Speciali Rai Scuola: “Sussurri” Genocidio e diaspora del popolo armeno – Documentario
Lo Speciale di Rai Scuola Sussurri è incentrato sul genocidio e sulla successiva diaspora del popolo armeno. Attraverso le analisi di storici, sociologi – e scrittori, ma anche e soprattutto attraverso i racconti delle seconde, terze e quarte generazioni di chi quei massacri li ha subiti, il documentario ripercorre le tappe storiche del genocidio, partendo dal 1915 fino ad arrivare ad oggi, all’integrazione ormai completa del popolo armeno nei paesi dove la diaspora l’ha portato.
Sussurri, che prende il titolo dai “racconti sussurrati” dagli adulti ai bambini armeni perché crescessero felici nonostante la tragedia, è anche una finestra su questo mondo: scritto da Pietro De Gennaro e Alessandro Greco, diretto da Alessandra Peralta, lo Speciale analizza diverse sfaccettature della cultura armena, dagli aspetti politici, sociali e familiari fino a quelli religiosi e culturali. Per molti anni, circa il genocidio armeno, il primo genocidio della Storia, si è parlato di “fragoroso silenzio”. Sussurri vuole dare voce e spazio a chi quel silenzio non lo vuole più sentire.
UN’ITALIANA ALLA CORTE DI ALIYEV?
UN’ITALIANA ALLA CORTE DI ALIYEV?
Apprendiamo dalla stampa azera che una ricercatrice italiana, Valentina Chabert, da tempo in stretto contatto con il regime di Aliyev, avrebbe partecipato a un evento organizzato dalla fantomatica comunità dell’”Azerbaigian occidentale” e che in tale occasione sarebbe stata insignita addirittura di un “certificato di iscrizione onoraria”.
Con l’espressione “Azerbaigian occidentale” Baku si riferisce all’Armenia: le dichiarazioni che con sempre maggiore frequenza arrivano dalla capitale azera non fanno riferimento a un (improbabile) ritorno di sfollati azeri ma suonano come una minaccia di conquista del territorio sovrano armeno: il sud (Syunik e Vayots Dzor e tutta la parte a est del lago Sevan, non senza rivendicazioni sulla capitale Yerevan (Irivan per gli azeri).
Quindi risulta imbarazzante sapere (se le notizie fossero corrette) che una cittadina italiana si sia mescolata a un’organizzazione che costituisce una concreta minaccia (per ora solo verbale) all’integrità territoriale dell’Armenia e che, di conseguenza, condividerebbe (implicitamente o esplicitamente) certi proclami provenienti dal regime azero.
Tra l’altro, come risulta da un articolo recentemente pubblicato dal magazine armeno “Aliq Media” (il link sul nostro sito rimanda alla traduzione in italiano) la Chabert si sarebbe presentata (condizionale d’obbligo) agli eventi in qualità di rappresentante di istituzioni universitarie (La Sapienza di Roma) con le quali collabora e si sarebbe spacciata (altro condizionale d’obbligo) per una giornalista pur non essendo tale, (Sull’Albo ufficiale il suo nome a oggi non figura).
A tal riguardo ci siamo sentiti nel dovere di inoltrare un quesito al Rettore della Sapienza per conoscere la posizione dell’Università riguardo all’accaduto reputando il caso di una gravità che sfiorerebbe l’incidente diplomatico.
Consiglio per la Comunità armena di Roma
MONOPOLI – 13 Marzo 2025 – Proiezione di Film armeni al Sudfestival
Lettera al Ministro Giuli e risposta – Mostra Colosseo
Dopo la lettera indirizzata al Ministro Giuli abbiamo ricevuto una missiva dalla Segreteria del Direttore Parco Archeologico del Colosseo nella quale ci si comunica che “nella mappa geografica all’inizio del percorso è indicata la posizione dell’Armenia” con allegata la foto che trovate di seguito.
Non possiamo che ringraziare il Ministero della Cultura Italiana per la sensibilità e per aver apportato le dovute modifiche.
Tanto dovevamo per una doverosa informazione.
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Cari connazionali e cari amici, abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere da diverse parti delle segnalazioni riguardo la mostra allestita presso il Colosseo dal titolo “Göbeklitepe: L’enigma di un luogo sacro”, dove la storia viene mistificata e l’Armenia addirittura cancellata dalla cartina geografica.
