del Memoriale del genocidio della capitale armena Yerevan per inserire il nominativo della Regione Basilicata nella lista dei ‘Giusti’ per la memoria del Metz Yeghern”

(ACR) – Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione di iniziativa del consigliere regionale Aurelio Pace (Gm) sul centenario del genocidio del popolo armeno.

Con la mozione si impegna il Consiglio regionale a “comunicare l’avvenuta approvazione di tale atto al Consiglio per la comunità armena di Roma affinché la trasmetta alla direzione del Memoriale del genocidio della capitale armena Yerevan ed il nominativo della Regione Basilicata sia inserito nella lista dei ‘Giusti’ per la Memoria del Metz Yeghern (il Grande Male) insieme a tutti gli altri che hanno adottato simili risoluzioni”.

“E’ pervenuta – si legge nel documento – la richiesta del Consiglio per la Comunità armena di Roma per un atto ufficiale di riconoscimento del genocidio del popolo armeno in occasione delle commemorazioni del centenario di tale tragedia. Questo dramma storico è stato riconosciuto come genocidio dalla Sottocommissione per i diritti umani dell’Onu nel 1973 e 1986, dal Parlamento europeo nel 1987, dal Parlamento italiano, da tutti i gruppi parlamentari, in data 17 novembre 2000 e anche dalla stessa Corte marziale ottomana nel 1919. E’ necessario che l’opinione pubblica approfondisca il dramma del popolo armeno affinché tali tragedie della storia siano di monito soprattutto alle giovani generazioni”.

Nella successiva votazione, relativa alla richiesta del consigliere Bradascio di rinviare alla prossima seduta l’esame di una sua mozione sulla maternità surrogata, il presidente Mollica, constatata la mancanza del numero legale (erano presenti al momento del voto i consiglieri Bradascio, Cifarelli, Miranda Castelgrande, Mollica, Napoli, Pace, Robortella e Romaniello) ha dichiarato sciolta la seduta.

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La Regione Emilia Romagna riconosce il genocidio armeno ed esprime solidarietà agli armeni.

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Anche la Regione Emilia Romagna, sulla scia di tante altre istituzioni italiane, ha espresso la propria solidarietà al popolo armeno con una risoluzione votata all’unanimità nella quale oltre a riconoscere la realtà storica del genocidio impegna la Giunta Regionale “a sostenere progetti di approfondimento storico e di divulgazione del genocidio del popolo armeno, oltre che a promuovere ogni possibile azione di riconciliazione fra il popolo armeno ed il popolo turco, partendo dal riconoscimento dei fatti storici e restituendone la memoria attraverso pubblici eventi, studi e qualsivoglia iniziativa di rievocazione”.

Il Consiglio per la comunità armena non può che esprimere la propria gratitudine ai firmatari la mozione ed a tutti i componenti dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna che con questo voto hanno dimostrato sensibilità e vicinanza ad un popolo che da più di cento anni lotta per il diritto alla Memoria, ed hanno aggiunto il loro nome a coloro che credono ancora nella verità e nella giustizia.

Consiglio per la comunità armena di Roma

 

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Presentazione delle Lettere Credenziali dell’Ambasciatore della Repubblica d’Armenia presso il Quirinale

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Palazzo del Quirinale 28/07/2016

La neo ambasciatrice della Repubblica d’Armenia presso il Quirinale S.E.  Victoria Bagdassarian,  ha presentato in data 28.07.2016, le sue Lettere Credenziali al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

Il Grazie del Consiglio per la comunità armena di Roma alla città di Genova

LA MEMORIA STRUMENTO DI CRESCITA CULTURALE DEI POPOLI.

GLI ARMENI RINGRAZIANO IL CONSIGLIO COMUNALE DI GENOVA

Il recente voto all’unanimità del Consiglio comunale genovese che impegna l’amministrazione di Genova a dedicare una strada o piazza della toponomastica locale al ricordo del genocidio armeno del 1915 è motivo di orgoglio per la città e di grande soddisfazione per la comunità armena locale e nazionale.

Esso si innesta nel solco di radicati legami tra Genova e il popolo

armeno: ricordiamo al riguardo la votazione consigliare dell’ottobre del

1998 che fece della città una delle prime in Italia a riconoscere ufficialmente il genocidio del 1915 allorché sotto i colpi dell’Impero ottomano un milione e mezzo di armeni furono sterminati e la restante esigua parte della popolazione costretta ad abbandonare la terra degli avi.

Ma anche antichi legami storici, culturali, religiosi e commerciali come testimoniato ad esempio dalla chiesa di san Bartolomeo degli Armeni e dalla stessa piazza Armenia.