Abbiamo ritenuto opportuno inviare una missiva di protesta al Ministro Giuli il cui contenuto pubblichiamo di seguito.
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Egr. sig. ministro,
stiamo ricevendo da qualche giorno proteste provenienti da varie parti del mondo relative a una mostra, allestita al Colosseo, dal titolo “Göbeklitepe: L’enigma di un luogo sacro”.
L’evento è patrocinato dal Suo dicastero, dall’omologo ministero turco e dall’ambasciata di Turchia a Roma.
Ci viene segnalato che l’allestimento è stato utilizzato per manifestare le più deprecabili teorie nazionaliste genocidiarie e anti armene.
Nei pannelli illustrativi l’Armenia – la grande Armenia storica che si estendeva dal mar Caspio al Mediterraneo – è stata omessa. Così come l’attuale repubblica di Armenia.
Al suo posto i curatori hanno pensato bene di collocare un “grande Azerbaigian”, Paese inesistente fino al 1918 il cui autocratico Presidente continua ancora oggi a minacciare la repubblica di Armenia accampando pretese su fantomatiche “terre storiche azerbaigiane” (sic!).
Anche se l’evento terminerà a breve riteniamo opportuno, anzi indispensabile, un Suo autorevole sollecito intervento per allontanare subito qualsiasi sospetto che la mostra sul sito archeologico sia stato solo un pretesto per dar spazio alle più bieche teorie nazionaliste turche degne di un membro dei “Lupi grigi”.
Grazie per l’attenzione e per quanto vorrà fare.
Cordiali saluti e buon lavoro
CONSIGLIO PER LA COMUNITA’ ARMENA DI ROMA
Georgia e Armenia Cultura millenaria del Caucaso Con Aldo Ferrari. Dal 05/08 al 20/08
… Il Caucaso, una terra di complesse frontiere geografiche e culturali. Frontiera tra Europa e Asia, forse. Ma soprattutto tra mondi culturali diversi eppure comunicanti: il Mediterraneo a ovest, le steppe eurasiatiche a nord, il Vicino Oriente a sud, a est il Mar Caspio, che prelude all’Asia Centrale. E il viaggio conduce anche alla frontiera ultima del mondo cristiano, perché al di là della Georgia e dell’Armenia inizia il mondo musulmano: Turchia, Iran, Azerbaigian….
La Georgia e l’Armenia sono due paesi vicini, simili e differenti al tempo stesso, entrambi bellissimi, ognuno a suo modo. Più grande e più varia la Georgia, microcosmo di paesaggi e popoli diversi; più piccola ma infinitamente suggestiva l’Armenia, il cui territorio e la cui popolazione sono stati straziati da una storia impietosa, in particolare dal genocidio del 1915. Entrambi i paesi hanno una cultura millenaria, varia e originale, elementi della quale sono ben presenti nel nostro orizzonte culturale: il monte Ararat, il Vello d’oro, Prometeo…
ARMENIA: LUNGO LA VIA DEGLI ANTICHI MONASTERI – 25.04.2025 / 02.05.2025
Una terra avvolta da fascino e mistero, dove si intrecciano storia e leggenda, e si incrociano i destini di santi, pellegrini e guerrieri: l’Armenia, una terra antichissima, culla della cristianità. Scoprire l’Armenia in cammino offre l’opportunità di capire il territorio, a tratti davvero selvaggio, e comprendere come storia dell’uomo e paesaggi naturali si siano interconnessi nel corso dei millenni. Un interessante tour, sia dal punto di vista naturalistico, per scorci, ambienti e panorami, sia sotto il profilo artistico e culturale.
PROCESSO DI BAKU: CHIEDIAMO L’INVIO DI OSSERVATORI INTERNAZIONALI
Comunicato stampa – L’Armenia tra le destinazioni Best in Travel 2025 di Lonely Planet
L’Armenia figura tra le 30 migliori destinazioni da visitare nel 2025 selezionate da Lonely Planet a livello globale, insieme alle tendenze emergenti nel mondo dei viaggi
23 ottobre 2024 – Lonely Planet, uno dei principali brand mondiali nel settore dei media di viaggio, annuncia il rilascio del tanto atteso Best in Travel 2025 – le previsioni degli esperti Lonely Planet su dove viaggiare nel prossimo anno. L’Armenia ha guadagnato un prestigioso posto tra le migliori destinazioni 2025, celebrata per i suoi spettacolari paesaggi, la vibrante cultura e le esperienze indimenticabili. Una destinazione facilmente raggiungibile dall’Italia grazie ai voli diretti da Milano, Roma e Venezia.
“Siamo onorati di essere riconosciuti da Lonely Planet come una delle mete imperdibili per il 2025”, ha dichiarato Susanna Hakobyan, direttore ad interim del Tourism Committee dell’Armenia. “Questo riconoscimento mette in luce il fascino unico, la storia e l’ospitalità che rendono l’Armenia speciale. Che si tratti delle nostre città animate, della campagna pittoresca o delle tradizioni locali, qui c’è qualcosa da scoprire per ogni tipo di viaggiatore. Non vediamo l’ora di accogliere visitatori da tutto il mondo per esplorare percorsi meno noti. Non a caso, The Hidden Track è il nostro slogan.”
L’Armenia, incastonata nella regione del Caucaso, è una terra di paesaggi affascinanti, ricca di storia e rinomata per la sua calorosa accoglienza. Questo gioiello nascosto offre una vasta gamma di esperienze uniche, fondendo meraviglie naturali con tesori antichi, attività moderne e delizie culinarie. Dalla vivace capitale Yerevan, sede di monumenti come il Complesso Cascade e il Matenadaran, alle acque scintillanti del Lago Sevan, l’Armenia ha qualcosa da offrire a tutti. Gli appassionati di storia rimarranno incantati da siti come il Monastero di Geghard, patrimonio dell’UNESCO, scavato nella roccia, o il Monastero di Tatev, che si erge scenograficamente sopra la Gola del Vorotan.
Gli amanti della natura possono esplorare paesaggi diversificati, dalle foreste verdi e lussureggianti del Parco Nazionale di Dilijan alle falesie rosse della regione di Vayots Dzor, offrendo avventure emozionanti come escursionismo, arrampicata su roccia o persino rafting lungo il fiume Debed. In inverno, i paesaggi si trasformano in un incantevole paese delle meraviglie, dove i visitatori possono divertirsi a sciare, fare escursioni con le ciaspole tra panorami tranquilli o rilassarsi in sorgenti termali naturali, rendendo l’Armenia una destinazione perfetta per tutto l’anno.
La gastronomia è sicuramente da non perdere; dal gustare piatti tradizionali come il tolma e il pane lavash all’esplorazione dell’antica eredità vinicola, l’Armenia promette un indimenticabile mix di cultura, bellezza e avventura.
Il Best in Travel 2025 presenta 30 destinazioni straordinarie tra paesi, città e regioni di tutto il mondo, insieme a dieci tendenze emergenti nel settore dei viaggi. Ogni anno, la selezione delle destinazioni del Best in Travel parte dalle nomination della vasta comunità di collaboratori di Lonely Planet, che comprende dipendenti, autori e partner editoriali di tutto il mondo. Ogni meta viene scelta per la sua attualità, le esperienze uniche e l’effetto “wow”, con un focus su destinazioni che dimostrano un impegno verso la sostenibilità nei viaggi.
“Best in Travel 2025 è l’ultima edizione della lettera d’amore annuale di Lonely Planet al mondo. Consapevoli delle nostre responsabilità e dell’impatto come viaggiatori, siamo orgogliosi delle destinazioni, dei viaggi e delle esperienze qui presentate e siamo entusiasti di condividere l’esperienza locale e gli approfondimenti che sono al cuore di queste raccomandazioni”, ha dichiarato Nitya Chambers, Senior Vice President, Contenuti e Direttore Esecutivo di Lonely Planet. “Ovunque tu sia nel mondo, siamo fiduciosi che Best in Travel offrirà nuova ispirazione per l’anno a venire.”
www.lonelyplanetitalia.it/
Per informazioni:
Nadia Pasqual
Media Relations & PR Italia
Armenia Tourism Committee
+39 349 2131565