Ricordare a oltre cento anni quello che gli armeni chiamano “Il Grande Male” non significa ripercorrere didascalicamente una lontana, ancorché dolorosa, pagina di storia: ma piuttosto insegnare, soprattutto ai giovani, la cultura della Memoria come antidoto alla violenza e all’intolleranza.

Hitler, pianificando l’invasione della Polonia, così rispose a coloro che temevano per le conseguenze che oggi definiremmo “mediatiche”: «chi si ricorda più del massacro degli armeni?» Erano passati circa trent’anni e la tragedia di quel popolo ormai dimenticata; il genocidio armeno fu il primo del Novecento, il primo a essere dimenticato, il primo a essere negato. E ogni strage, ogni pulizia etnica, ogni olocausto altro non è se non il figlio di quel Grande Male.

Grazie dunque ai consiglieri genovesi per il loro gesto che ci auguriamo sarà presto seguito da un risultato concreto.

Consiglio per la comunità armena di Roma

 

Lettera del Consiglio per la comunità armena di Roma all’Ambasciata Tedesca

Il Consiglio per la comunità armena di Roma esprime, attraverso codesta rappresentanza diplomatica, la più profonda gratitudine ai membri del Bundestag tedesco, per il coraggio e la determinazione con i quali hanno approvato la risoluzione sul genocidio armeno, riconoscendone la validità storica e rendendo omaggio alla Memoria del milione e mezzo di armeni che hanno perso la vita in quel che viene definito il “primo genocidio del XX secolo”.

Il Consiglio per la comunità armena di Roma nel contempo auspica che questo ulteriore riconoscimento sia d’incoraggiamento a tutta la società civile turca per cominciare a fare i conti con la propria storia e con il proprio passato in modo da poter guardare ad un futuro più sereno e costruttivo.

Auspichiamo altresì che il governo turco rinunci, una volta per sempre, alla politica negazionista che offende non solo la memoria dei morti ma anche la dignità di un popolo. Poiché la negazione non è altro che l’ultimo atto di un genocidio.

Consiglio per la comunità armena di Roma

Victoria Baghdasaryan nominata Ambasciatrice della Repubblica d’Armenia presso il Quirinale

Con un decreto presidenziale datato 18.05.2016 la Sig.ra Victoria Baghdasaryan è stata nominata nuova Ambasciatrice della Repubblica d’Armenia in Italia.

Nel dare il benvenuto alla nuova Ambasciatrice cogliamo l’occasione per porgere all’ambasciatore uscente Sua Ecc. Sarghis Ghazarian, che ha terminato il periodo della sua missione diplomatica in Italia,  i nostri migliori auguri uniti alla nostra gratitudine per il lavoro diplomatico svolto a servizio dell’Armenia e degli Armeni nonché per la proficua collaborazione.

Consiglio per la comunità armena di Roma

COMUNICATO STAMPA – LA SICILIA RICONOSCE IL GENOCIDIO DEGLI ARMENI

LA SICILIA RICONOSCE IL GENOCIDIO DEGLI ARMENI

Ieri 20 aprile 2016  l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato all’unanimità la mozione che riconosce il Genocidio del popolo armeno. Il riconoscimento da parte dell’ARS giunge a tre giorni dal 101° anniversario di quei tragici fatti (24 aprile 1915). Il Governo della Regione siciliana si impegna così a promuovere d’intesa, con il Governo Nazionale, iniziative per ricordare il Genocidio degli Armeni e a diffonderne i fatti storici.

Ha dichiarato il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone: “L’approvazione della mozione è una testimonianza di amicizia nei confronti di un popolo al quale ci legano antichi rapporti di fraternità e scambi culturali. Ma è anche un contributo alla ricerca di una verità storica che per troppo tempo è stata negata e che, ancora oggi, si vuole occultare. Già nello scorso di mese novembre, in occasione della sua visita a Palermo, avevo manifestato all’ambasciatore armeno in Italia, Sargis Ghazaryan, la vicinanza e la solidarietà dei siciliani per la difesa dei loro diritti inviolabili e per il riconoscimento di quello che è stato il primo genocidio del XX secolo.”

25.11.2015 ARS Pres_Ardizzone incontra Amb_GhazaryanMolto soddisfatto anche l’Ambasciatore armeno in Italia Sargis Ghazaryan che ha voluto subito ringraziare i promotori della mozione gli onorevoli Cordaro, D’Asero, Papale e Grasso, il Presidente Ardizzone e tutta l’Assemblea Regionale Siciliana per aver scritto una nuova pagina di storia nei rapporti Sicilia Armenia.

“Quando ho incontrato il Presidente Ardizzone ero sicuro che la nostra storia comune, che risale al X secolo, avrebbe proseguito il suo percorso di amicizia, collaborazione e condivisione di valori.” Ha poi aggiunto: “Oggi la Sicilia si è unita a quel coro di città, regioni, stati, organizzazioni internazionali che lavorano proattivamente alla prevenzione dei genocidi e dei crimini contro l’umanità. La cultura della pace, della democrazia e del principio dell’autodeterminazione dei popoli, citati nella mozione, devono essere continuamente e risolutamente affermati, soprattutto in un momento come quello attuale che li vede messi a repentaglio con la forza delle armi, in vari angoli del mondo, così come sta accadendo in Nagorno Karabakh.”

Testo della mozione

LA RAI CENSURA IL GENOCIDIO ARMENO SU PRESSIONE DELLA TURCHIA?

Ecco perché l’Italia è scesa al 77° posto nella classifica della libertà di informazione nel mondo.

Nessuna risposta è pervenuta dalla Rai riguardo alla richiesta di spiegazione per la mancata messa in onda, sabato scorso, di un documentario sul genocidio armeno la cui emissione sul canale Rai Storia era stata annunciata dalla stessa azienda in un comunicato di lancio.

Gli inviti (mail e telefonate) del “Consiglio per la comunità armena di Roma” a fornire una giustificazione riguardo la cancellazione del programma ad oggi sono rimasti disattesi.

Dobbiamo presumere  che a viale Mazzini siano arrivate  pressioni diplomatiche turche per la cancellazione del documentario. Una diversa spiegazione di natura tecnica sarebbe immediatamente pervenuta e sarebbe stata accompagnata  dalla segnalazione della nuova programmazione. Ma così non è stato.

Dobbiamo pertanto pensare  che  il servizio televisivo pubblico italiano si piega ai desideri di uno Stato la cui deriva autoritaria è sotto gli occhi di tutti?

Non dobbiamo allora meravigliarci se l’ultima classifica sulla libertà di informazione nel mondo appena pubblicata da “Reporter Senza Frontiere” fa scivolare l’Italia al 77° posto.  E le pressioni arrivano proprio dalla Turchia che, insieme all’Azerbaigian, occupa gli ultimi posti di questa lista del disonore.

Il “Consiglio per la comunità armena di Roma”, alla vigilia della Giornata della memoria (24 aprile, a Roma sarà ricordata con una manifestazione al Pantheon alle ore 15),  si ritiene profondamente sconcertato dalla vicenda e rinnova alla Rai ed all’organo di Vigilanza la richiesta di chiarimenti oltre che l’invito a fornire al pubblico un’adeguata informazione sull’argomento.

Il presente comunicato viene inoltrato per opportuna conoscenza alla Commissione di vigilanza sui servizi radiotelevisivi  per gli opportuni passi che vorrà intraprendere.

Roma 21.04.2016

                                   Consiglio per la comunità armena di Roma

SABATO 16 Aprile ore 22.30 – RAI STORIA: IL GENOCIDIO ARMENO Una strage ancora negata

RAI STORIA: IL GENOCIDIO ARMENO

Una strage ancora negata

16/04/2016 – 22:30

Nel corso della prima guerra mondiale, l’Impero Ottomano compie uno dei più grandi genocidi della storia mondiale, uccidendo gran parte della popolazione armena presente nel suo territorio. Le vittime sono oltre un milione, ma ancora oggi la Turchia nega l’intento genocida di questi omicidi di massa. Una tragedia al centro del documentario “Il genocidio armeno”, realizzato da Andrew Goldberg per la Pbs, in onda sabato 16 aprile alle 22.30 su Rai Storia. Il racconto si snoda attraverso le interviste con studiosi di fama, tra cui molti di origine turca, come Peter Balakian, Samantha Power, Ron Suny, Taner Akcam, Halil Berktay e Israele Charny. La narrazione è di Julianna Margulies e include le note storiche di Ed Harris, Natalie Portman, Laura Linney e Orlando Bloom.

Rainews. Alcuni servizi video direttamente dal Nagorno Karabakh (Rainews24 aprile 2016)

 Il giardino nero del Caucaso: reportage Rainews dal Nagorno Karabakh in bilico su una nuova guerra  Vai al video

Resta tesa la situazione in Nagorno Karabakh. Reportage dal “fronte” di Stepanakèrt  Vai al video

 

Nel Nagorno Karabakh, terra di contesa. Il reportage Vai al video

 

Nagorno Karabakh, “Noi siamo le nostre montagne”. Reportage dalla linea di contatto Vai al video